“OPUS AUREUM” Martedì 17 dicembre, ore 17.00 – Sala Rossi Monti, Biblioteca comunale Carducci di Città di Castello

Martedì 17 Dicembre ore 17 presso la sala Rossi Monti della Biblioteca Comunale (Via XI Settembre) si terrà il Convegno “OPUS AUREUM”. Interverranno lo storico e critico d’arte Bruno Corà e la storica dell’arte, ma anche co-curatrice della mostra, Veruska Picchiarelli. In collaborazione con Inner Wheel club di Città di Castello.

Il Convegno è a partecipazione libera.

INFO : info@tutelamonumenti.org – www.tutelamonumenti.org

La storia della fondazione per la Tutela e Conservazione dei Monumenti dell’Alta Valle del Tevere:
Nel marzo 1961 nasceva il Comitato cittadino per la difesa dei monumenti, composto dai seguenti soci fondatori: Angelini prof. Luigi, Bianchi geom. Renzo, Bistarelli prof. Armando, Giombini prof. Leopoldo, Giorgi arch. Giorgio, Mollaioli prof. Claudio, Pillitu prof. Luigi, Sarteanesi prof. Alvaro, Sarteanesi prof. Nemo, Vincenti geom. Antonio. Professionisti con competenze molto diversificate che, preoccupati dello stato di abbandono in cui versavano i pregevoli monumenti del centro storico, si impegnarono nell’ambizioso tentativo del loro recupero. L’Associazione cercò di ripristinare un circuito culturale cittadino interrotto dalla guerra, promuovendo conferenze, mostre, proiezioni di documentari artistici e scientifici e rappresentazioni teatrali. Ma l’attività primaria fu la tutela del patrimonio artistico della città. I soci operarono in un contesto in grande trasformazione, gli anni ’60-’80 del secolo scorso, in cui la città, da centro di una economia prevalentemente agricola, si trasformava in un polo industriale di notevole importanza. L’Associazione seppe coglierne le potenzialità organizzando un lavoro di coordinazione fra le Istituzioni. Erano gli anni in cui Burri, con le sue innovazioni geniali, procedeva nella ricerca materica e formale riuscendo ad attrarre in città nomi illustri della critica tra i quali i proff. Cesare Brandi, Francesco Arcangeli, Vittorio Rubiu e Maurizio Calvesi che rimarranno poi legati alla sua “Fondazione”. Infatti Alberto Burri negli anni 1976-77 manifestò l’intenzione di donare alla sua città natale circa 40 quadri per un’esposizione permanente. La donazione determinò la nascita della “Fondazione Palazzo Albizzini-Collezione Burri”. Ultimamente molti giovani professionisti, legati alla città e appassionati d’arte, si sono iscritti all’Associazione con la finalità di rinnovarla e renderla più visibile. A tal fine sono stati formati gruppi operativi in modo da sfruttare tutte le potenzialità degli associati nell’ambizioso programma di essere sempre puntuali e presenti nella salvaguardia del patrimonio comune.

L’Associazione si prefigge i seguenti obbiettivi: la conservazione del patrimonio artistico e storico dell’Alta Valle del Tevere, la promozione di restauri, di cataloghi, di studi del territorio e l’organizzazione di attività culturali quali conferenze, mostre e concerti.

Venerdì 6 Dicembre – Presentazione del libro “E SE AVESSI…” (Giuliana Bianchi Caleri) Biblioteca Comunale Carducci.

Venerdì 6 dicembre alle ore 17, presso la Biblioteca comunale avrà luogo la presentazione del romanzo 

“E se avessi …” di Giuliana Bianchi Caleri. Laureata in Materie Letterarie, è stata prima Docente e Formatrice di lingua italiana, quindi Dirigente scolastico.

Socia effettiva della prestigiosa “Accademia etrusca” di Cortona dal 2002,, fa parte di numerose Associazioni culturali; per anni ha operato attivamente a sostegno del mondo femminile.

Ha svolto e svolge un’intensa attività di ricerca di carattere storico ed ambientale, dando luogo a pubblicazioni di notevole interesse.

Appassionata di poesia, ha pubblicato quattro raccolte di liriche, conquistando prestigiosi premi.

Due le opere di narrativa al suo attivo:”Anima vera”, mette a nudo i primi venti anni dell’autrice, tra lotte personali e sociali, cui ha fatto seguito il testo“Nascere donna” che ripercorre, tra l’altro, l’attività politica della scrittrice, sino ad essere Candidata per l’elezione al Senato della Repubblica.

Il romanzo tenta di affrontare la complessità dell’animo umano, oscillante tra sentimenti profondi e la melma di certi comportamenti.

La narrazione tende spesso ad evidenziare la dicotomia tra i due sessi e le incomprensioni derivanti da visioni di vita non sempre conciliabili, fino a condurre verso soluzioni dolorose.

Ma il buono ed il tenebroso spesso convivono in uno stesso individuo, all’interno di una società tesa a modificarsi, ma ancora circondata da fili spinati, che racchiudono ataviche tradizioni.

L’amore domina le pagine del racconto attraverso la vita della sua protagonista e di altre figure maschili e femminili.

Un amore sempre in bilico tra sogno e realtà, tra verità ed immaginazione, all’interno di ambienti naturali che tutto avvolgono, con le tragedie e la pace, sino a cogliere la consapevolezza di un comune destino.

Il racconto non assolve e non condanna, ma esemplifica fatti e persone nel tentativo di dare un senso all’esistenza umana, contro la violenza di qualsivoglia natura.

Rappresenta infine molti aspetti della società, che si rimodella di continuo ma, per certi aspetti, lascia esplodere un passato che fatica a morire, sempre in bilico tra rimpianti e rimorsi.

Alla presentazione interverrà l’Assessore alla cultura del Comune di Città di Castello Michela Botteghi, modererà Francesco Attesti. 

Loc. Ossaia, 62

52044 Cortona (AR) ITALIA

Mobile: +39 328 723 1102

Sabato 14 Dicembre – “REMBER Novello Bruscoli” 100 anni di arte – Pinacoteca Comunale Città di Castello

Dopo 20 dalla serie di eventi organizzati nel 2014, torniamo con un ricordo per i 100 anni dalla nascita e 30 dalla morte di Novello Bruscoli. Sabato 14 dicembre ore 11 Pinacoteca di Cittá di Castello.

Nel 1966 Novello Bruscoli, Armando Perugini e Alfredo Baldelli inaugurano la Galleria Il Pozzo

L’artista Bruscoli Novello fu un pittore attivo nel corso del XX secolo . Nacque a San Giustino Umbro nel 1924, morì a Città di Castello nel 1994 all’età di 70 anni.

  “Artista altotiberino, Bruscoli è sicuramente uno dei protagonisti dell’arte umbra del secondo novecento. Artista generoso, curioso, sperimentatore, sempre disponibile al confronto, torna a parlarci ancora oggi a più di 20 anni dalla morte, mostrando come la sua arte vada oltre ai luoghi e tempi in cui si è sviluppata e di cui si è alimentata. In lui sono sicuramente importanti le radici umbre e segnatamente alto tiberine, il mondo da cui non ha mai voluti distanziarsi. Questo a dimostrazione di quanto l’Umbria possa essere una terra aperta e ricca di fermenti artistici innovativi”.

La ‘Linea Umbra’ di cui Bruscoli fu uno degli instancabili animatori, è lì a testimoniare la ricchezza della eccentricità geografica che ben si dimostra, come per i grandi Maestri alto tiberini, apertura al mondo, stimolo alla sperimentazione alla ricerca e sviluppo della creazione di linguaggi nuovi ed originali”.

Molti sono nelle opere dell’artista i riferimenti, anche simbolici, che rimandano al desiderio di contrastare un mondo fatto di barriere e diaframmi per dare piena espressione alla sensualità e alla libertà contro qualsiasi forma di costrizione e abbandono. Nei primi anni di produzione artistica Bruscoli si dedica a una pittura semplicemente figurativa, dimostrando una notevole capacità nell’uso del disegno e del colore; poi la vicinanza a Burri, la collaborazione con il Gruppo di Spoleto e la militanza in “Linea Umbra” nel 1967, movimento promosso dalla galleria tifernate “Il Pozzo” e da quella spoletina “Plinio il Giovane”, lo portano ad esplorare soluzioni pittoriche più complesse ed elaborate, ricche di contenuti ed accostamenti apparentemente inusuali, ma significativi  per un animo consapevole e audace come il suo.

Sabato 21 Dicembre 2024 “SOLSTICE E BADIA”. Abazzia di Santa Maria e Sant’Egidio

Sabato 21 Dicembre 2024 (Solstizio d’inverno) alle ore 6.00 Badia Petroia si riempirà di profumi, candele, canti gregoriani a cura degli Armonioso Incanto diretti dal m° Franco Radicchia, dopo gli interventi dei proff. Stefano Bravi ed Enrico Lepri ci sarà una calda colazione nei locali dell’ex monastero (dove saranno presenti opere di Daniela Biagioli e Marco Coraggi). In mattinata escursione per le colline di Badia (con visita alle sculture della fam.Guidi) per concludere con una visita guidata all’abbazia e con uno spuntino sempre nei locali del Giardino della Badia. Vi aspettiamo. 

Si ringraziano per la disponibilità:

Parrocchia di Badia Petroia e Diocesi di Città di Castello

Il Giardino della Badia

Armoniosoincanto

Enrico Lepri

Daniela Biagioli

Marco Coraggi

Stefano Bravi 

Programma : 

ORE 6:00 “Canti Gregoriani, Inni e Antifone 0” Gruppo vocale Armoniosoincanto con direttore Franco Radicchia. Abazzia di Santa Maria e Sant’Egidio.

ORE 7:30 “I colori del nuovo giorno. Rinasce la speranza” a CURA DI prf. Stefano Bravi, “Siamo polvere di stelle”. Abazzia di Santa Maria e Sant’Egidio.

ORE 8.30 Colazione al Giardino della Badia

ORE 9.00 Innaugurazione esposizione di Scultura e Pittura (Biagioli e Coraggi)

ORE 9.15 camminata ad anello (Badia Petroia, trevine, Poggio dell’abete. 10 Km)

ORE 13.00 Visita guidata all’Abazzia

ORE 13.30 Spuntino nel Giardino

OMAR GALLIANI. “Di Segno in Segno” Galleria delle Arti, Città di Castello (PG) 7 dicembre 2024 – 7 febbraio 2025

OMAR GALLIANI. “Di Segno in Segno”

Testo di Lorenzo Fiorucci

Galleria delle Arti, Città di Castello (PG)

7 dicembre 2024 – 7 febbraio 2025

Inaugurazione: sabato 7 dicembre, ore 18.00

L’esposizione, realizzata con il patrocinio di Comune di Città di Castello, Fondazione Cassa di Risparmio Città di Castello, Rotary Club Città di Castello e la partnership tecnica di Petruzzi Editore, sarà inaugurata sabato 7 dicembre alle ore 18.00, alla presenza dell’artista. Per la prima volta, viene esposto un corpus completo di opere grafiche di Omar Galliani, realizzate dagli anni Settanta agli anni Duemila. Il maestro del disegno italiano si approccia alle tecniche incisorie – principalmente litografia e acquatinta – grazie ad una docenza all’Accademia di Belle Arti di Urbino (1979-80), città da sempre nota per le stamperie d’arte. Allo stesso modo, Città di Castello, che ha dato i natali a Celestino Celestini (1882-1961) e Alberto Burri (1915-1995), annovera nella sua storia una lunga tradizione dedicata alla stampa e all’editoria artistica, portata avanti anche dalla Galleria delle Arti di Luigi Amadei, che fatto della promozione grafica, in primis Burri, ma anche Picasso, Morandi e Bacon, una delle linee identitarie della propria mission.

Il percorso espositivo comprende una quindicina di opere, molte delle quali in grandi formati, decisamente insoliti per le incisioni. Sono inoltre sposti alcuni esemplari unici, che associano alla litografia su pietra interventi manuali a tempera o pastello o applicazioni in marmo di Carrara.

«Se le opere più note di Galliani trovano nel disegno la matrice più autentica della sua produzione, oltre che la tecnica prediletta, – scrive Lorenzo Fiorucci – nella litografia egli non perde la genuinità della propria ricerca, seppur con esiti talvolta sorprendentemente diversi. Nelle litografie si possono infatti apprezzare quelle che sono le qualità tecniche di un segno grafico che nel suo dipanarsi tra la superficie liscia della pietra si fa prima specchio rovesciato di un’immagine e poi metafora di uno studio perseguito, senza soluzione di continuità, dagli anni Settanta ad oggi, in una prospettiva sempre più orientata ad una rilettura dell’idea stessa di figura, anche attraverso prelievi e citazioni storiche, nonché poetiche mitizzazioni arcaiche. […] Nell’acquatinta, all’opposto, emerge preponderante quel dato tonale, cromatico, di sofisticata costruzione onirica, quasi in una commistione evocativa di istanze simboliste immerse in suggestioni cosmiche surreali. Il fascino della ricerca di Galliani sta proprio in questa capacità di cucire insieme visioni, creando un incantesimo, che trasporta l’osservatore all’interno di un mondo variegato, fatto di commistioni tra Oriente e Occidente, evanescenze atmosferiche, echi metafisici, citazioni classiche e richiami contemporanei».

«Tutte le volte che graffi una lastra ti accorgi del fondo di luce che avanza o indietreggia e il riflesso si impunta e suona con poche note sorde e lineari. Linea d’ombra o di luce dove gli acidi divorano e smussano i tuoi segni notturni. Notte di nitrati solubili o eterei in pose lunghe o brevi. Notte di pallidi segni inchiostrati di nero o di rosso. Notte di mani leggere o pesanti nel togliere o aggiungere. Mestica oleosa dei solchi baciati da carte umide e pesanti. Deposito di sali, evaporare leggero d’acqua e d’inchiostro. Nel fisso o nel mobile l’unico e il multiplo affiorano nella dinastia dei segni interrotti dal numero arabo. Codice di passioni violate su una tenera lastra di rame», scriveva Omar Galliani nel 1991, durante un viaggio a Praga.

Nato il 30 ottobre 1954 a Montecchio Emilia, dove vive e lavora, Omar Galliani si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Bologna.

Nel 1978 Enrico Crispolti lo invita al Premio Michetti con l’installazione Ritratto di dama con unicorno. Nel 1979 grazie a Luciano Francalanci partecipa per l’Italia alla Prima Triennale Internazionale del disegno presso la Kunsthalle di Norimberga, dove riceve il Premio Faber-Castell, e nello stesso anno Demetrio Paparoni gli propone di realizzare un’installazione site specificLa dea levò la fronte, nell’antica Fonte Aretusa e nel Museo Archeologico di Siracusa; Giovanni M. Accame lo invita per Le Alternative Del Nuovo al Palazzo Delle Esposizioni di Roma; Flavio Caroli per Il nuovo contesto allo Studio Marconi di Milano e nel 1980 per Nuova immagine alla XVI Triennale di Milano, quindi per Magico primario al Palazzo dei Diamanti di Ferrara e nel 1981 per Enciclopedia. 

“mio lavoro si fonda sul disegno. Da molti anni conduco una ricerca sul disegno e sulle sue possibilità/impossibilita’ dato che il mio e’ un disegno “finito” non un semplice e solo progetto. Uso una matita e il legno grezzo come supporto. Un soggetto e un oggetto in un continuo sovrapporsi. I miei “Disegni” misurano a volte 5 per 6 mt o 20 per 20 cm. Grande/piccolo.”

Bianco e nero. La matita e’ carbonio, il nero, il legno è vegetale, il bianco.

Caldo e freddo. Luce e ombra.

La mostra, accompagnata da una brochure realizzata da Petruzzi Editore, sarà visitabile tutti i giorni.                                                           orario 10.30-13.00 e 17.00-19.30,                                                                                                                                                                                      chiuso 25 dicembre e 1° gennaio.

Ingresso libero.

Per informazioni: T. +39 0758558918, M. +39 337 639963                                                                                                              info@galleriadellearti.net                                                                                                                                                                          www.galleriadellearti.net. Per approfondimenti sul lavoro di Omar Galliani: www.omargalliani.com.

 

30 Novembre – 6 Gennaio 23° Edizone della “Mostra Internazionale di Arte Presepiale”. Basilica Cattedrale di Città di Castello.

A Città di Castello torna la 23° edizione della “Mostra Internazionale di Arte Presepiale”. Sabato 30 novembre 2024 la Cripta del Duomo di Città di Castello apre le porte alla mostra che ogni anno attira numerosi visitatori, artisti e collezionisti che desiderano immergersi nella bellezza di queste opere d’arte.

Nella programmazione oltre alle esposizioni delle opere ci saranno anche conferenze ed incontri con gli artisti, che faranno apprendere e scoprire i segreti delle diverse tecniche utilizzate al pubblico di visitatori. Per il pubblico sarà un’occasione per osservare la maestria artistica e la profondità spirituale di queste opere, ma anche per godere dell’atmosfera festiva e accogliente che solo il Natale sa offrire. La mostra rimarrà aperta fino a lunedì 6 gennaio 2025.

180 espositori in rappresentanza di tutte le regioni e dall’estero, diverse associazioni e le migliori scuole del settore, alla  XXIII° edizione della Mostra Internazionale di Arte Presepiale a Città di Castello (dal giovedi alla domenica, festivi e prefestivi dalle ore 9.00 alle 12.30  e dalle 15.00 alle 19.30) in una location unica: la cripta della basilica cattedrale, 500 metri quadrati di storia plurisecolare che custodiscono i corpi dei patroni Florido e Amanzio, insieme alle reliquie di san Crescenziano (III sec.). Una delle prime rassegne in Italia per numero di espositori, presepi e scuole artistiche-artigianali rappresentate. Il visitatore potrà effettuare un inedito giro d’Italia e non solo, attraverso le opere d’autore realizzate dai più grandi maestri-artigiani eredi delle migliori scuole nazionali. In vetrina autentici capolavori ispirati alla “natività” di artisti italiani del settore provenienti dalle scuole di Napoli, Catania, Avellino oltre che toscane, laziali ed umbre: presenti inoltre varie associazione come quelle di Napoli con capofila l’Associazione Italiana Amici del Presepe sezione di Napoli, quella di Avellino, di Monte Porzio Catone, di Aprilia e di San Giovanni Valdarno.”

E poi “Segui la Cometa, accademia di arte presepiale di Monteprandone” occuperà una sezione di sicuro interesse. All’interno della XXIII edizione saranno esposti 40 diorami chiusi e presepi aperti, opere dei più grandi maestri italiani del presepio. E ancora, raccolte private ed artisti provenienti dalla Toscana e dalla Campania, la collezione Bonechi: una sezione sarà dedicata a pittori tifernati, che sul tema onoreranno la rassegna con la loro presenza. Numerosi nuovi ingressi, citandone uno per tutti, gli artisti del presepe italiano provenienti dal Veneto. Una delle conferme sarà sicuramente di grande interesse un maxi-presepe siciliano dell’artista, Ivano Vecchio, di 7 metri per 2. Rivedremo i tappetari di Camaiore che per l’occasione si presenteranno assieme ai maestri infioratori di Genzano, novità assoluta per la mostra. In collaborazione con l’associazione Chiese Storiche di Città di Castello il 3 gennaio 2025 alle ore 17,00 si svolgerà un incontro presso la sala San Giovanni Decollato sul tema “Il cammino del Magi”. La mostra è ideata ed organizzata dall’associazione Amici del Presepio “Gualtiero Angelini” di Città di Castello, con il sostegno del comune di Città di Castello, della Regione Umbria, dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria, Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello, Camera di Commercio di Perugia, si è oramai inserita a pieno titolo tra le manifestazioni più prestigiose e qualificate del panorama Provinciale, Regionale e Nazionale.

La finalità e l’obiettivo – come è stato sottolineato oggi in occasione della conferenza stampa di presentazione, da Lucio Ciarabelli e Claudio Conti, rispettivamente, presidente e vice dell Associazione Amici del Presepio “Gualtiero Angelini”, affiancati dal sindaco, Luca Secondi e dall’ assessore alla Cultura, Michela Botteghi – E’ quello da una parte di proporre quanto di bello e nuovo ci sia di opere presepistiche in Italia e all’estero e poi dall’altra di valorizzare l’artigianato e le peculiarità artistiche nella nostra regione e promuovere l’Alta Valle del Tevere incentivando la presenza di turisti e visitatori”.

“Sarà la nona edizione senza Gualtiero Angelini che ricorderemo, dopo la sua prematura scomparsa, colui che insieme ad altri appassionati del presepe: inventò e fù il motore propulsore di questa bellissima  manifestazione e come per l’anno passato gli daremo il giusto tributo dedicandogli una sezione all’interno della mostra. Grazie al vescovo, Luciano Paolucci Bedini per aver concesso anche per questa edizione la Cripta del Duomo, luogo unico e suggestivo di assoluto rilievo e valore simbolico”. Tutto ciò è stato conseguito grazie l’impegno profuso dall’associazione locale, con la supervisione dell’infaticabile Presidente cavalier Lucio Ciarabelli, che gestisce la mostra ed i cui soci ogni anno realizzano 25 opere da esporre, dal sostegno che questa manifestazione ha avuto sin dalla sua prima edizione dai soggetti pubblici ed istituzionali a livello regionale e comunale, da imprenditori e privati oltre che dalle autorità religiose che la ospitano in quel prezioso scrigno e culla della Cristianità che è la Cripta del Duomo di Città di Castello.

Questa manifestazione – hanno dichiarato il sindaco Secondi e l’assessore Botteghi – rappresenta anche un punto di riferimento a livello economico e turistico non solo per il comprensorio Comunale ma l’intera Provincia e Regione, con un particolare riferimento all’utilizzo nel periodo natalizio di molte strutture ricettive. In oltre due decenni la mostra internazionale di arte presepiale, ci ha accompagnato nella transizione, approfondendo temi, diffondendo la passione per questo simbolo della devozione popolare, arricchendo il calendario cittadino di eventi, ricordandoci che alcune costruzioni dell’uomo resistono alle mode e anzi rappresentano bussole di orientamento nella navigazione a vista di ognuno”, hanno concluso sindaco e assessore. “Ogni realizzazione artistica narra la sua visione e consente allo spettatore di diventare pellegrino, di rimettersi in cammino dentro di sé e verso le sue domande più profonde. Siamo grati a chi da anni porta avanti questa lodevole iniziativa – ha precisato il Vescovo, Monsignor, Luciano Paolucci Bedini, nel suo contributo racchiuso nel catalogo – che ormai ha assunto un valore notorio e che riscuote ogni anno evidenti plausi da un pubblico sempre più vasto. Questa nuova edizione sia di augurio e di incoraggiamento a sostenere ancora con impegno e dedizione il lavoro importante fin qui realizzato”.

“Attorno alla scena centrale di ogni Presepe sempre si raccoglie il racconto della vita quotidiana che ci accomuna, indicandoci come l’azione di Dio si rivela non lontano dalle umane vicende, ma dentro e a favore di ogni piega dell’esistenza terrena. Ci aiuti questo ad accogliere, con gioia e commozione, il messaggio universale dei Presepi.” Il catalogo della mostra è stato realizzato da Cartoedit srl.”

ℹ️ INFO: Ufficio Informazioni Turistiche

Corso Cavour, 5 – 06012 Città di Castello (PG)

📞 Tel. 0758554922 – 0758529254

turismo@comune.cittadicastello.pg.it, www.presepicastello.org

www.cittadicastelloturismo.it

font. CDCNOTIZIE/2024/11/23/COMUNINLINEA/424/GGAL

LA SCHEDA

Città di Castello, la città “presepe”, città di Alberto Burri, Raffaello, Signorelli ed altri maestri del Rinascimento, anche in questa edizione, vedrà alla consueta prestigiosa location della Basilica Cattedrale nella centralissima piazza Gabriotti aggiungersi un suggestivo ed imperdibile tour presepiale cittadino, a Palazzo Comunale (presepe della tradizione umbra), alla Pinacoteca Comunale (con un presepe settecentesco su teca dipinta a mano in stile napoletano. Adorazione dei Pastori, Bottega di Andrea della Robbia), la Chiesa del Buon Consiglio (grande presepe in cartapesta, opera dell’artista Francesco Invidia), la Chiesa di San Giuseppe (Clarisse Urbaniste, presepe tradizionale umbro realizzato con la tecnica dei diorami), Chiesa di Santa Maria Maggiore, Campanile Rotondo (presepe “sospeso” in stile umbro), Tela Umbra, laboratorio unico al mondo nella lavorazione del lino su telai dell’800 (presepe “Franchetti”), Museo del Duomo, Loggiato Gildoni (Collezione Silvio Bambini, 300 opere), Corso Vittorio Emanuele (presepe della Società Rionale Mattonata), Chiesa Santa Maria e San Giuliano Riosecco (Presepe della società rionale), Chiesa degli Zoccolanti (presepe tradizionale) e Santuario Belvedere (presepe tradizionale).

 

Giovedì 28 novembre 2024 alle ore 12.00 presso Villa Capelletti-Museo Malakos inaugurazione della mostra di esemplari di fauna e flora selvatica

Una nuova ala per il Museo Malakos di Città di Castello: giovedì 28 novembre 2024 alle ore 12.00, presso Villa Capelletti, l’Amministrazione comunale, l’Arma dei Carabinieri Raggruppamento Cites e il gestore del museo inaugureranno ufficialmente la sezione realizzata con esemplari di fauna e flora, recuperati grazie all’importantissima opera di repressione del commercio di specie protette che il Nucleo CITES porta avanti da anni, contribuendo ad ostacolare ed a reprimere il vergognoso commercio di specie animali, vegetali e di manufatti da essi ricavati. Tramite una serie di vetrine appositamente predisposte, la mostra esporrà numerosi esemplari sequestrati dall’Arma, mentre molti altri reperti troveranno una collocazione stabile un po’ per tutto il museo, ma anche nel suo grande laboratorio didattico, in quanto saranno destinati proprio a questo scopo.
“La preziosa collaborazione con il Raggruppamento Cites dell’Arma dei Carabinieri che ha portato a questa nuova ala del museo è significativa sia dal punto di vista scientifico e museografico perché arricchisce il nostro museo, ma anche sul fronte della legalità e della collaborazione istituzionale su questo fronte” dichiarano il sindaco Luca Secondi e l’assessore alla Cultura del Comune di Città di Castello Michela Botteghi. “Malakos è frequentato da tante famiglie e studenti, la mostra Traffic sarà occasione anche per parlare ai giovani e sensibilizzarsi sul tema della legalità a 360 gradi e sull’importanza di tutelare l’ecosistema, come ci chiede anche la nostra Costituzione, non a casa nell’articolo 9, che è dedicato alla Cultura. È un onore per noi avere qui il Gen.B Giorgio Maria Borrelli, Comandante Raggruppamento Cites, il Ten.Col. Carlo Saveri, Comando Regione Carabinieri Forestale Umbria e i referenti del Nucleo Operativo del Cites di Perugia con cui abbiamo costruito insieme al prof. Gianluigi Bini, Debora Nucci e Beatrice Santucci questa nuova ala del nostro museo. Grazie a loro Malakos non è solo un luogo di cultura dinamico e scientificamente solido ma rappresenta per tante famiglie di tifernati uno spazio in cui vivere la scienza e la divulgazione scientifica come un momento di socialità. All’iniziativa interverranno il sindaco Luca Secondi, il generale di Brigata Giorgio Maria Borrelli, Comandante Raggruppamento Cites, Michela Botteghi, assessore alla Cultura del Comune di Città di Castello, il Prof. Gianluigi Bini, fondatore e curatore Collezione Malakos. Coordinerà Debora Nucci, direttrice Museo Malakos.
Grande soddisfazione espressa dal professor Gianluigi Bini, fondatore del museo e curatore delle collezioni scientifiche “un ulteriore riconoscimento della serietà del nostro operato, essendo poche le sedi museali che possono vantare tale fiducia.”
La dottoressa Debora Nucci responsabile della didattica dice – ” un affascinante progetto nato da un altro altrettanto bello di formazione, che ha portato a questa inaugurazione, un processo complesso e delicato che merita tutte le attenzioni e soprattutto che implica centinaia di risvolti positivi per la nostra attività didattica. Ogni giorno infatti comunichiamo con i ragazzi e gli adulti sul tema della conservazione e tutela ambientale, questi reperti non possono altro che aggiungere un valore incredibile al nostro lavoro di educatori museali. Vi aspettiamo per l’inaugurazione giovedì 28 novembre alle 12 e il 30 novembre con le visite guidate, per raccontare anche a voi le straordinarie storie dietro ad ogni pezzo”.

Sabato 23 novembre alle ore 17.00 nel Palazzo del Podestà inaugurazione mostra di pittura “Percorsi”

Sabato 23 novembre alle ore 17.00 nel Palazzo del Podestà di Città di Castello inaugurazione della mostra di pittura dell’artista Martina Monini dal titolo “Percorsi”. Nella mostra saranno esposti dipinti ad olio su tela e i soggetti rappresentati sono paesaggi, scorci e nature morte, tutti caratterizzati dall’acceso uso del colore. La mostra resterà aperta fino a domenica 8 dicembre, tutti i giorni dalle ore 16.30 alle ore 19.30, mentre giovedì, sabato e domenica dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.30 alle 19.30. Ingresso libero.

Chi è Martina Monini: nata ad Umbertide fin da piccola nutre una forte passione per il disegno tanto da portarla a frequentare l’Istituto d’Arte a Gubbio, che ha permesso di studiare le tecniche e la storia dell’arte. L’artista dipinge prevalentemente dipinti ad olio su tela e ama utilizzare i colori forti e accesi, i soggetti che predilige sono luoghi, paesaggi, nature morte e ritratti che hanno un legame con la sua vita. Ha partecipato a molte mostre collettive ad Umbertide, la città nativa, ma anche a Città di Castello, Gubbio, Montone, Pietralunga e Monte Santa Maria Tiberina.

Giovedì 21 Novembre 2024 ore 21.00 lezioni dell’anno formativo – “Prendersi cura della fede” – Sala santo Stefano del Palazzo Vescovile, Piazza Gabriotti

Giovedì 21 novembre 2024 alle ore 21,00 inizieranno le lezioni dell’anno formativo 2024/2025, nella nuova sede nella sala santo Stefano del Palazzo Vescovile, Piazza Gabriotti, 10, a Città di Castello (PG).

Ingresso Via Cacciatori del Tevere (accesso da Viale Nazario Sauro e parcheggio in Piazzale G. Ferri).

Per restare aggiornati sulle lezioni o rivedere quelle trascorse, visitate ai nostro canale YouTube @diocesidicastello_ucs o scansionate il QRcode e cliccate su Iscriviti.

Anno pastorale 2024 – 2025. Il Giubileo della speranza e della giustizia sociale nel processo Sinodale:

  • Giovedì 21 e 28 Novembre e 5, 12 Dicembre 2024. “L’anno di grazia del signore”.
  • 6,16, 23, 30 Gennaio 2025. “Gesù è Dio”

TRE approfondimenti :

Giovedì 19 Dicembre 2024 Il grido degli scartati, il Giubileo e le nuove povertà. Mauro Montesperelli – Sociologo

Giovedì 6 Febbraio – la fine delle utopie. Il Giubileo e la speranza cristiana. Gianluca Bianchi – filosofo

Giovedì 10 APRILE – la comunità come orizzonte di cura. Marco Pagnello – direttore di Caritas Italiana

 

Alla SDFT è bene iscriversi. Lo si può fare la sera di uno dei primi tre incontri.

L’itinerario è stato elaborato in stretta connessione con gli Uffici Pastorali Diocesani, l’associazione Ospedale da Campo, il mensile L’ALTRAPAGINA e il movimento per la vita.

youtube – @DIOCESIDICASTELLO_URC

 

LIBEREDESSERE – “giornata nazionale contro la violenza sulle donne” – 25 Novembre, San Giustino.

“Nasce LIBEREDESSERE” : un progetto innovativo e a lungo termine promosso dal Comune di San Giustino e dall’Assessorato alle Pari Opportunità per elaborare percorsi per una nuova civiltà tra uomo e donna che nella ricorrenza del 25 novembre segni solo un punto di partenza di un cammino ben più articolato nel tempo.

L’evento durerà per tutto il fine settimana dal 22 – 24 Novembre e lunedì 25 Novembre.

Programma: 

Venerdì 22 Novembre ore 20.45 a Villa Graziani con l’opera teatrale Farfalle Libere “Il Paradiso delle donne ferite”.

Sabato 23 mattina la presentazione del libro “il coraggio di vivere” di Kelly Belloni in sala consiliare ore 11.00, nel pomeriggio il Corso di Autodifesa “Donne al Sicuro” alle ore 16.00 presso la Sede della Protezione Civile.

Domenica 24 Novembre con la proiezione del Film “Familia” ore 18.30 al Cinema Astra.

Lunedì 25 Novembre presso la sala convegni del museo del Tabacco si terrà un incontro sulla “giornata nazionale dell’eliminazione della violenza contro le donne” alle ore 21.00. L’incontro vedrà molti rappresentanti del comune di San Giustino e anche Dottori e avvocati di alto calibro come: dott.ssa Veronica Baldoni; dott.ssa Anna Maria Cerboni; dott.ssa Lorenza Scateni; Avv. Nada Lucaccioni. Alle 22.30 inizierà un dibattito.

“all’insegna della formazione con esperti e professionisti che sul campo ogni giorno combattono la violenza”

Il progetto, vista la Sua complessità e le sue articolazioni, è stato preceduto da vari incontri nei quali l’amministrazione ha coordinato le varie competenze e le interazioni tra gli esperti e i servizi interessati, nonché predisposto già da ora un volantinaggio che possa muoversi leggero e veloce come le farfalle che la poesia della grande Alda Merini ha ispirato.

INFO ℹ️ : Web: www.comune.sangiustino.pg.it 

Telefono 📞 : 075 861 8411