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๐Ÿ“Un percorso nel centro storico tifernate alla scoperta di due luoghi suggestivi ed eccezionalmente aperti al pubblico come lo Studio Meroni Pillitu e lo Studio di pittura di Alvaro e Giuliana Sarteanesi: queste le visite organizzate sabato 22 e domenica 23 marzo dal Gruppo FAI di Cittร  di Castello in occasione delle Giornate di Primavera, con il patrocinio del Comune di Cittร  di Castello e la collaborazione del Prof. Piero Sarteanesi. Lโ€™iniziativa del Fondo Ambiente Italiano ETS, giunta ormai alla XXXI edizione, รจ il piรน importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico dโ€™Italia e alle storie inedite che custodisce: in occasione dei Cinquanta anni dalla nascita del FAI saranno visitabili in tutta Italia oltre 750 luoghi in 400 cittร .
๐Ÿ”ธโ€œValorizzare i due lasciti รจ soprattutto un modo per non dimenticare il nobile gesto compiuto dai nostri concittadiniโ€ dichiara Michela Botteghi, assessore alla Cultura del Comune di Cittร  di Castello, โ€œIn secondo luogo unโ€™occasione per farne conoscere lโ€™identitร  artistica e il loro grande pregio. Lo Studio Pillitu-Meroni รจ non solo una sintesi della nostra cifra culturale Rinascimento e Contemporaneitร  ma anche un archivio della storia tifernate recente; lโ€™atelier Sarteanesi rappresenta il luogo in cui i maggiori autori della nostra cittร  si sono ritrovati ed hanno creato. Voglio ringraziare il Fai, che abbiamo incoraggiato e sostenuto in questo percorso, nel 50ยฐ della Fondazione, per la loro opera e per lo spirito di collaborazione con cui negli ultimi anni stiamo lavorando al servizio del nostro patrimonio culturaleโ€
๐Ÿ›๏ธLo Studio Meroni Pillitu si trova nel cinquecentesco Palazzo Pierleoni, imponente residenza nobiliare in Corso Vittorio Emanuele. Lโ€™appartamento, giร  sede dello Studio legale di Luigi e Paola Pillitu, รจ stato donato con testamento da questโ€™ultima al Comune di Cittร  di Castello nel 2013. Al suo interno conserva le caratteristiche tipiche dei palazzi aristocratici, con stucchi e affreschi del XVII-XVIII secolo: ogni stanza รจ arredata con mobili di pregio e oggetti ricercati, frutto del collezionismo antiquario ed etnico della famiglia. Lo Studio ospita la collezione privata di famiglia con dipinti e ceramiche del XX secolo di artisti come Dottori, Pistoletto, Schifano, De Rigรน, Cagli e Baldelli. Una sezione espositiva piรน intima presenta complementi di moda degli anni ’20-’30, appartenuti a Iole Meroni, moglie di Luigi Pillitu e madre di Paola.
๐Ÿ–Œ๏ธLo Studio di pittura di Alvaro e Giuliana Sarteanesi รจ ubicato in una palazzina in stile Liberty, utilizzata in origine come giardino dโ€™inverno del prospiciente Palazzo Pasqui. Il locale, acquisito da Alvaro Sarteanesi sullo scorcio degli anni Quaranta e riconvertito in studio di pittura, fu frequentato al tempo dai maggiori artisti della cittร  e in particolare da Alberto Burri, intimo amico dei fratelli Alvaro e Nemo Sarteanesi. Lo studio conserva numerose opere di Alvaro Sarteanesi e di sua figlia Giuliana, uniti dalla passione per lโ€™arte. Alvaro (1914-2005), autore di ritratti e di paesaggi, si dedicรฒ anche alla pittura ad affresco partecipando ai maggiori cantieri artistici tifernati della metร  del secolo. Giuliana (1955-2010) ha invece affrontato soprattutto ritratti, studi di figura, nature morte e dipinti di interni, attraverso un senso del colore di matrice fauvista ma estremamente personale.
๐Ÿ“ขLe visite guidate saranno condotte dagli โ€œApprendisti Ciceroniโ€ del Liceo Statale Plinio il Giovane di Cittร  di Castello e saranno organizzate a intervalli regolari per piccoli gruppi composti da massimo dieci persone. La prenotazione non รจ necessaria ma in caso di particolare affluenza la partecipazione potrebbe non essere garantita. Lโ€™iniziativa prevede un contributo libero minimo di 3 euro.
โŒšOrari: sabato 22 marzo ore 15:00-18:00 (solo pomeriggio); domenica 23 marzo ore 10:00-13:00 / 15:00-18:00; ultimo accesso unโ€™ora prima della chiusura.
Si ringrazia per la collaborazione: Comune di Cittร  di Castello, Prof. Piero Sarteanesi, Liceo Statale Plinio il Giovane di Cittร  di Castello, Soc. Coop. Il Poliedro.
โ„น๏ธPer ulteriori informazioni: mail cittadicastello@gruppofai.fondoambiente.it, pagina Instagram Gruppo FAI Cittร  di Castello, sito www.giornatefai.it

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๐Ÿ”ธDomenica 30 marzo a Palazzo Vitelli a Santโ€™Egidio lโ€™associazione Palazzo Vitelli a Santโ€™Egidio in collaborazione con la Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri presentano โ€œMetallica. Scultura in Italia 1947-2025โ€, una mostra che ripercorre ottantโ€™anni di scultura in Italia con i piรน significativi artisti italiani.
๐Ÿ“La mostra resterร  aperta fino a domenica 29 giugno 2025.

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Lo Studio Pillitu Meroni รจ situato nel cinquecentesco Palazzo Pierleoni lungo Corso Vittorio Emanuele a Cittร  di Castello. Un tempo proprietร  della famiglia Pierleoni che lo acquistรฒ nel corso del XVII secolo. Giร  studio legale dellโ€™avvocato Luigi Pillitu(1907-1998) al suo interno si conservano le carte relative alla sua attivitร  professionale e politica cosรฌ come lโ€™archivio del suocero Guido Meroni (1877-1962), Rettore del Collegio Convitto Serafini di Cittร  di Castello dal 1924 al 1943. Nel 2013 lโ€™appartamento fu donato al Comune di Cittร  di Castello per testamento dellโ€™avvocata e docente Paola Pillitu, figlia di Luigi Pillitu.
Il palazzo conserva un aspetto cinquecentesco ed รจ caratterizzato da eleganti decorazioni interne risalenti ai secoli XVIII e XIX, mentre la facciata, che subรฌ modifiche tra Sette e Ottocento, presenta dei medaglioni in terracotta sopra le finestre del primo piano, raffiguranti personaggi dellโ€™antichitร  โ€“ forse imperatori romani โ€“ che ricordano analoghi soggetti scolpiti dallโ€™artista fiorentino G. B. Foggini e conservati nella Castelluccia del Parco delle Reggia di Caserta. Tra gli affreschi spiccano le grottesche dello โ€œstudioloโ€ di Luigi Pillitu e le allegorie delle stagioni nel Salone di rappresentanza. Ogni stanza รจ arredata con mobili e oggetti da collezione, tra cui dipinti e ceramiche del XX secolo di artisti come Dottori, Pistoletto, Schifano, De Rigรน, Cagli e Baldelli. Lโ€™ultima saletta invece รจ dedicata a Jole Meroni, figlia di Guido Meroni e moglie di Luigi Pillitu scomparsa nel 1990, dove la figlia Paola ha voluto ricordare lโ€™amatissima madre esponendo alcuni oggetti come cappellini e scarpe.
๐Ÿ“ฒRecapiti Corso Vittorio Emanuele 30, Cittร  di Castello.
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๐Ÿ‚Il Museo storico e scientifico del Tabacco รจ situato a San Giustino in provincia di Perugia ed รจ ospitato allโ€™interno della sede dellโ€™ex Consorzio Tabacchicoltori. Il magazzino, ora sede del museo, fu costruito alla fine dellโ€™Ottocento e rimase funzionante fino al 1992, quando la lavorazione del tabacco venne trasferita allโ€™interno di nuovi capannoni nella zona industriale.
๐Ÿ“Il percorso museale documenta le fasi della coltivazione e della lavorazione del tabacco, distinguendo tra quella agricola (la coltivazione), quella premanifatturieria (la selezione e il trattamento delle foglie) e quella manifatturiera (la realizzazione dei vari prodotti). Allโ€™interno di questo affascinante esempio di archeologia industriale รจ possibile entrare negli uffici, negli essiccatoi e nelle sale di cernita per conoscere una lunga storia di fatica e lavoro, ma anche di benessere, sviluppo economico ed emancipazione sociale, che ha avuto come protagoniste principali le donne, le tabacchine che, al pari delle operaie tessili, furono tra le prime ad abbandonare il tradizionale lavoro casalingo, per essere inserite nelle grandi industrie.
๐ŸŒฑI semi del tabacco, importato in Europa dalle Americhe, vennero introdotti alla fine del Cinquecento in Toscana dal vescovo di Sansepolcro Tornabuoni, che ne fece dono a Cosimo deโ€™ Medici. Lโ€™interesse per quella che ormai era nota come erba tornabuona si diffuse molto presto in Alta Valle del Tevere tanto che le prime coltivazioni di una certa importanza per scopi commerciali nella penisola italiana risalgono agli inizi del Seicento e risiedono proprio nella Repubblica di Cospaia (1441-1826), un piccolo territorio allora al confine tra Toscana e Umbria e oggi nel comune di San Giustino.
๐Ÿ“ฒRecapiti Via Toscana, San Giustino.
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๐ˆ๐ญ๐ข๐ง๐ž๐ซ๐š๐ซ๐ข ๐๐ข ๐Œ๐ฎ๐š: ๐’๐ญ๐š๐›๐ข๐ฅ๐ข๐ฆ๐ž๐ง๐ญ๐จ ๐“๐ข๐ฉ๐จ๐ ๐ซ๐š๐Ÿ๐ข๐œ๐จ โ€œ๐๐ฅ๐ข๐ง๐ข๐š๐ง๐šโ€

๐Ÿ“La tipografia Pliniana fu fondata nel 1913 a Selci-Lama, una frazione del comune di San Giustino, da due sacerdoti don Ruggiero Fiordelli, parroco di Selci e don Enrico Giovagnoli, direttore della Tipografia Leonardo da Vinci di Cittร  di Castello. Il suo primo nome fu Societร  Anonima Cooperativa Tipografica Pliniana, evidente richiamo allo storico e magistrato romano Plinio il Giovane, il quale possedeva una villa nei pressi di San Giustino, i cui resti sono visibili presso gli scavi di colle Plinio e il museo di Villa Graziani.
๐Ÿ”ธLa tipografia Pliniana era nata dapprima come succursale della Leonardo e nel 1943 venne denominata Stabilimento Tipografico Pliniana. In poco tempo entrรฒ a far parte del novero delle tipografie editoriali dellโ€™epoca che operavano in Alta Valle del Tevere come la Scipione Lapi, lโ€™Unione Arti Grafiche, la Leonardo da Vinci e la tipografia Grifani Donati.
๐Ÿ“–La tipografia รจ ospitata nei locali che una volta erano occupati dalla limonaia di Villa Croci. Nonostante nel tempo lโ€™attivitร  dello stabilimento tipografico sia proseguita, aggiornandosi in linea con la moderna tecnica a stampa, la Pliniana non si รจ mai disfatta dei macchinari in uso un tempo e, anzi, li ha conservati ed esposti nel locale destinato ad ospitare il museo. Tra le vecchie macchine tipografiche un posto di rilievo รจ riservato a due macchinari, ancora perfettamente funzionanti, che insieme alle capacitร  dei tipografi hanno fatto la storia della tipografia: una tastiera Monotype, una fonditrice monotype del 1955 di fabbricazione inglese, una Linotype fabbricata a Milano dalle officine Meta, con relativo corredo di matrici e strumenti di precisione per la misurazione dei caratteri.
๐Ÿ“ŒGrazie alla disponibilitร  dei fotocompositori, ormai in pensione, รจ possibile prenotare una visita speciale per osservare queste macchine riprendere vita e ascoltare il racconto di chi ha lavorato in unโ€™antica tipografia umbra.
๐Ÿ“šNel corso dei cento anni di ininterrotta attivitร  la Pliniana ha visto uscire dalle sue macchine tipografiche oltre 2.000 titoli stampa e ha lavorato e lavora per case editrici di rilievo nazionale e internazionale, per universitร  e istituzioni pubbliche e culturali di notevole importanza quali lโ€™Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, la SISMEL Edizioni del Galluzzo, la Deputazione di Storia Patria per lโ€™Umbria, il Centro Storico Benedettino Italiano e lโ€™Archivio Segreto Vaticano.
๐Ÿ“ฒRecapiti Viale Francesco Nardi 12, San Giustino. Tel: 075 85 82115. Cell: 3482402956 E-mail: info@pliniana.it
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๐”๐Œ๐๐„๐‘๐“๐ˆ๐ƒ’๐€๐‘๐“๐„ ๐Ÿ” – ๐‘๐Ž๐‚๐‚๐€ ๐ƒ๐ˆ ๐”๐Œ๐๐„๐‘๐“๐ˆ๐ƒ๐„, ๐ƒ๐€๐‹ ๐Ÿ๐Ÿ” ๐Œ๐€๐‘๐™๐Ž ๐€๐‹ ๐Ÿ’ ๐Œ๐€๐†๐†๐ˆ๐Ž ๐Ÿ๐ŸŽ๐Ÿ๐Ÿ“.

Nella splendida location della Rocca,come ogni anno le opere esposte spazieranno tra tecniche e stili vari, dalla pittura, la grafica, il disegno, la ceramica, la scultura e altro.
Accanto a figure emergenti della scena artistica italiana contemporanea che saranno protagonisti della stagione espositiva 2025, la Rocca di Umbertide con la sesta edizione della mostra collettiva Umbertidโ€™Arte vuole ancora una volta dare visibilitร  ad artisti non professionisti del territorio (per nascita o adozione) che presentano i loro lavori spaziando tra varie forme espressive: pittura, disegno, arti plastiche, fotografia.
๐ŸŽจ Sono in mostra opere di Moreno Piccioloni, Alessia Santinelli, Lorenzo Forti, Alice Romitelli, Antonio Renzini, Laura Rossi, Matteo Becchetti, Carlo Finocchi Arcipreti, Vittorio Picchio, Paola Suvieri, Jason Balducci, Luca Montanucci, Silvia Paradisi, Sandro Epi, Ettore Spatoloni, Paola Panzarola, Giacomo Pucci, Mir-ko, Marco Piccioloni, Bruno Anitori, Vera Tamburini, Giuseppina Palombi, Lucia Bonucci.ย 
๐ŸŽจ Ad arricchire l’edizione saranno le belle opere dei ragazzi del centro di accoglienza diurno โ€œLa Ginestraโ€ e degli artisti del centro socio riabilitativo ed educativo diurno “Arcobaleno”, strutture gestite in collaborazione da Usl Umbria 1, Comune di Umbertide e Cooperativa Asad.
Un ringraziamento a Giada Sonaglia per la realizzazione della locandina dell’evento.
La mostra si inaugura domenica 16 marzo alle ore 17.00 e sarร  visitabile fino al 4 maggio nei seguenti orari di apertura della Rocca:
* Lunedรฌ: chiuso
* Martedรฌ: 16.30 – 18.30
* Mercoledรฌ e giovedรฌ: 10.30 – 12.30 | 16.30 – 17.30
* Venerdรฌ, sabato e domenica: 10.30 – 12.30 | 16.30 – 18.30

๐ˆ๐ญ๐ข๐ง๐ž๐ซ๐š๐ซ๐ข ๐๐ข ๐Œ๐ฎ๐š: ๐Œ๐ฎ๐ฌ๐ž๐จ ๐†๐š๐ฅ๐ฅ๐ž๐ซ๐ข๐š ๐‘๐จ๐ฆ๐ž๐ญ๐ญ๐ข

๐Ÿ“Il museo Galleria Rometti รจ situato ad Umbertide in provincia di Perugia. La storia della Rometti inizia nel 1927 quando Settimio e Aspromonte Rometti fondano lโ€™azienda, grazie al contributo di Dante Baldelli, Corrado Cagli e Mario di Giacomo, all’epoca giovani studenti dellโ€™Accademia dโ€™Arte di Roma. L’azienda si impose come rivoluzionaria nel panorama manifatturiero nazionale, infatti dai loro forni uscivano oggetti che recavano traccia delle piรน avanzate tendenze artistiche dellโ€™epoca dal primitivismo fino agli influssi della Bauhaus.
โšซUna nutrita serie di opere sono state realizzate con il famoso Nero Fratta, un colore metallico cangiante che nacque per caso e rese le opere della Rometti richiestissime a livello europeo. Lโ€™azienda sopravviverร  poi ai grandi sconvolgimenti sociali e politici del โ€˜900, continuando a produrre oggetti di qualitร  eccellente oggi esposti nella sezione dedicata agli anni โ€™50 e โ€™60.
La svolta arriva negli anni โ€™90 quando lโ€™azienda decise di avvalersi delle competenze di artisti esterni, importanti collaborazioni furono con Ambrogio Pozzi, designer di fama mondiale e con altri artisti come Liliane Lijn, Chantal Thomass, Cรจdric Ragot, Jean-Christophe Clair e Ugo la Pietra.
๐Ÿ“ฒRecapiti Via Carlo Marx 6, Umbertide. E-mail: museorometti@gmail.com
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Sabato 15 marzo nella Manica Lunga della Pinacoteca comunale inaugurazione della mostra โ€œCavapendoli & friendsโ€

๐Ÿ–ผ๏ธSabato 15 marzo alle ore 11.30 nella Manica Lunga della Pinacoteca comunale di Cittร  di Castello inaugurazione della mostra dal titolo โ€œCavapendoli & friends. Opere di Alberto Massarelli & friendsโ€. La mostra resterร  aperta fino a domenica 30 marzo 2025, il sabato e la domenica dalle ore 11.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00. Gli altri giorni su appuntamento scrivendo a cavapendoli@gmail.com. Allโ€™interno della mostra, oltre alle opere dellโ€™artista Massarelli, i visitatori potranno ammirare le sculture di Lucio Chiurulla, Al Art di Davide Anelli e Recycle Art di Camilla Gentile. Le opere in plexiglass sono state realizzate presso i laboratori creativi di Andrea Comunicazione, Sinalunga (SI).
Chi รจ Alberto Massarelli: originario di Perugia dove vive e lavora come Psichiatra e Psico-analista. La formazione junghiana lo spinge allโ€™interesse per la creativitร  e per le testimonianze del pensiero simbolico arcaico nel contesto del mondo religioso, artistico e culturale. รˆ autore di alcuni saggi tra cui โ€œBeatrice Cenciโ€ in Letteratura e Marginalitร  (New Magazine 1996), โ€œLa figura simbolica del vampiroโ€ in Il Vampiro, Don Giovanni e altri seduttori (Dedalo 1998) e โ€œIl mondo che odia la luce, il Male dal mito alla coscienzaโ€ in In fondo al Mare (Futura 2008). Nel 2014 le sue opere sono state esposte presso la Bibliothรจ Contemporary Art Gallery di Roma e nel 2024 presso Spazio Kossuth a Cittร  della Pieve.

๐ˆ๐ญ๐ข๐ง๐ž๐ซ๐š๐ซ๐ข ๐๐ข ๐Œ๐ฎ๐š: ๐Œ๐ฎ๐ฌ๐ž๐จ ๐‚๐ข๐ฏ๐ข๐œ๐จ ๐๐ข ๐’๐š๐ง๐ญ๐š ๐‚๐ซ๐จ๐œ๐ž

๐Ÿ•Il Museo Civico di Santa Croce ha sede nella trecentesca chiesa di Santa Croce in piazza S. Francesco ad Umbertide in provincia di Perugia. Al suo interno sono ospitati dipinti di Luca Signorelli e di Niccolรฒ Circignani detto il Pomarancio.
Opera di punta รจ dunque la pala della โ€œDeposizioneโ€ sullโ€™altare maggiore, dipinta da Luca Signorelli nel 1516 su commissione della confraternita di Santa Croce. รˆ lโ€™unica opera fra i tanti lavori su tavola del maestro cortonese a trovarsi ancora nel suo sito originale.
๐Ÿ–ผ๏ธInoltre i visitatori potranno ammirare una tela di Niccolรฒ Circignani detto il Pomarancio raffigurante la โ€œMadonna con il Bambino in gloriaโ€.
๐ŸบIl museo infine presenta unโ€™interessante sezione archeologica: materiali ceramici dallโ€™etร  protostorica al periodo ellenistico e romano, monete databili al IV-V secolo d.C. provenienti da un insediamento sul Monte Acuto e una stipe votiva con bronzetti di tipo italico del genere schematico a figura umana e animale risalenti al VI-V secolo a.C..
๐Ÿ“ฒRecapiti Piazza San Francesco, Umbertide. Tel: 075 9420147. E-mail: umbertide@sistemamuseo.it
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๐ˆ๐ญ๐ข๐ง๐ž๐ซ๐š๐ซ๐ข ๐๐ข ๐Œ๐ฎ๐š: ๐‘๐จ๐œ๐œ๐š ๐๐ข ๐”๐ฆ๐›๐ž๐ซ๐ญ๐ข๐๐ž ๐‚๐ž๐ง๐ญ๐ซ๐จ ๐ฉ๐ž๐ซ ๐ฅโ€™๐€๐ซ๐ญ๐ž ๐‚๐จ๐ง๐ญ๐ž๐ฆ๐ฉ๐จ๐ซ๐š๐ง๐ž๐š

๐Ÿ›ก๏ธIl Centro per lโ€™arte contemporanea Rocca di Umbertide si trova nel centro storico di Umbertide in provincia di Perugia, all’interno della fortezza medievale del XIV secolo realizzata dallโ€™architetto Angeluccio di Ceccolo su progetto di Alberto Guidalotti. Negli anni Ottanta del secolo scorso la struttura รจ stata oggetto di imponenti lavori di ristrutturazione che hanno consentito il recupero della sua identitร  storica e la completa utilizzazione dei locali oggi destinati a sede espositiva dedicata allโ€™arte contemporanea.
๐Ÿ–ผ๏ธNel corso degli anni sono stati allestiti eventi che hanno presentato opere dei maggiori protagonisti dellโ€™arte italiana del Novecento: i futuristi Balla e Boccioni, Guttuso, Mafai, Scipione, Pirandello, De Chirico, Carrร , De Pisis, solo per citarne alcuni. Periodicamente nelle sue sale viene esposta la civica collezione della Rocca composta da opere donate nel corso degli anni da alcuni degli artisti ospitati e che comprende, tra le altre, opere di Giovanni Ciangottini, Renato Birolli, Mino Maccari, Luciano Minguzzi, Toti Scialoja, Corrado Cagli, Domenico Consagra, Mirko Basaldella.
๐Ÿ“ฒRecapiti Via Guidalotti 14, Umbertide. Tel: 075 9413691
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