FAMU – Giornata delle Famiglie al museo in Pinacoteca

Famu- Giornata delle Famiglie al Museo

“20° Giornata del Contemporaneo”. Pinacoteca Comunale ala Nuova – Event room “Collezione Tifernate Gerardo Dottori” (11 Ottobre – 24 Novembre 2024)

Inizia Sabato 12 Ottobre la 20° Giornata del Contemporaneo. Nella Pinacoteca Comunale ala Nuova (Event room) sarà esposta la mostra dal titolo: “Collezione Tifernate Gerardo Dottori” a cura di Lorenzo Fiorucci e spazio mostre temporanee “Burri tempere” 1947 -1990 a Palazzo Albizzini – Ex Seccatoi Tabacco. Le mostre continueranno fino al 24 Novembre.

  • Orario della prima mostra fino al 31/10 – da martedì a Domenica ore 10-13, 14.30-18.30
  • dal 01/11 fino al 24/11 – da martedì a Domenica 10-13, 15.00-18.00.

XX Giornata del CONTEMPORANEO : Città di Castello aderisce per la prima volta alla XX giornata nazionale del contemporaneo nazionale del contemporaneo con una formula nuova , che punta a valorizzare il sistema museale dedito alla contemporaneità mettendo in rete realtà pubbliche e private della città. Infatti, grazie all’accordo con la fondazione Palazzo Albizzini, Sabato 12 ottobre sarà possibile visitare le tre sedi museali dedicati all’opera di Alberto Burri, compresa la mostra Burri Tempere 1947-1990 accedendo ad un prezzo ridotto. Mentre per la prima volta, grazie all’accordo con Piero Sarteanesi, aprirà al pubblico lo studio di Alvaro Sarteanesi, il professore di pittura che tenne a battesimo molti degli artisti tifernati del dopoguerra tra cui anche proprio Burri ma anche Giuliana Sarteanese figlia di Alvaro prematuramente scomparsa. In questo spazio situato in uno degli edifici più caratteristici del centro storico si potrà acceder su prenotazione sabato 12 e Domenica 13 Ottobre prenotando la visita al 0758520656.

 

Nelle giornate del contemporaneo l’ingresso ai musei sarà di prezzo ridotto!

Sabato 12 e Domenica 13 Ottobre 2024 orari 11.00-12.00/15.00-16.00

Studio dei pittori Alvaro e Giuliana Sarteanesi – Studio Pillitu Meroni . aperture straordinarie con visite guidate e prenotazione obbligatoria al tel. 0758520656

Laboratori per famiglie –  0758554202 – cultura@poliedro.org

Famu per la giornata del contemporaneo: arte e ambiente.

 

Mostra Gerardo Dottori (11 ottobre – 24 novembre) alla ala nuova Event room della pinacoteca Comunale. A cura di Lorenzo Fiorucci. 20° Giornata del contemporaneo 12 ottobre. In occasione dei 140 anni dalla nascita di Gerardo Dottori , Città di Castello vuole infatti omaggiare l’artista padre del futurismo con una mostra allestita presso la “EVENT ROOM” della Pinacoteca Comunale venerdì 11 Ottobre alle ore 17.30 dove si terrà  il “VERNISSAGE”. L’impostazione della mostra segue il filone del Collezionsmo tifernate, già inaugurato in occasione della esposizione dedicata al lascito Meroni Pillitu. Gerardo Dottori ha avuto un ruolo non secondario per il collezionismo tifernate, egli infatti è riuscito a far permeare il gusto dell’aereopittura futuristica. La mostra da un lato ha preso in considerazione il rapporto con l’allievo futurista Alessandro Bruschetti che negli anni 30′ e 40′ ha alloggiato nella città e ha portato Dottori più volte in visita, contribuendo a stimolare la ricerca del giovane allievo. Dall’altro si è indagata sulla presenza espositiva espositiva di Dottori a Città di Castello a partire dalla prima mostra organizzata nel 1967 dalla galleria il Pozzo di Novello Bruscoli, in cui presenziò lo stesso maestro perugino, che venne ufficialmente presentato alla città. A seguire ci furono almeno altre 2 mostre personali post-mortem organizzate dalla galleria delle Arti di Luigi Amedei (1982-2004) e poi ancora al pozzo nel 1986. A questi appuntamenti espositivi vanno aggiunti altri contesti collettivi presentati principalmente dalla Galleria delle Arti, che hanno contributo a far sedimentare un’attenzione nei confronti del padre dell’aereopittura che ha catturato l’interesse di alcuni collezionisti locali , che nel corso degli anni hanno acquisito opere anche importanti dell’artista Perugino, ammaliati dai colori e dalle forme iperboliche e inaspettate che solo Dottori riusciva ad imprimere nella visione di un paesaggio Umbro. La mostra a consentito anche di recuperare un inedito di Dottori, ritrovato dallo storico dell’arte Lorenzo Fiorucci proprio in una collezione privata Tifernate, si tratta di un Arabesco dinamico fatto con idromatita del 1930. La mostra si costruisce essenzialmente sulle opere presenti in città, 12 pezzi più materiale di archivio, cataloghi e e fotografie che vanno a restituire un clima di fervente vivacità culturale, soprattutto tra gli anni 60 e 80 del secolo scorso, dove l’interesse verso la pittura futuristi e non, di Dottori esplode in città.

 

  • Venerdì 11 Ottobre – ore 17.30 VERNISSAGE
  • Domenica 10 Novembre Conferenza Dottori 140° a cura di Archivi Dottori.

 

Interventi:

Michela Botteghi – Assessore alla cultura

                Lorenzo Fiorucci – curatore della mostra

                    Massimo Duranti – Direttore Archivi Dottori

                    Andrea Baffoni – Membro Archivi Dottori

                    Antonella Pesola – Membro Archivio Dottori

“TENENDI INNANZI FRUTTA” 27-28-29 Settembre 4-5-6 Ottobre 2024. Centro delle Tradizioni popolari “Livio Dalla Ragione” di Garavelle, Città di Castello.

‘𝐓𝐄𝐍𝐄𝐍𝐃𝐎 𝐈𝐍𝐍𝐀𝐍𝐙𝐈 𝐅𝐑𝐔𝐓𝐓𝐀’

Cultura rurale e agrobiodiversità: due importanti beni comuni da conoscere e  preservare.

Odori, sapori e stagionalità, queste sono le straordinarie ‘opere’ che saranno messe sul tavolo della grande cucina contadina del Centro. 𝐕𝐢𝐞𝐧𝐢 𝐚 𝐭𝐫𝐨𝐯𝐚𝐫𝐜𝐢 𝐚𝐥 𝐂𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐓𝐫𝐚𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐩𝐨𝐩𝐨𝐥𝐚𝐫𝐢 “𝐋𝐢𝐯𝐢𝐨 𝐃𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐑𝐚𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞” 𝐝𝐢 𝐆𝐚𝐫𝐚𝐯𝐞𝐥𝐥𝐞, 𝐂𝐢𝐭𝐭à 𝐝𝐢 𝐂𝐚𝐬𝐭𝐞𝐥𝐥𝐨.

𝐈𝐧𝐚𝐮𝐠𝐮𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐯𝐞𝐧𝐞𝐫𝐝ì 𝟐𝟕 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐨𝐫𝐞 𝟏𝟔,𝟑𝟎 𝐜𝐨𝐧 𝐚𝐩𝐞𝐫𝐢𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐞 𝐩𝐚𝐧𝐞 𝐞 𝐨𝐥𝐢𝐨!

𝑩𝒊𝒐𝒅𝒊𝒗𝒆𝒓𝒔𝒊𝒕à 𝒅𝒊 𝒇𝒊𝒏𝒆 𝒆𝒔𝒕𝒂𝒕𝒆🍏🍈

La mostra rimarrà aperta il 28-29 settembre e il 4-5-6 ottobre dalle ore 10.00 alle ore 12.30 e dalle ore 15.00 alle ore 18.30.

Comincia il periodo di straordinaria abbondanza di colori e sapori. Le mele Durace, la Rosa romana, la Renetta, le pere Brutte e buone, la susina Panicone, e i tanti fichi. Ora si possono essiccare, farne marmellate da soli o misti. 😍

𝘚𝘪 𝘱𝘶ò 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘰𝘭𝘰 𝘨𝘰𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘴𝘵𝘳𝘢𝘰𝘳𝘥𝘪𝘯𝘢𝘳𝘪𝘢 𝘷𝘪𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦. 𝘝𝘦𝘯𝘪𝘵𝘦 𝘢 𝘷𝘪𝘴𝘪𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘨𝘳𝘶𝘱𝘱𝘪 𝘦 𝘴𝘶 𝘱𝘳𝘦𝘯𝘰𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘪𝘭 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘰 𝘧𝘳𝘶𝘵𝘵𝘦𝘵𝘰. 𝘊𝘰𝘯 𝘪𝘭 𝘷𝘰𝘴𝘵𝘳𝘰 𝘢𝘪𝘶𝘵𝘰 𝘳𝘪𝘶𝘴𝘤𝘪𝘳𝘦𝘮𝘰 𝘢 𝘧𝘢𝘳𝘦 𝘮𝘰𝘭𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘱𝘪ù…

👉 𝘈 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘭𝘪𝘯𝘬 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘪 𝘪 𝘮𝘰𝘥𝘪 𝘱𝘦𝘳 𝘢𝘪𝘶𝘵𝘢𝘳𝘤𝘪: archeologiaarborea.com/Sostienici-Support-us

Soci Fondatori, soci Partecipanti e amici ci dicono perchè hanno deciso di sostenere Fondazione Archeologia Arborea, i suoi valori e l’attività in favore dell’agrobiodiversità 🌿

Oggi con noi Olio Ranieri.

Ricerca:

Da 40 anni ricerchiamo antiche varietà locali in poderi abbandonati e monasteri, nell’arte del Rinascimento, in antichi documenti e nelle testimonianze degli anziani agricoltori.

“Una ricerca sulle vecchie varietà locali di piante da frutto cominciata 40 anni fa nel Centro Italia. Una corsa contro il tempo per salvare queste piante dalla loro scomparsa definitiva. Come gli archeologi ricostruiscono una civiltà da un frammento, “Archeologia Arborea” da una piccola mela ha riscoperto mondi e culture di intere comunità. Sono stati privilegiati i luoghi ancora abitati da anziani agricoltori. Parlando, ma soprattutto ascoltando i loro racconti e testimonianze, abbiamo riallacciato il filo della memoria interrotto tra vecchie e nuove generazioni. La ricerca in antichi poderi abbandonati, orti dei monasteri o antichi luoghi di coltivazione distrutti dallo sviluppo industriale ha portato alla luce alberi testimoni ormai muti della antica cultura rurale. Ogni giorno scoprivamo quanto straordinario fosse il patrimonio genetico e culturale e quanto forte fosse il pericolo di scomparsa definitiva. Ritrovando decine di varietà di mele, pere, fichi e altre specie, è stata costituita una Collezione frutteto e una Fondazione ONLUS che si prende cura di questo tesoro. Negli anni abbiamo organizzato mostre pomologiche, conferenze, ricerche e partecipato a progetti nazionali e internazionali, continuando la nostra ricerca. Abbiamo scritto e hanno scritto su di noi articoli, reportage, documentari e libri. Il grande frutteto di Archeologia Arborea è diventato un serbatoio di geni e cultura, da condividere con le nuove generazioni. Un patrimonio unico di biodiversità che, per continuare a sopravvivere, ha bisogno del vostro aiuto.”

🇮🇹

“Con il materiale ritrovato in questi anni è stata costituito un frutteto collezione nella tenuta di S. Lorenzo di Lerchi, a Città di Castello (PG). Le piante, coltivate con i sistemi tradizionali del luogo, sono inserite in un contesto che recupera e restituisce l’armonia e le suggestioni di un paesaggio agricolo di antica sapienza.

 

Sono presenti circa 600 esemplari di diverse specie tra melo, pero, ciliegio, susino, fico, mandorlo, nespolo e melo cotogno, in 150 varietà diverse ritrovate nelle zone della ricerca.”

La collezione serve al mantenimento delle risorse vegetali e culturali; testimonia e conserva un importante segmento del patrimonio storico, culturale e paesaggistico; ha forti potenzialità dal punto di vista didattico; ha una importante funzione di serbatoio, favorendo il mantenimento della biodiversità e le produzioni locali.

alla lunga ricerca è stato creato a San Lorenzo di Lerchi, in un paesaggio agricolo storico, il frutteto collezione, straordinario patrimonio genetico e culturale.

Organizziamo mostre pomologiche, eventi dedicati alla biodiversità, progetti specifici in Italia e all’estero, visite di scolaresche e gruppi di studiosi e amatori.

 

Pagina · Organizzazione no-profit

 

San Lorenzo di Lerchi

 

archeologiaarborea.org

Mostra documentaria “Schiavi di Hitler” (sabato 28 settembre-domenica 13 ottobre 2024)

Sabato 28 settembre alle ore 11.00 nella Manica Lunga della Pinacoteca Comunale di Città di Castello, verrà inaugurata la mostra documentaria dal titolo “Schiavi di Hitler. L’altra Resistenza. Racconti, disegni, documenti dei deportati italiani 1943-1945″, nell’ambito delle iniziative per l’80° della Liberazione di Città di Castello e dell’Alta Valle del Tevere. La mostra, è realizzata da Valter Merazzi e Maura Sala per il Centro Studi Schiavi di Hitler, mentre la documentazione su deportati e internati altotiberini è prodotta dall’Istituto “Venanzio Gabriotti”, resterà aperta fino a domenica 13 ottobre 2024 dalle ore 10.30 alle ore 12.00 e dalle 16.30 alle ore 18.30. Le mattine da martedì a venerdì saranno esclusivamente a disposizione delle scuole. Mentre venerdì 4 ottobre, alle ore 10.00 per gli studenti e alle ore 11.30 per le autorità e pubblico, avrà luogo un incontro di approfondimento sul tema della mostra presso la Biblioteca Carducci di Città di Castello, dove verrà proiettato un filmato sul lager di Khala, dove furono internati i civili tifernati. Saranno presenti i curatori della mostra nazionale e verranno lette testimonianze di deportati e internati tifernati.

La scheda della mostra: ha carattere prettamente divulgativo e didattico e si occupa in particolare delle vicende degli Internati Militari Italiani (IMI) nei lager tedeschi. Sei grandi pannelli illustreranno le vicende dei deportati tifernati, mentre due bacheche metteranno in mostra loro documenti e cimeli. La deportazione riguardò circa 700 mila militari, oltre a 23 mila deportati per motivi politici, destinati all’annientamento fisico, e a circa 100 mila civili rastrellati. Gli italiani furono affiancati a milioni di schiavi catturati dai tedeschi nei paesi occupato e trasportati sul territorio del Reich per essere sfruttati dalla macchina bellica nazista.

Mostra personale “Madre Natura Orto” di Andrea Tana (25 settembre- 10 ottobre 2024)

Mercoledì 25 settembre alle ore 10.00 apertura della mostra personale dal titolo “Madre Natura e Orto” dell’artista Andrea Tana. La mostra è un’esibizione di pittura ad olio su tela e su pannelli di legno ispirata dalla terra e dai frutti della natura. La mostra resterà aperta fino a giovedì 10 ottobre dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00, sotto la rappresentanza dell’associazione “Caratteri dal 1799”. Per info info@andreatana.com.
Chi è Andrea Tana: artista nata e cresciuta nella California meridionale. Si trasferisce negli anni ’70 a Londra e questo suo soggiorno è stato una fonte di ispirazione per i soggetti dei numerosi dipinti, molti dei quali poi riprodotti come poster. Nature morte, ritratti, interni e paesaggi che lei stessa vive tra Londra, Parigi e Beverly Hills, sono dominati nelle sue opere. Un evidente richiamo ai grandi pittori impressionisti come Matisse e Bonnard. Tana ha alle spalle una meravigliosa carriera, ha esposto in tutto il mondo, attualmente lavora tra Parigi e il suo studio di Monte Santa Maria Tiberina in Umbria, ricavato in un casolare di pietre consumate dal tempo.

“Vanna Vinci passaggi” 7 Settembre – 20 Ottobre, Mostra del Fumetto ED. 2024 . Palazzo Facchinetti

La mostra ❞𝗩𝗮𝗻𝗻𝗮 𝗩𝗶𝗻𝗰𝗶. 𝗣𝗮𝘀𝘀𝗮𝗴𝗴𝗶❞ celebra la straordinaria carriera di una delle più talentuose autrici del fumetto italiano. La mostra si terrà a Palazzo Facchinetti dal 7 settembre al 20 ottobre, offrendo ai visitatori un viaggio unico attraverso la carriera di una delle voci più significative nel panorama del fumetto italiano. Con oltre 300 opere in esposizione, tra tavole originali, bozzetti preparatori e memorabilia, la mostra propone un percorso cronologico che parte dal debutto di Vanna Vinci con “L’Altra Parte” (Granata Press, 1993) fino alle sue opere più recenti e conosciute, come “Frida, Operetta amorale a fumetti”. Ogni sezione espositiva è pensata per immergere i visitatori nelle storie dei personaggi creati da Vinci, permettendo di riscoprirli o di conoscerli per la prima volta.

Vanna Vinci è un’artista completa: scrive soggetti e sceneggiature, realizza disegni e colori, dimostrando una padronanza assoluta dell’arte del fumetto. La mostra vuole mettere in luce i molteplici livelli di lettura e le sfaccettature complesse delle sue opere, esplorando temi ricorrenti e l’evoluzione del suo stile sia dal punto di vista visivo che narrativo. Al centro della poetica di Vinci vi è una profonda introspezione e un’esplorazione continua dell’identità. I suoi personaggi affrontano tematiche legate alla scoperta di sé, al rapporto con il passato e alla ricerca di un senso nel presente. Il suo lavoro, infatti, rappresenta un viaggio attraverso le complessità dell’animo umano e le contraddizioni della società, sempre con una sensibilità unica. La produzione di Vanna Vinci, particolarmente quella degli anni ’90 e ’00, ha segnato un cambiamento significativo nel fumetto, introducendo un filone intimista innovativo che si distacca dai cicli dell’avventura classica. Questa svolta ha attirato un nuovo tipo di lettori, contribuendo a diversificare e arricchire il panorama fumettistico italiano.

Ed è così che la descrive Riccardo Corbò: “Tiferno Comics, in oltre 20 anni di attività culturale nel mondo del fumetto, ha ospitato i più grandi artisti della scena internazionale di comics, ma Vanna Vinci tra tutti è quella che ha meglio saputo raccontare l’avventura dell’animo umano, come della sua carne, in tutte le sue sfaccettature. Città di Castello, con la sua massima valorizzazione delle opere degli artisti, in contesti espositivi prestigiosi, si conferma una delle capitali del fumetto italiano.”

Chi è Vanna Vinci?: Nasce a Cagliari. Dopo essersi diplomata all’Istituto Europeo di Design di Cagliari, ha lavorato nel settore della grafica pubblicitaria per alcuni anni. Ha pubblicato due storie brevi su Fumo di China di Marcello Toninelli. Poi, alla fine degli anni Ottanta, folgorata sulla via di Bologna dall’apertura della Granata Press di Luigi Bernardi e Roberto Ghiddi, ha deciso di dedicarsi al fumetto ed ha pubblicato la sua prima vera storia (L’Altra parte) su Nova Express, a cui è seguito il volume.Da allora non ha mai smesso di fare fumetti. Dopo aver creato storie con a tematica quotidiana e intimista, con incursioni nel fantastico, nel racconto di fantasmi e altri aspetti del soprannaturale, ha inaugurato una serie di biografie a fumetti (la prima uscita nel 2013 per Dargaud) analizzando la figura e la questione femminile: La Casati, Tamara de Lempicka, Frida Kahlo, Maria Callas e le sette grandi libertine della Parigi della Belle Epoque di Parle-moi d’amour. Ha vinto lo Yellow Kid come miglior disegnatore nel 1999 e il gran Guinigi nel 2005. Nel 2001, il suo libro L’Età Selvaggia, scritto da Giovanni Mattioli, ha vinto il premio Romics come miglior opera di scuola europea. Nel 2015 ha ricevuto il premio Boscarato come miglior autore, nel 2016 il premio della Satira e nel 2021, il libro Parle-moi d’amour ha vinto il premio Coco come miglior libro dell’anno. Nel 2024 è stata insignita del Romics d’Oro. Vive e lavora tra Bologna, Milano e Cagliari. Il suo personaggio più ribelle rimane la bambina Filosofica.

 

Novità di quest’anno è anche l’ecosostenibilità della mostra, le gigantografie dell’allestimento, sono infatti state stampate su materiale completamente ecosostenibile e riciclabile. Un ulteriore upgrade di questa realtà che, nel suo piccolo, è attenta anche al rispetto dell’ambiente e cerca di utilizzare responsabilmente le risorse a disposizione. L’inaugurazione dell’esposizione sarà sabato 7 settembre alle ore 16.00 presso la Sala del Consiglio del Palazzo Comunale di Città di Castello alla presenza dell’autrice Vanna Vinci, della curatrice della mostra Vittoria Mainoldi di ONO arte e del Direttore scientifico Riccardo Corbò, oltre che degli amministratori comunali. Sarà questa l’occasione anche per consegnare la “Presidenza Eterna” a Gianfranco Bellini, che per oltre 20 anni ha guidato con passione l’associazione dando slancio a questa manifestazione che nel tempo ha avuto un richiamo non solo territoriale, ma anche internazionale. L’invito per tutti gli appassionati di fumetto, arte e letteratura, è quello di partecipare a questa straordinaria mostra, per celebrare l’opera di una delle artiste più rappresentative della scena contemporanea e per continuare a far battere il cuore pulsante della cultura e del fumetto.

Anche quest’anno, l’amico e ormai concittadino Vincenzo Mollica, ha supportato la mostra con una sua critica che va ad esaltare esattamente l’arte di Vanna Vinci, come solo la sua penna sa fare. Il leggendario giornalista e critico ha da sempre sostenuto con entusiasmo e passione la nostra manifestazione, Tiferno Comics. Il suo prezioso contributo, sia come conoscitore profondo del mondo del fumetto, sia come voce autorevole dell’arte e della cultura italiana, è stato fondamentale nel darci visibilità e credibilità. La sua vicinanza ci ha arricchito e motivato, contribuendo a rendere Tiferno Comics un evento di rilievo nazionale.

Venezia e Città di Castello unite dalla cultura. Quest’anno, infatti, la Mostra del Cinema di Venezia accoglie con grande attesa la presentazione del film “Callas”, un omaggio alla celebre soprano Maria Callas. In parallelo, al Tiferno Comics 2024, l’artista Vanna Vinci celebra questa icona senza tempo attraverso le sue splendide tavole illustrate esposte nella mostra a lei dedicata. Vanna Vinci, protagonista della nostra mostra, ha esplorato la figura della divina Callas in profondità, creando una narrazione intensa e suggestiva che unisce fumetto e biografia. Le sue opere originali, che sono parte della retrospettiva esposta a Palazzo Facchinetti, offrono un’interpretazione artistica straordinaria della stessa Callas, rendendo omaggio al suo mito immortale e alla sua complessa personalità. La coincidenza tra la presentazione del film a Venezia e l’esposizione delle opere di Vanna Vinci a Città di Castello crea un ponte culturale unico tra il mondo del cinema e quello del fumetto, entrambi volti a rendere tributo a una delle più grandi artiste del XX secolo. Un’occasione imperdibile per immergersi nell’arte visiva e narrativa di due discipline diverse, accomunate dall’amore per la figura inimitabile di Maria Callas.

Orari di apertura

Giovedì – Domenica 10 – 12; 16 – 19.30. ingresso 7 €

info: tifernocomics@gmail.com   www.tifernocomics.com

 

“Calibro Africa Festival” Città di Castello. 4-6 Ottobre 2024

Dopo il successo della prima edizione, CaLibro Africa Festival torna a Città di Castello, rinnovando la collaborazione fra le Edizioni E/O e CaLibro Festival. La seconda edizione di CaLibro Africa si terrà a Città di Castello dal 4 al 6 ottobre: un’occasione unica per incontrare alcune tra le voci più interessanti della scena culturale africana e afrodiscendente.

Tra gli ospiti internazionali di quest’anno lo scrittore franco-congolese Éric Mukendi; l’intellettuale senegalese Elgas; lo scrittore gibutiano Abdourahman Waberi; dalla Nigeria la scrittrice Chibundu Onuzo. Nel corso del festival ci sarà un omaggio a Binyavanga Wainaina, scrittore e giornalista keniota scomparso nel 2019; e un omaggio di Pier Paolo Capovilla alla poesia di Ken Saro-Wiwa. Tra gli ospiti italiani Emanuela Anechoum, Saba Anglana, Riccardo Bozzi, Chiara Piaggio, Daniele Piccini, Giorgia Sallusti, Daniele Scaglione e Pietro Veronese.

Con il patrocinio del Comune di Città di Castello e della Regione Umbria – Assemblea Legislativa. Con il sostegno di Aboca Edizioni, Delsiena, Coop Centro Italia – sezione soci Alta Valle del Tevere, Olio Ranieri e Libreria Paci La Tifernate.

CaLibro Africa è il Festival nato dalla collaborazione fra due realtà fra le più vivaci del panorama nazionale: le Edizioni E/O e CaLibro Festival.

PROGRAMMAZIONE 

 

  • Venerdì 4 Ottobre

 

📌 I MIEI DUE PAPÀ ore 21:00  (Éric Mukendi) con Emanuela Anechoum e la musica di Michele Mandrelli e Nicola Pitassio

Alla Pinacoteca Comunale 

 

  • Sabato 5 Ottobre 

 

📌 AFRICANA “Viaggio nella storia letteraria del continente” ore 11.oo con Chiara Piaggio e le letture di Enrico Paci

Alla Biblioteca Carducci 

📌 Piccoli CaLibri IL GRAN MISCUGLIO Laboratori alle 15.30 e alle 16.30  Con Riccardo Bozzi e Scenografie di Irene Coveri

Età consigliata: 4-8 anni Alla Pinacoteca Comunale 

📌 LA FAMIGLIA. UNA STORIA RUANDESE ore 16.00 Pietro Veronese con Daniele Scaglione

Alla Libreria Paci – La Tifernate 

📌 PIERPAOLO CAPOVILLA LEGGE KEN SARO-WIWA ore 18.00 

Auditorium di San Giovanni Decollato

📌  CHIBUNDU ONUZO ore 21.00 con Giorgia Sallusti e, alla chitarra, Vincenzo Capodivento

Teatro degli Illuminati 

 

  • Domenica 6 Ottobre

 

📌   Colazione con l’autriceTANGERINN ore 10.30  Emanuela Anechoum con Giorgia Sallusti

Circolo degli Illuminati, Palazzo Bufalini

📌  ABDOURAHMAN WABERI ore 11.00con Pietro Veronese

Biblioteca Carducci

📌  LA SIGNORA MERAVIGLIA ore 16.00 Saba Anglana con Daniele Piccini

all’Auditorium di San Giovanni Decollato 

📌 I BUONI RISENTIMENTI ELGAS ore 18.00 con Sandro Ferri

Auditorium di San Giovanni Decollato

📌 COME SCRIVERE DELL’AFRICA Omaggio a Binyavanga Wainaina ore 21.00 con Abdourahman Waberi, Chiara Piaggio, le illustrazioni di Giovanni Bettacchioli e la musica di novenove

Al Teatro degli Illuminati

Chi sono Calibro:

CaLibro Festival è organizzato dall’associazione culturale Il Fondino, nata a Città di Castello nel 2005 da un gruppo di tifernati che all’inizio cercavano solamente un luogo dove trascorrere insieme le loro serate in provincia. Poi la cosa è sfuggita di mano e il gruppo ha realizzato in questi anni più di sessanta iniziative rivolte alla città, in campo culturale e di impegno civico, con un’attenzione particolare per le reti locali. Oggi il gruppo dell’associazione e del festival è composto da una ventina di persone, insieme a una fitta rete di sostenitori sparsi nel territorio e oltre. La scelta di organizzare il festival di letture CaLibro viene dalla volontà di offrire alla città benefici duraturi che vadano ben al di là della durata della manifestazione in sé. I membri dell’associazione culturale Il Fondino e organizzatori di CaLibro Festival sono:

Lorenzo Alunni, Benedetta Baviera, Giovanni Bettacchioli, Elena Borghini, Bruno Ciotta, Esther Guiducci, Serena Facchin, Filippo Landi, Lorenzo Locchi, Lorenza Mangioni, Alberto Marini, Eleonora Mariucci, Alessia Martinelli, Enrico Paci, Silvia Pieroni, Marco Polchi, Sara Polverini, Erika Primavera, Francesco Rosi, Giambattista Santinelli, Livia Sassolini, Achille Sberna, Andrea Tafini, Saverio Verini, Maria Rosaria Vitiello, Livia Veronica Castellani.

Tutti gli eventi sono a ingresso libero fino a esaurimento posti.

Per INFO: www.calibrofestival.com  edizionieo.it

Informazioni
info@calibrofestival.com

Ufficio stampa 
ufficio.stampa@calibrofestival.com

CaLibro Africa Festival è realizzato grazie al sostegno di Aboca Edizioni, Delsiena, Coop Centro Italia – sezione soci Alta Valle del Tevere, Olio Ranieri e Libreria Paci La Tifernate.

31 Agosto-15 Settembre. Inaugurazione mostra personale “Iron Heart” dell’artista Marco Bogliari

Sabato 31 agosto alle ore 17.00 nell’Ala Nuova della Pinacoteca Comunale di Città di Castello si terrà l’inaugurazione della mostra personale “Iron Heart” dell’artista Marco Bogliari.

La mostra è a ingresso gratuito e sarà visibile fino a domenica 15 settembre 2024, dal martedì alla domenica dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle 14.30 alle 18.00.

La mostra è composta da circa venti opere, più altre trenta da svelare ai visitatori più curiosi, di varie dimensioni e di varie tecniche come l’acrilico su tela, la matita su disegni e i pastelli su carta, tutti eseguiti nell’arco di un triennio. Il giovane artista porterà i visitatori nel suo mondo navale, che fin dal mondo antico ha assunto un profondo significato.

“La nave da guerra da mezzo bellico di offesa diventa l’allegoria di coloro che alzano una corazza per affrontare le sfide di ogni giorno e possono apparire chiusi ed introversi, ma che dentro ribollono di passione e sentimenti”.

Chi è Marco Bogliari: nasce a Città di Castello nel 2000, dove tuttora vive e lavora. Ha frequentato la scuola d’arte di Riccardo Antonelli a Sansepolcro, poiché fin da piccolo aveva sviluppato una forte passione per il disegno. Nell’ambito della 40ma edizione del Premio Nazionale Fighille Arte ha esposto per la prima volta una collettiva. Amante della nautica e della vela trasporta le sue passioni nel disegno e nella pittura con risultati originali.

Per info:

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https://g.co/kgs/y9koSWv

10–1314:30–18:30

Palazzo Vitelli alla Cannoniera – Pinacoteca Comunale, aperto giovedì

Mostra personale di Mario Diotalevi “Mutazioni (opere dal 1973/2024)” (21 settembre -10 ottobre 2024 )

Sabato  21 settembre, nell’Ala Nuova della Pinacoteca Comunale di Città di Castello, si terrà l’ inaugurazione della mostra personale dell’artista Mario Diotalevi dal titolo “MUTAZIONI (opere dal 1973/2024)”, a cura del Prof. Alberto Dambruoso. La mostra continuerà fino a giovedì 10 ottobre 2024.

In questo viaggio l’artista si è avvalso di una parte ludica, una onirica ed una catarsi per trovare soluzioni costruttive inerenti al concepimento delle sue opere e Con il suo lavoro cerca di comunicare nuove sensazioni tali da liberare la mente dell’osservatore per guidarlo con la fantasia a ragionare su temi astratti o reali. Il processo creativo in principio si è avviato da una figurazione paesaggistica e ha continuato a variare nel tempo a seconda della tecnica e dei materiali usati. La sua forma espressiva nell’arco degli anni si è sempre evoluta, possiamo dire, che “ha avvertito la necessità di trasformarsi”.

“In queste raffigurazioni Diotalevi ha ricorso a simboli che stilizzano con ironia ed enfasi la rappresentazione di significati antropologici e sociologici;  ricorrono frequentemente la palma ed il cipresso come rappresentazione di oriente e occidente, spesso uniti dalla piccola casa, simbolo e fulcro della famiglia; il piccolo uccello simboleggia la natura con tutte le sue fragilità mentre Il serpentello raffigura come la presenza del peccato e la vita. In seguito, dopo questo periodo figurativo, ad ora il periodo più lungo, ha continuato il suo percorso tramite forme astratte, usando altri materiali e mezzi. Si parte dal periodo a cera su carta giapponese, dove è ancora in parte presente la figura ma in forme stilizzate, per poi passare alle ossidazioni su carta di superficie astratte. In seguito l’utilizzo di vetri con rilievo posti sopra rappresentazioni sia astratte che figurative (collage), da qui è ritornato all’uso di una resina adesiva P22 che trattata con colore dà vita a strane figure in rilievo.

“I materiali usati sono vari tra i quali spiccano cemento, rami di alberi, lamiera, vetro, gomma, resina, pigmenti di colore e altro materiale secondo la necessità espressiva. L’artista cerca di trovare e rileggere forme di una poeticità repressa, raccontando stati d’animo con forme semplici, che si possano interpretare intimamente, in un dialogo tra opera e spettatore”.  

 

 

Chi è Mario Diotalevi? :artista autodidatta, nasce nel 1956 a Città di Castello dove tuttora vive e lavora. Ha realizzato le sue prime pitture su piccoli pezzi di lenzuola che sua madre gettava, trattando le tele con gesso e colla e usando come colore le terre e gli ossidi. All’età di 17 anni si è sviluppato un maggiore interesse quando è approdato ai colori in tubetto, questi permisero di cimentarsi sulla tela intelata dove rappresentava dal vivo paesaggi e figure dei dintorni della sua abitazione. Già dai primi lavori avvertiva l’esigenza di ampliare le conoscenze didattiche ed artistiche che da autodidatta erano assai scarse, questo perché all’interno della sua famiglia l’arte era qualcosa di effimero verso la quale non si poteva spendere il già scarso denaro. Nonostante le varie difficoltà, Diotalevi ha avuto la forza e la costanza di andare avanti ed interessarsi tramite riviste e libri che trovava in gallerie private e musei. Nella giovinezza provava “il piacere dell’ambizione” nell’esporre i suoi lavori, ma con il passare del tempo si è affievolita anche a causa di tristi eventi così come per una personale difficoltà nel relazionarsi in ambito artistico. Il suo percorso espositivo è iniziato negli anni 80 con una personale presso la galleria Il Pozzo, in seguito alla galleria Arte 2 di Città di Castello. Diverse sue esposizioni degli anni 80 si sono tenute presso la galleria il Gianicolo (Perugia) e negli anni 90 alla galleria Weber di Torino, ed anche in altre gallerie private.”

Mario Diotalevi