Mostra personale “Madre Natura Orto” di Andrea Tana (25 settembre- 10 ottobre 2024)

Mercoledì 25 settembre alle ore 10.00 apertura della mostra personale dal titolo “Madre Natura e Orto” dell’artista Andrea Tana. La mostra è un’esibizione di pittura ad olio su tela e su pannelli di legno ispirata dalla terra e dai frutti della natura. La mostra resterà aperta fino a giovedì 10 ottobre dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00, sotto la rappresentanza dell’associazione “Caratteri dal 1799”. Per info info@andreatana.com.
Chi è Andrea Tana: artista nata e cresciuta nella California meridionale. Si trasferisce negli anni ’70 a Londra e questo suo soggiorno è stato una fonte di ispirazione per i soggetti dei numerosi dipinti, molti dei quali poi riprodotti come poster. Nature morte, ritratti, interni e paesaggi che lei stessa vive tra Londra, Parigi e Beverly Hills, sono dominati nelle sue opere. Un evidente richiamo ai grandi pittori impressionisti come Matisse e Bonnard. Tana ha alle spalle una meravigliosa carriera, ha esposto in tutto il mondo, attualmente lavora tra Parigi e il suo studio di Monte Santa Maria Tiberina in Umbria, ricavato in un casolare di pietre consumate dal tempo.

FERNANDO GARBELLOTTO : Estetica e Geometria (Rocca di Umbertide, 28 settembre – 27 ottobre)

La Rocca di Umbertide ospita nei suoi spazi una ampia mostra antologica dedicata a Fernando Garbellotto. Saranno esposte circa 40 opere con una suddivisione metodologica che vedrà, negli affascinanti sotterranei che conservano le pareti in pietra, un’installazione di numerose Reti frattali, opere libere, senza telaio, che penderanno dal soffitto in sequenza in modo che il pubblico in questa sorta di “arte partecipata” passerà attraverso di esse, sentendosi per un verso “irretito” e per un altro “libero”. Nelle due sale del primo piano saranno esposte i Frattali di terra, in una, e i Frattali d’aria nell’altra; invece nella prima sala del secondo piano si vedranno le Reti frattali montate su telaio e, nella seconda, le Reti frattali Fluo, opere di dimensioni più piccole inserite in teche di plexiglas. Qui, nel primo spazio, le Reti più recenti monocrome creeranno, alle pareti, una potente sinfonia di colori, con un ritmo “musicale”.

Garbellotto è noto per essere il pittore dei frattali, infatti questa figura geometrica, scoperta non molti anni fa (nel 1975 da Benoît Mandelbrot), è il contenuto “scientifico” delle sue opere. Non a caso, oltre al termine/concetto “frattale”, anche “nodo” e “rete” (termini per descrivere la concretezza delle opere dell’artista) appartengono al campo delle scienze. Ora, i frattali sono i contenuti ma, dato che siamo nei territori dell’arte visiva, va sottolineato che Garbellotto è “artista”, è “pittore” nel senso pieno del termine, quindi esprime i suoi concetti in una forma artistica assai alta, sia per la capacità tecnica nella composizione e nel dipingere sia per uno stile suo proprio e del tutto contemporaneo, per esempio nell’uso della monocromia, della tendenza alla “riduzione” che, nel tempo, lo porta ad una costruzione rigorosamente ortogonale.

Accompagnerà la mostra, curata da Giorgio Bonomi, un catalogo con un testo del curatore e una postfazione di Matteo Galbiati. L’esposizione offrirà al pubblico una rassegna completa delle serie più recenti e di qualche anno addietro di Garbellotto che sa unire, nella sintesi di contenuto e forma – fondamento dell’arte come voleva la sempre valida teoria estetica crociana –, scienza ed arte, come pochi nell’arte contemporanea.

La mostra verrà inaugurata sabato 28 settembre (ora 17) alla presenza dell’artista e sarà visitabile fino al 27 di ottobre nei seguenti orari:
Martedì 16.30 / 18.30; 
Mercoledì e Giovedì 10.30 / 12.30 – 16,30 / 17.30; 
Venerdì, Sabato e Domenica 10.30 / 12.30 – 16,30 / 18.30.b
Lunedì chiuso.

BIOGRAFIA

Fernando Garbellotto (Portogruaro-VE, 1955), dopo gli studi umanistici e la laurea in Giurisprudenza, sviluppa in ambito veneziano la sua ricerca artistica che prende una svolta alla fine degli anni ’80 quando, affascinato dalle teorie di Mandelbrot sulle geometrie frattali, traccia un nuovo campo d’indagine che prosegue tuttora.  Nel 1997 fonda a Milano con altri artisti il movimento “Caos Italiano” col quale espone in molti spazi pubblici italiani ed esteri. Nel 2006 giunge all’elaborazione di ciò che egli stesso definisce il punto di sintesi della sua ricerca: le “Reti frattali”. Dalla prima metà degli anni ‘90 espone in vari spazi pubblici e gallerie private, in Italia e all’estero. Vive tra Portogruaro e Milano.

“Vanna Vinci passaggi” 7 Settembre – 20 Ottobre, Mostra del Fumetto ED. 2024 . Palazzo Facchinetti

La mostra ❞𝗩𝗮𝗻𝗻𝗮 𝗩𝗶𝗻𝗰𝗶. 𝗣𝗮𝘀𝘀𝗮𝗴𝗴𝗶❞ celebra la straordinaria carriera di una delle più talentuose autrici del fumetto italiano. La mostra si terrà a Palazzo Facchinetti dal 7 settembre al 20 ottobre, offrendo ai visitatori un viaggio unico attraverso la carriera di una delle voci più significative nel panorama del fumetto italiano. Con oltre 300 opere in esposizione, tra tavole originali, bozzetti preparatori e memorabilia, la mostra propone un percorso cronologico che parte dal debutto di Vanna Vinci con “L’Altra Parte” (Granata Press, 1993) fino alle sue opere più recenti e conosciute, come “Frida, Operetta amorale a fumetti”. Ogni sezione espositiva è pensata per immergere i visitatori nelle storie dei personaggi creati da Vinci, permettendo di riscoprirli o di conoscerli per la prima volta.

Vanna Vinci è un’artista completa: scrive soggetti e sceneggiature, realizza disegni e colori, dimostrando una padronanza assoluta dell’arte del fumetto. La mostra vuole mettere in luce i molteplici livelli di lettura e le sfaccettature complesse delle sue opere, esplorando temi ricorrenti e l’evoluzione del suo stile sia dal punto di vista visivo che narrativo. Al centro della poetica di Vinci vi è una profonda introspezione e un’esplorazione continua dell’identità. I suoi personaggi affrontano tematiche legate alla scoperta di sé, al rapporto con il passato e alla ricerca di un senso nel presente. Il suo lavoro, infatti, rappresenta un viaggio attraverso le complessità dell’animo umano e le contraddizioni della società, sempre con una sensibilità unica. La produzione di Vanna Vinci, particolarmente quella degli anni ’90 e ’00, ha segnato un cambiamento significativo nel fumetto, introducendo un filone intimista innovativo che si distacca dai cicli dell’avventura classica. Questa svolta ha attirato un nuovo tipo di lettori, contribuendo a diversificare e arricchire il panorama fumettistico italiano.

Ed è così che la descrive Riccardo Corbò: “Tiferno Comics, in oltre 20 anni di attività culturale nel mondo del fumetto, ha ospitato i più grandi artisti della scena internazionale di comics, ma Vanna Vinci tra tutti è quella che ha meglio saputo raccontare l’avventura dell’animo umano, come della sua carne, in tutte le sue sfaccettature. Città di Castello, con la sua massima valorizzazione delle opere degli artisti, in contesti espositivi prestigiosi, si conferma una delle capitali del fumetto italiano.”

Chi è Vanna Vinci?: Nasce a Cagliari. Dopo essersi diplomata all’Istituto Europeo di Design di Cagliari, ha lavorato nel settore della grafica pubblicitaria per alcuni anni. Ha pubblicato due storie brevi su Fumo di China di Marcello Toninelli. Poi, alla fine degli anni Ottanta, folgorata sulla via di Bologna dall’apertura della Granata Press di Luigi Bernardi e Roberto Ghiddi, ha deciso di dedicarsi al fumetto ed ha pubblicato la sua prima vera storia (L’Altra parte) su Nova Express, a cui è seguito il volume.Da allora non ha mai smesso di fare fumetti. Dopo aver creato storie con a tematica quotidiana e intimista, con incursioni nel fantastico, nel racconto di fantasmi e altri aspetti del soprannaturale, ha inaugurato una serie di biografie a fumetti (la prima uscita nel 2013 per Dargaud) analizzando la figura e la questione femminile: La Casati, Tamara de Lempicka, Frida Kahlo, Maria Callas e le sette grandi libertine della Parigi della Belle Epoque di Parle-moi d’amour. Ha vinto lo Yellow Kid come miglior disegnatore nel 1999 e il gran Guinigi nel 2005. Nel 2001, il suo libro L’Età Selvaggia, scritto da Giovanni Mattioli, ha vinto il premio Romics come miglior opera di scuola europea. Nel 2015 ha ricevuto il premio Boscarato come miglior autore, nel 2016 il premio della Satira e nel 2021, il libro Parle-moi d’amour ha vinto il premio Coco come miglior libro dell’anno. Nel 2024 è stata insignita del Romics d’Oro. Vive e lavora tra Bologna, Milano e Cagliari. Il suo personaggio più ribelle rimane la bambina Filosofica.

 

Novità di quest’anno è anche l’ecosostenibilità della mostra, le gigantografie dell’allestimento, sono infatti state stampate su materiale completamente ecosostenibile e riciclabile. Un ulteriore upgrade di questa realtà che, nel suo piccolo, è attenta anche al rispetto dell’ambiente e cerca di utilizzare responsabilmente le risorse a disposizione. L’inaugurazione dell’esposizione sarà sabato 7 settembre alle ore 16.00 presso la Sala del Consiglio del Palazzo Comunale di Città di Castello alla presenza dell’autrice Vanna Vinci, della curatrice della mostra Vittoria Mainoldi di ONO arte e del Direttore scientifico Riccardo Corbò, oltre che degli amministratori comunali. Sarà questa l’occasione anche per consegnare la “Presidenza Eterna” a Gianfranco Bellini, che per oltre 20 anni ha guidato con passione l’associazione dando slancio a questa manifestazione che nel tempo ha avuto un richiamo non solo territoriale, ma anche internazionale. L’invito per tutti gli appassionati di fumetto, arte e letteratura, è quello di partecipare a questa straordinaria mostra, per celebrare l’opera di una delle artiste più rappresentative della scena contemporanea e per continuare a far battere il cuore pulsante della cultura e del fumetto.

Anche quest’anno, l’amico e ormai concittadino Vincenzo Mollica, ha supportato la mostra con una sua critica che va ad esaltare esattamente l’arte di Vanna Vinci, come solo la sua penna sa fare. Il leggendario giornalista e critico ha da sempre sostenuto con entusiasmo e passione la nostra manifestazione, Tiferno Comics. Il suo prezioso contributo, sia come conoscitore profondo del mondo del fumetto, sia come voce autorevole dell’arte e della cultura italiana, è stato fondamentale nel darci visibilità e credibilità. La sua vicinanza ci ha arricchito e motivato, contribuendo a rendere Tiferno Comics un evento di rilievo nazionale.

Venezia e Città di Castello unite dalla cultura. Quest’anno, infatti, la Mostra del Cinema di Venezia accoglie con grande attesa la presentazione del film “Callas”, un omaggio alla celebre soprano Maria Callas. In parallelo, al Tiferno Comics 2024, l’artista Vanna Vinci celebra questa icona senza tempo attraverso le sue splendide tavole illustrate esposte nella mostra a lei dedicata. Vanna Vinci, protagonista della nostra mostra, ha esplorato la figura della divina Callas in profondità, creando una narrazione intensa e suggestiva che unisce fumetto e biografia. Le sue opere originali, che sono parte della retrospettiva esposta a Palazzo Facchinetti, offrono un’interpretazione artistica straordinaria della stessa Callas, rendendo omaggio al suo mito immortale e alla sua complessa personalità. La coincidenza tra la presentazione del film a Venezia e l’esposizione delle opere di Vanna Vinci a Città di Castello crea un ponte culturale unico tra il mondo del cinema e quello del fumetto, entrambi volti a rendere tributo a una delle più grandi artiste del XX secolo. Un’occasione imperdibile per immergersi nell’arte visiva e narrativa di due discipline diverse, accomunate dall’amore per la figura inimitabile di Maria Callas.

Orari di apertura

Giovedì – Domenica 10 – 12; 16 – 19.30. ingresso 7 €

info: tifernocomics@gmail.com   www.tifernocomics.com

 

“Calibro Africa Festival” Città di Castello. 4-6 Ottobre 2024

Dopo il successo della prima edizione, CaLibro Africa Festival torna a Città di Castello, rinnovando la collaborazione fra le Edizioni E/O e CaLibro Festival. La seconda edizione di CaLibro Africa si terrà a Città di Castello dal 4 al 6 ottobre: un’occasione unica per incontrare alcune tra le voci più interessanti della scena culturale africana e afrodiscendente.

Tra gli ospiti internazionali di quest’anno lo scrittore franco-congolese Éric Mukendi; l’intellettuale senegalese Elgas; lo scrittore gibutiano Abdourahman Waberi; dalla Nigeria la scrittrice Chibundu Onuzo. Nel corso del festival ci sarà un omaggio a Binyavanga Wainaina, scrittore e giornalista keniota scomparso nel 2019; e un omaggio di Pier Paolo Capovilla alla poesia di Ken Saro-Wiwa. Tra gli ospiti italiani Emanuela Anechoum, Saba Anglana, Riccardo Bozzi, Chiara Piaggio, Daniele Piccini, Giorgia Sallusti, Daniele Scaglione e Pietro Veronese.

Con il patrocinio del Comune di Città di Castello e della Regione Umbria – Assemblea Legislativa. Con il sostegno di Aboca Edizioni, Delsiena, Coop Centro Italia – sezione soci Alta Valle del Tevere, Olio Ranieri e Libreria Paci La Tifernate.

CaLibro Africa è il Festival nato dalla collaborazione fra due realtà fra le più vivaci del panorama nazionale: le Edizioni E/O e CaLibro Festival.

PROGRAMMAZIONE 

 

  • Venerdì 4 Ottobre

 

📌 I MIEI DUE PAPÀ ore 21:00  (Éric Mukendi) con Emanuela Anechoum e la musica di Michele Mandrelli e Nicola Pitassio

Alla Pinacoteca Comunale 

 

  • Sabato 5 Ottobre 

 

📌 AFRICANA “Viaggio nella storia letteraria del continente” ore 11.oo con Chiara Piaggio e le letture di Enrico Paci

Alla Biblioteca Carducci 

📌 Piccoli CaLibri IL GRAN MISCUGLIO Laboratori alle 15.30 e alle 16.30  Con Riccardo Bozzi e Scenografie di Irene Coveri

Età consigliata: 4-8 anni Alla Pinacoteca Comunale 

📌 LA FAMIGLIA. UNA STORIA RUANDESE ore 16.00 Pietro Veronese con Daniele Scaglione

Alla Libreria Paci – La Tifernate 

📌 PIERPAOLO CAPOVILLA LEGGE KEN SARO-WIWA ore 18.00 

Auditorium di San Giovanni Decollato

📌  CHIBUNDU ONUZO ore 21.00 con Giorgia Sallusti e, alla chitarra, Vincenzo Capodivento

Teatro degli Illuminati 

 

  • Domenica 6 Ottobre

 

📌   Colazione con l’autriceTANGERINN ore 10.30  Emanuela Anechoum con Giorgia Sallusti

Circolo degli Illuminati, Palazzo Bufalini

📌  ABDOURAHMAN WABERI ore 11.00con Pietro Veronese

Biblioteca Carducci

📌  LA SIGNORA MERAVIGLIA ore 16.00 Saba Anglana con Daniele Piccini

all’Auditorium di San Giovanni Decollato 

📌 I BUONI RISENTIMENTI ELGAS ore 18.00 con Sandro Ferri

Auditorium di San Giovanni Decollato

📌 COME SCRIVERE DELL’AFRICA Omaggio a Binyavanga Wainaina ore 21.00 con Abdourahman Waberi, Chiara Piaggio, le illustrazioni di Giovanni Bettacchioli e la musica di novenove

Al Teatro degli Illuminati

Chi sono Calibro:

CaLibro Festival è organizzato dall’associazione culturale Il Fondino, nata a Città di Castello nel 2005 da un gruppo di tifernati che all’inizio cercavano solamente un luogo dove trascorrere insieme le loro serate in provincia. Poi la cosa è sfuggita di mano e il gruppo ha realizzato in questi anni più di sessanta iniziative rivolte alla città, in campo culturale e di impegno civico, con un’attenzione particolare per le reti locali. Oggi il gruppo dell’associazione e del festival è composto da una ventina di persone, insieme a una fitta rete di sostenitori sparsi nel territorio e oltre. La scelta di organizzare il festival di letture CaLibro viene dalla volontà di offrire alla città benefici duraturi che vadano ben al di là della durata della manifestazione in sé. I membri dell’associazione culturale Il Fondino e organizzatori di CaLibro Festival sono:

Lorenzo Alunni, Benedetta Baviera, Giovanni Bettacchioli, Elena Borghini, Bruno Ciotta, Esther Guiducci, Serena Facchin, Filippo Landi, Lorenzo Locchi, Lorenza Mangioni, Alberto Marini, Eleonora Mariucci, Alessia Martinelli, Enrico Paci, Silvia Pieroni, Marco Polchi, Sara Polverini, Erika Primavera, Francesco Rosi, Giambattista Santinelli, Livia Sassolini, Achille Sberna, Andrea Tafini, Saverio Verini, Maria Rosaria Vitiello, Livia Veronica Castellani.

Tutti gli eventi sono a ingresso libero fino a esaurimento posti.

Per INFO: www.calibrofestival.com  edizionieo.it

Informazioni
info@calibrofestival.com

Ufficio stampa 
ufficio.stampa@calibrofestival.com

CaLibro Africa Festival è realizzato grazie al sostegno di Aboca Edizioni, Delsiena, Coop Centro Italia – sezione soci Alta Valle del Tevere, Olio Ranieri e Libreria Paci La Tifernate.

31 Agosto-15 Settembre. Inaugurazione mostra personale “Iron Heart” dell’artista Marco Bogliari

Sabato 31 agosto alle ore 17.00 nell’Ala Nuova della Pinacoteca Comunale di Città di Castello si terrà l’inaugurazione della mostra personale “Iron Heart” dell’artista Marco Bogliari.

La mostra è a ingresso gratuito e sarà visibile fino a domenica 15 settembre 2024, dal martedì alla domenica dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle 14.30 alle 18.00.

La mostra è composta da circa venti opere, più altre trenta da svelare ai visitatori più curiosi, di varie dimensioni e di varie tecniche come l’acrilico su tela, la matita su disegni e i pastelli su carta, tutti eseguiti nell’arco di un triennio. Il giovane artista porterà i visitatori nel suo mondo navale, che fin dal mondo antico ha assunto un profondo significato.

“La nave da guerra da mezzo bellico di offesa diventa l’allegoria di coloro che alzano una corazza per affrontare le sfide di ogni giorno e possono apparire chiusi ed introversi, ma che dentro ribollono di passione e sentimenti”.

Chi è Marco Bogliari: nasce a Città di Castello nel 2000, dove tuttora vive e lavora. Ha frequentato la scuola d’arte di Riccardo Antonelli a Sansepolcro, poiché fin da piccolo aveva sviluppato una forte passione per il disegno. Nell’ambito della 40ma edizione del Premio Nazionale Fighille Arte ha esposto per la prima volta una collettiva. Amante della nautica e della vela trasporta le sue passioni nel disegno e nella pittura con risultati originali.

Per info:

https://www.facebook.com/profile.php?id=100090705666494

https://g.co/kgs/y9koSWv

10–1314:30–18:30

Palazzo Vitelli alla Cannoniera – Pinacoteca Comunale, aperto giovedì

Mostra personale di Mario Diotalevi “Mutazioni (opere dal 1973/2024)” (21 settembre -10 ottobre 2024 )

Sabato  21 settembre, nell’Ala Nuova della Pinacoteca Comunale di Città di Castello, si terrà l’ inaugurazione della mostra personale dell’artista Mario Diotalevi dal titolo “MUTAZIONI (opere dal 1973/2024)”, a cura del Prof. Alberto Dambruoso. La mostra continuerà fino a giovedì 10 ottobre 2024.

In questo viaggio l’artista si è avvalso di una parte ludica, una onirica ed una catarsi per trovare soluzioni costruttive inerenti al concepimento delle sue opere e Con il suo lavoro cerca di comunicare nuove sensazioni tali da liberare la mente dell’osservatore per guidarlo con la fantasia a ragionare su temi astratti o reali. Il processo creativo in principio si è avviato da una figurazione paesaggistica e ha continuato a variare nel tempo a seconda della tecnica e dei materiali usati. La sua forma espressiva nell’arco degli anni si è sempre evoluta, possiamo dire, che “ha avvertito la necessità di trasformarsi”.

“In queste raffigurazioni Diotalevi ha ricorso a simboli che stilizzano con ironia ed enfasi la rappresentazione di significati antropologici e sociologici;  ricorrono frequentemente la palma ed il cipresso come rappresentazione di oriente e occidente, spesso uniti dalla piccola casa, simbolo e fulcro della famiglia; il piccolo uccello simboleggia la natura con tutte le sue fragilità mentre Il serpentello raffigura come la presenza del peccato e la vita. In seguito, dopo questo periodo figurativo, ad ora il periodo più lungo, ha continuato il suo percorso tramite forme astratte, usando altri materiali e mezzi. Si parte dal periodo a cera su carta giapponese, dove è ancora in parte presente la figura ma in forme stilizzate, per poi passare alle ossidazioni su carta di superficie astratte. In seguito l’utilizzo di vetri con rilievo posti sopra rappresentazioni sia astratte che figurative (collage), da qui è ritornato all’uso di una resina adesiva P22 che trattata con colore dà vita a strane figure in rilievo.

“I materiali usati sono vari tra i quali spiccano cemento, rami di alberi, lamiera, vetro, gomma, resina, pigmenti di colore e altro materiale secondo la necessità espressiva. L’artista cerca di trovare e rileggere forme di una poeticità repressa, raccontando stati d’animo con forme semplici, che si possano interpretare intimamente, in un dialogo tra opera e spettatore”.  

 

 

Chi è Mario Diotalevi? :artista autodidatta, nasce nel 1956 a Città di Castello dove tuttora vive e lavora. Ha realizzato le sue prime pitture su piccoli pezzi di lenzuola che sua madre gettava, trattando le tele con gesso e colla e usando come colore le terre e gli ossidi. All’età di 17 anni si è sviluppato un maggiore interesse quando è approdato ai colori in tubetto, questi permisero di cimentarsi sulla tela intelata dove rappresentava dal vivo paesaggi e figure dei dintorni della sua abitazione. Già dai primi lavori avvertiva l’esigenza di ampliare le conoscenze didattiche ed artistiche che da autodidatta erano assai scarse, questo perché all’interno della sua famiglia l’arte era qualcosa di effimero verso la quale non si poteva spendere il già scarso denaro. Nonostante le varie difficoltà, Diotalevi ha avuto la forza e la costanza di andare avanti ed interessarsi tramite riviste e libri che trovava in gallerie private e musei. Nella giovinezza provava “il piacere dell’ambizione” nell’esporre i suoi lavori, ma con il passare del tempo si è affievolita anche a causa di tristi eventi così come per una personale difficoltà nel relazionarsi in ambito artistico. Il suo percorso espositivo è iniziato negli anni 80 con una personale presso la galleria Il Pozzo, in seguito alla galleria Arte 2 di Città di Castello. Diverse sue esposizioni degli anni 80 si sono tenute presso la galleria il Gianicolo (Perugia) e negli anni 90 alla galleria Weber di Torino, ed anche in altre gallerie private.”

Mario Diotalevi

 

 

Mostra personale “Zetéo” dell’artista Teo Tiburzi

Giovedì 22 agosto alle ore 18.30 nel Palazzo del Podestà di Città di Castello verrà inaugurata la mostra personale dal titolo “Zetéo” del giovane artista dell’Altotevere Teo Tiburzi. La mostra sarà visibile fino a giovedì 5 settembre 2024, per essere aggiornati sugli orari, potete seguire la pagina Facebook “Teo Tiburzi artist” o Instagram “Teo Tiburzi”. Il titolo della mostra “Zetéo” deriva dal verbo greco “ζητέω” che significa “alla ricerca, in mancanza, bisognoso di” è da intendersi come una ricerca di un bene “assoluto”, un bene di cui tutti siamo alla ricerca, ma che si scontra con l’inclinazione al fallimento e all’autosabotaggio degli esseri umani. I protagonisti di Zetéo sono i personaggi della mitologia greca, quelli delle storie più avvincenti come Amore e Psiche, Orfeo ed Euridice oppure lo scaltro Prometeo. Per Teo Tiburzi l’uso dei miti non è altro che uno specchio fedele del nostro vivere e pur, mostrandoci un percorso già fatto e degli errori già commessi, ci danno comunque un insegnamento, sia esso positivo o negativo. Le opere che si potranno ammirare sono realizzate tramite l’utilizzo dell’acrilico e della china. La presenza del gioco “luce-ombra”, creato grazie a questi strumenti, porta lo spettatore ad immedesimarsi nelle emozioni “esasperate” dei personaggi che l’artista ha rappresentato.
Chi è Teo Tiburzi: si è diplomato all’Istituto d’arte di Anghiari in arte lignea e successivamente si è laureato in Comunicazione Pubblicitaria presso l’Università degli stranieri di Perugia. Nel 2008 ha vinto il secondo posto al concorso comunale di scrittura sul tema “il leader ideale”, mentre nel 2009 ha vinto il concorso del Palio della Vittoria di Anghiari per il disegno dello stendardo. Ha lavorato anche come scenografo per il film “Non ci indurre in tentazione” di N. Santi Amantini. Ha lavorato per 5 anni come grafico creativo in una azienda di ceramiche. Collabora con agenzie e aziende sia come grafico che come illustratore e prosegue il suo percorso come pittore e ritrattista. In questi ultimi anni ha svolto molte attività di volontariato e ha partecipato alla realizzazione di rappresentazioni teatrali e saggi di danza.

XXI edizione Giornate dell’Artigianato Storico

Un tuffo nella storia secolare, le tradizioni, i simboli e i sapori del passato. Città di Castello torna alla vita del Rinascimento con le Giornate dell’Artigianato Storico, la rievocazione che da giovedì 29 agosto a domenica 1 Settembre riporterà i vicoli e le piazze del rione Prato indietro nel tempo, all’epoca della dinastia della famiglia Vitelli, tra botteghe degli antichi mestieri, taverne e locande, costumi d’epoca, spettacoli itineranti di giocoleria, musici, trampolieri, mangiafuoco, saltimbanchi, menestrelli, danzatrici. Mestieranti, gruppi di artisti, punti di ristoro offriranno menù tipici, con i residenti nei panni di figuranti e animatori degli angoli più caratteristici dell’abitato insieme agli artigiani: un quartiere intero accoglierà i visitatori per un viaggio coinvolgente ed emozionante nella storia della città, dove condividere i piaceri della tavola sarà il migliore inizio di giornate e serate da vivere insieme. Tra le rievocazioni storiche, le novità, i cortei e le celebrazioni di un’edizione che promette di richiamare e far divertire un pubblico di tutte le età, il ricco cartellone della rassegna prevede appuntamenti imperdibili con le conviviali a tema nelle taverne e nelle locande, “Taverna del Gatto”, “Locanda alla Dogana”, “Taverna al Boccon Divino”, “Osteria dei Casceri”, “Osteria del Carbonaio”, “La Braceria dell’Ariento” e “Al Forno Medievale” (le taverne e osterie aprono Venerdi a cena, Sabato e Domenica a pranzo e a cena), a partire dal Cenone con i Vitelli di giovedì 29 agosto che alle ore 20.00 lungo Via San Florido farà da anteprima alla manifestazione. Da segnalare dopo il successo del mercatino rinascimentale dei bambini del rione dello scorso anno per raccogliere fondi, sarà dedicata Via dei Casceri nel cuore del rione, per la rievocazione degli antichi mestieri con i bambini ancora una volta protagonisti ad trasformarsi in ricamatrici, scalpellini, cestai, tintori, restauratori, falegnami, carbonai, panettieri, lavandai e tanti altri. Per tutta la durata della manifestazione, spettacoli itineranti di giocoleria, musici, trampolireri, mangiafuoco, saltimbanchi, menestrelli, animeranno le vie, le piazze e le taverne del rione. “Le Giornate dell’Artigianato Storico nel rione Prato sono nel cuore dei tifernati perché parlano all’identità di Città di Castello. La storia e le tradizioni, la sapienza popolare, la cultura e il patrimonio di valori della nostra comunità riemergono come se fossero compagni di vita. Una magia contagiosa anche per i turisti, che hanno la possibilità di unirsi al viaggio nelle radici di Città di Castello che per tutti i tifernati è un appuntamento immancabile. L’atmosfera rinascimentale che si respira nelle Giornate dell’Artigianato Storico è qualcosa di unico e speciale, una testimonianza preziosa dell’Umbria”, hanno dichiarato il sindaco Luca Secondi, l’assessore al Commercio e al Turismo Letizia Guerri e l’assessore alle Politiche Sociali Benedetta Calagreti, nel richiamare l’attenzione sulla piccola magia della rievocazione rinascimentale degli antichi mestieri con i bambini che tornano protagonisti con una nuova veste e location più ampia: “un’iniziativa bella e sentita, con cui, attraverso la generosità, impegno e dedizione dei bambini la nostra comunità darà ancora un bellissimo segnale di solidarietà”. Nell’invitare tutta la comunità tifernate, turisti e visitatori alla manifestazione, che sarà inaugurata ufficialmente sabato 31 agosto alle ore 17.00 presso Porta San Florido, il presidente della Società Rionale Prato Domenico Duchi ha espresso “la soddisfazione per un’edizione che, rinnova l’appuntamento con la tradizione e la storia fra i vicoli e le piazze bellissime e suggestive del nostro quartiere, che torneranno ad essere luoghi di incontro, rievocazione e degustazione per tutti nella pienezza del loro fascino, attraverso i mestieri, le botteghe e le taverne, gli spettacoli collocati nel cuore della comunità rionale”.

Programma 

Giovedì 29 agosto si inizia con l’evento di anteprima del “Cenone con i Vitelli” (ore 20.00) in via San Florido, al quale sarà possibile partecipare solo su prenotazione: Mauro, 333-1701893 – Lucilla, 333-9954280 e Angelo, 342-3270125.

Venerdì 30 agosto alle ore 19.00 apriranno le taverne, locande, osterie e il mercato delle botteghe degli artigiani.

Sabato 31 agosto si aprirà alle ore 10.00 con l’apertura del mercato e delle botteghe artigiane per proseguire alle ore 12:30 con l’apertura delle taverne, delle locande e delle osterie. Alle ore 17.00 è prevista l’inaugurazione ufficiale della manifestazione e poi dalle ore 19 l’apertura delle taverne, delle locande e delle osterie.

Domenica 1 Settembre il mercato e le botteghe artigiane riapriranno alle ore 10.00 e alle 10.30 sarà celebrata la santa messa presso la chiesa di Santo Spirito. Dalle ore 12.30 sarà possibile pranzare presso le taverne, le locande e le osterie e dalle ore 16.00 prenderà avvio il corteo storico nei vicoli del rione all’insegna della rievocazione del ritorno dei Vitelli. Dalle ore 19 apertura delle taverne, delle locande e delle osterie.

Per info

societarionaleprato.it

Mostra personale “Body Shadow” dell’artista Giovanna Rossi 9 – 25 Agosto

Venerdì 9 agosto alle ore 17.00 nella Manica Lunga della Pinacoteca Comunale di Città di Castello verrà inaugurata la mostra personale dal titolo “Body Shadow” dell’artista Giovanna Rossi. La mostra sarà visibile fino a domenica 25 agosto 2024. Verranno presentate circa dieci opere realizzate con tecniche dalla più tradizionale a quella più contemporanea. Il comune denominatore della produzione dell’artista tifernate è rappresentato dalle ombre: “Le ombre sono un elemento essenziale della nostra percezione visiva, poiché svolgono un ruolo cruciale nel modellare la nostra comprensione di oggetti e spazi. Le ombre non solo forniscono profondità e dimensione a ciò che ci circonda, ma fungono anche da specchio dell’anima, rivelando aspetti nascosti della nostra percezione”.

L’inaugurazione offrirà al pubblico l’occasione di assistere ad una interessante performance artistica per la quale Giovanna ha voluto accanto a sé amici artisti e collaboratori con i quali ha condiviso, nel tempo, il percorso di crescita artistica e personale. Si esibiranno Marianna Capaccioni per il canto, accompagnata al piano da Elena Barbafina, le poesie di Sabrina Fodaroni saranno interpretate dall’attore Andrea Bucci e danzate da Angelica Pettinari, allieva della Scuola Diamante Danza, le musiche del M° Fabio Battistelli e del M° Anthony Guerrini concluderanno la performance introducendo il pubblico alle suggestive atmosfere della mostra. Il video mapping sarà realizzato da Jacopo Tonelli di 321VIDEO.

Si ringraziano per il supporto, il regista Lorenzo Lombardi della White Rose Picture, il grafico marchigiano Andrea Amadi, l’imprenditore Marcello Mazzoni che ha sostenuto e sostiene nell’ombra attività artistiche, Cristina Goracci collante di tante manifestazioni artistiche cittadine ed in ultimo ma non per importanza, il Comune di Città di Castello per la sensibilità dimostrata.

A Ferragosto se non vai al mare organizza il tuo itinerario con i musei inseriti in “MUA”

A Ferragosto se non vai al mare organizza il tuo itinerario con i musei inseriti in “MUA”, la rete interattiva dei musei dell’Alta Valle del Tevere, tra i comuni di Città di Castello, Monte Santa Maria Tiberina e San Giustino, che promuove un modo nuovo per conoscere i luoghi, la storia e la cultura di questo territorio. Potrai scegliere tra diciotto musei sparsi nell’Alta Valla del Tevere come la meravigliosa Pinacoteca Comunale di Città di Castello ospitata nel cinquecentesco Palazzo Vitelli alla Cannoniera, che custodisce una preziosa raccolta di opere tra cui dipinti degli artisti Luca Signorelli e Raffaello Sanzio, oppure Castello Bufalini nel comune di San Giustino, una dimora storica che conserva gran parte delle decorazioni e degli arredi realizzati tra Cinquecento e Novecento e un meraviglioso giardino all’italiana con limonaie, giochi di fontane e un labirinto. Altrimenti a Monte Santa Maria Tiberina potrai visitare Palazzo Museo Bourbon del Monte, un antico palazzo dove al suo interno è possibile osservare alcuni reperti archeologici e scoprire la storia dei marchesi Bourbon del Monte, una delle casate più importanti del Medioevo, famosi per essere stati uomini d’arme e committenti d’importanti artisti tra cui Michelangelo Merisi noto come Caravaggio.
Per visitare i musei potrai prenotare online il tuo biglietto! Basta compilare il form che trovi a questo link https://shop.rimaltotevere.it/, potrai scegliere data e ora indicando il numero di persone e il tipo di biglietto, poi ritira e paga direttamente al momento del tuo arrivo!
LINK ITINERARI: https://www.rimaltotevere.it/itinerari/.