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Lโ€™Alta Valle del Tevere nel corso del Rinascimento fu crocevia fra diversi territori e divenne meta di artisti proveniente da diverse parti dโ€™Italia
๐Ÿ”ธLโ€™Alta Valle del Tevere nel corso del Rinascimento fu crocevia fra diversi territori e divenne meta di artisti proveniente da diverse parti dโ€™Italia. Nel centro di Cittร  di Castello troviamo Palazzo Vitelli alla Cannoniera, oggi sede della Pinacoteca comunale. Lโ€™edificio venne affrescato intorno alla metร  del Cinquecento per volere di Alessandro Vitelli da Cristofano Gherardi detto il Doceno e da Cola dellโ€™Amatrice, con lโ€™intervento di Giorgio Vasari. La galleria civica conserva poi opere di Spinello Aretino, Antonio Vivarini, Lorenzo Ghiberti, Domenico Ghirlandaio, Andrea Della Robbia, Raffaellino del Colle, Pomarancio e Santi di Tito, nonchรฉ il magnifico Martirio di san Sebastiano di Luca Signorelli e una delle prime opere di Raffaello Sanzio, il Gonfalone della Santissima Trinitร . Anche il Museo del Duomo custodisce opere testimoni della vitalitร  artistica che nei secoli ha contraddistinto la cittร  tifernate, come la Madonna col Bambino e san Giovannino del Pintoricchio, databile allโ€™ultimo decennio del Quattrocento, un Crocifisso attribuito a Nero Alberti da Sansepolcro e il Cristo in Gloria di Rosso Fiorentino (1528-1530). Del sistema museale ecclesiastico fa parte anche lโ€™Oratorio di San Crescentino di Morra, frazione di Cittร  di Castello, con affreschi di Luca Signorelli e scuola (1504-1507 ca.).
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La famiglia Vitelli furono i promotori del rinnovamento in senso rinascimentale di Cittร  di Castello. A questa famiglia di abili politici, capitani di ventura e uomini di chiesa si devono, oltre al Palazzo della Cannoniera, altri tre palazzi: Palazzo in piazza o allโ€™Abbondanza nellโ€™antica piazza dei Vitelli, ora piazza Matteotti, terminato nel 1545 da Alessandro Vitelli; Palazzo a San Giacomo, nel quartiere omonimo, ora sede della Biblioteca comunale e commissionato da Vitello Vitelli e Angela Paola Rossi di San Secondo Parmense, che lo aveva sposato in prime nozze; Palazzo Vitelli a Santโ€™Egidio, costruito per volere di Paolo e Chiappino Vitelli, capitani di ventura e collaboratori dei Medici e dei Farnese.
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Il percorso poi prosegue al centro storico dove possiamo trovare la Basilica Cattedrale dei Santi Florido e Amanzio che porta i segni del rinnovamento cinquecentesco promosso dalla famiglia Vitelli. Tra le chiese cittadine vale la pena soffermarsi presso le chiese di San Domenico e San Francesco, dove un tempo erano conservate le opere di importanti artisti come Signorelli e Raffaello. Unโ€™ulteriore tappa puรฒ essere il santuario della Madonna delle Grazie, dovโ€™รจ conservata la tavola datata e firmata di Giovanni da Piamonte, allievo di Piero della Francesca (1456).
โฌ†๏ธProseguendo verso nord, รจ possibile fare tappa a Pistrino, frazione del comune di Citerna, dove รจ possibile ammirare la chiesa di Santa Maria Assunta, che ospita al suo interno affreschi rinascimentali di ispirazione o scuola del Perugino.
Infine andando ancora verso nord a San Giustino troviamo il Castello Bufalini, un raro esempio di dimora storica signorile pressochรฉ integra. Lโ€™edificio era nato come fortilizio difensivo al confine tra lo stato della chiesa e la Repubblica Fiorentina e nel Cinquecento venne trasformato in un palazzo nobiliare dallโ€™abate Ventura Bufalini e dal fratello Giulio: il progetto architettonico venne affidato a Nanni Ongaro, della Cerchia dei Sangallo mentre gli affreschi a Cristofano Gherardi da Sansepolcro.