La monotype venne progettata a Washington da Tolbert Lanston (1844-1913) nel 1889 e prevedeva una procedura meccanica per punzonare i caratteri di stampa da strisce di metallo non riscaldato, il metodo è anche detto tipocomposizione
La macchina monotype è più articolata della linotype in quanto è composta da una tastiera e da una fonditrice che sono messe in comunicazione tramite un nastro di carta perforato. Quest’ultimo trasmette il comando al telaio portamatrici il quale va a posizionarsi in corrispondenza della matrice richiesta. A questo punto viene colato il metallo fuso che crea un carattere alla volta e, automaticamente, caratteri e spaziature si riuniscono in una sola riga. Pur essendo più lenta della linotype, con la quale è possibile ottenere solo righe di scrittura fuse in un unico blocco, con la monotype è possibile l’estrazione e la sostituzione dei singoli caratteri per le correzioni o l’inserimento di caratteri particolari, come formule matematiche o testi in lingua.
Le scatole di matrici poste sugli scaffali del museo della Pliniana portano ancora impresso il nome della monotyope Corporation Ltd. Salford Redhill Surrey, società che si occupa di design in ambito tipografico, in particolare della creazione dei caratteri di stampa e della progettazione e produzione di molti font nel XIX e XX secolo: il suo carattere più conosciuto è il Times New Roman.
Presso la Pliniana sono ancora funzionanti sia la tastiera monotype che la fonditrice risalente al 1955 costruita presso azienda Londinese British Rotherm Co. Ltd. ma, nel periodo di più intensa attività, la Pliniana possedeva ben quattro tastiere e tre fonditrici monotype.