30 Novembre – 6 Gennaio 23° Edizone della “Mostra Internazionale di Arte Presepiale”. Basilica Cattedrale di Città di Castello.

A Città di Castello torna la 23° edizione della “Mostra Internazionale di Arte Presepiale”. Sabato 30 novembre 2024 la Cripta del Duomo di Città di Castello apre le porte alla mostra che ogni anno attira numerosi visitatori, artisti e collezionisti che desiderano immergersi nella bellezza di queste opere d’arte.

Nella programmazione oltre alle esposizioni delle opere ci saranno anche conferenze ed incontri con gli artisti, che faranno apprendere e scoprire i segreti delle diverse tecniche utilizzate al pubblico di visitatori. Per il pubblico sarà un’occasione per osservare la maestria artistica e la profondità spirituale di queste opere, ma anche per godere dell’atmosfera festiva e accogliente che solo il Natale sa offrire. La mostra rimarrà aperta fino a lunedì 6 gennaio 2025.

180 espositori in rappresentanza di tutte le regioni e dall’estero, diverse associazioni e le migliori scuole del settore, alla  XXIII° edizione della Mostra Internazionale di Arte Presepiale a Città di Castello (dal giovedi alla domenica, festivi e prefestivi dalle ore 9.00 alle 12.30  e dalle 15.00 alle 19.30) in una location unica: la cripta della basilica cattedrale, 500 metri quadrati di storia plurisecolare che custodiscono i corpi dei patroni Florido e Amanzio, insieme alle reliquie di san Crescenziano (III sec.). Una delle prime rassegne in Italia per numero di espositori, presepi e scuole artistiche-artigianali rappresentate. Il visitatore potrà effettuare un inedito giro d’Italia e non solo, attraverso le opere d’autore realizzate dai più grandi maestri-artigiani eredi delle migliori scuole nazionali. In vetrina autentici capolavori ispirati alla “natività” di artisti italiani del settore provenienti dalle scuole di Napoli, Catania, Avellino oltre che toscane, laziali ed umbre: presenti inoltre varie associazione come quelle di Napoli con capofila l’Associazione Italiana Amici del Presepe sezione di Napoli, quella di Avellino, di Monte Porzio Catone, di Aprilia e di San Giovanni Valdarno.”

E poi “Segui la Cometa, accademia di arte presepiale di Monteprandone” occuperà una sezione di sicuro interesse. All’interno della XXIII edizione saranno esposti 40 diorami chiusi e presepi aperti, opere dei più grandi maestri italiani del presepio. E ancora, raccolte private ed artisti provenienti dalla Toscana e dalla Campania, la collezione Bonechi: una sezione sarà dedicata a pittori tifernati, che sul tema onoreranno la rassegna con la loro presenza. Numerosi nuovi ingressi, citandone uno per tutti, gli artisti del presepe italiano provenienti dal Veneto. Una delle conferme sarà sicuramente di grande interesse un maxi-presepe siciliano dell’artista, Ivano Vecchio, di 7 metri per 2. Rivedremo i tappetari di Camaiore che per l’occasione si presenteranno assieme ai maestri infioratori di Genzano, novità assoluta per la mostra. In collaborazione con l’associazione Chiese Storiche di Città di Castello il 3 gennaio 2025 alle ore 17,00 si svolgerà un incontro presso la sala San Giovanni Decollato sul tema “Il cammino del Magi”. La mostra è ideata ed organizzata dall’associazione Amici del Presepio “Gualtiero Angelini” di Città di Castello, con il sostegno del comune di Città di Castello, della Regione Umbria, dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria, Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello, Camera di Commercio di Perugia, si è oramai inserita a pieno titolo tra le manifestazioni più prestigiose e qualificate del panorama Provinciale, Regionale e Nazionale.

La finalità e l’obiettivo – come è stato sottolineato oggi in occasione della conferenza stampa di presentazione, da Lucio Ciarabelli e Claudio Conti, rispettivamente, presidente e vice dell Associazione Amici del Presepio “Gualtiero Angelini”, affiancati dal sindaco, Luca Secondi e dall’ assessore alla Cultura, Michela Botteghi – E’ quello da una parte di proporre quanto di bello e nuovo ci sia di opere presepistiche in Italia e all’estero e poi dall’altra di valorizzare l’artigianato e le peculiarità artistiche nella nostra regione e promuovere l’Alta Valle del Tevere incentivando la presenza di turisti e visitatori”.

“Sarà la nona edizione senza Gualtiero Angelini che ricorderemo, dopo la sua prematura scomparsa, colui che insieme ad altri appassionati del presepe: inventò e fù il motore propulsore di questa bellissima  manifestazione e come per l’anno passato gli daremo il giusto tributo dedicandogli una sezione all’interno della mostra. Grazie al vescovo, Luciano Paolucci Bedini per aver concesso anche per questa edizione la Cripta del Duomo, luogo unico e suggestivo di assoluto rilievo e valore simbolico”. Tutto ciò è stato conseguito grazie l’impegno profuso dall’associazione locale, con la supervisione dell’infaticabile Presidente cavalier Lucio Ciarabelli, che gestisce la mostra ed i cui soci ogni anno realizzano 25 opere da esporre, dal sostegno che questa manifestazione ha avuto sin dalla sua prima edizione dai soggetti pubblici ed istituzionali a livello regionale e comunale, da imprenditori e privati oltre che dalle autorità religiose che la ospitano in quel prezioso scrigno e culla della Cristianità che è la Cripta del Duomo di Città di Castello.

Questa manifestazione – hanno dichiarato il sindaco Secondi e l’assessore Botteghi – rappresenta anche un punto di riferimento a livello economico e turistico non solo per il comprensorio Comunale ma l’intera Provincia e Regione, con un particolare riferimento all’utilizzo nel periodo natalizio di molte strutture ricettive. In oltre due decenni la mostra internazionale di arte presepiale, ci ha accompagnato nella transizione, approfondendo temi, diffondendo la passione per questo simbolo della devozione popolare, arricchendo il calendario cittadino di eventi, ricordandoci che alcune costruzioni dell’uomo resistono alle mode e anzi rappresentano bussole di orientamento nella navigazione a vista di ognuno”, hanno concluso sindaco e assessore. “Ogni realizzazione artistica narra la sua visione e consente allo spettatore di diventare pellegrino, di rimettersi in cammino dentro di sé e verso le sue domande più profonde. Siamo grati a chi da anni porta avanti questa lodevole iniziativa – ha precisato il Vescovo, Monsignor, Luciano Paolucci Bedini, nel suo contributo racchiuso nel catalogo – che ormai ha assunto un valore notorio e che riscuote ogni anno evidenti plausi da un pubblico sempre più vasto. Questa nuova edizione sia di augurio e di incoraggiamento a sostenere ancora con impegno e dedizione il lavoro importante fin qui realizzato”.

“Attorno alla scena centrale di ogni Presepe sempre si raccoglie il racconto della vita quotidiana che ci accomuna, indicandoci come l’azione di Dio si rivela non lontano dalle umane vicende, ma dentro e a favore di ogni piega dell’esistenza terrena. Ci aiuti questo ad accogliere, con gioia e commozione, il messaggio universale dei Presepi.” Il catalogo della mostra è stato realizzato da Cartoedit srl.”

ℹ️ INFO: Ufficio Informazioni Turistiche

Corso Cavour, 5 – 06012 Città di Castello (PG)

📞 Tel. 0758554922 – 0758529254

turismo@comune.cittadicastello.pg.it, www.presepicastello.org

www.cittadicastelloturismo.it

font. CDCNOTIZIE/2024/11/23/COMUNINLINEA/424/GGAL

LA SCHEDA

Città di Castello, la città “presepe”, città di Alberto Burri, Raffaello, Signorelli ed altri maestri del Rinascimento, anche in questa edizione, vedrà alla consueta prestigiosa location della Basilica Cattedrale nella centralissima piazza Gabriotti aggiungersi un suggestivo ed imperdibile tour presepiale cittadino, a Palazzo Comunale (presepe della tradizione umbra), alla Pinacoteca Comunale (con un presepe settecentesco su teca dipinta a mano in stile napoletano. Adorazione dei Pastori, Bottega di Andrea della Robbia), la Chiesa del Buon Consiglio (grande presepe in cartapesta, opera dell’artista Francesco Invidia), la Chiesa di San Giuseppe (Clarisse Urbaniste, presepe tradizionale umbro realizzato con la tecnica dei diorami), Chiesa di Santa Maria Maggiore, Campanile Rotondo (presepe “sospeso” in stile umbro), Tela Umbra, laboratorio unico al mondo nella lavorazione del lino su telai dell’800 (presepe “Franchetti”), Museo del Duomo, Loggiato Gildoni (Collezione Silvio Bambini, 300 opere), Corso Vittorio Emanuele (presepe della Società Rionale Mattonata), Chiesa Santa Maria e San Giuliano Riosecco (Presepe della società rionale), Chiesa degli Zoccolanti (presepe tradizionale) e Santuario Belvedere (presepe tradizionale).

 

Giovedì 28 novembre 2024 alle ore 12.00 presso Villa Capelletti-Museo Malakos inaugurazione della mostra di esemplari di fauna e flora selvatica

Una nuova ala per il Museo Malakos di Città di Castello: giovedì 28 novembre 2024 alle ore 12.00, presso Villa Capelletti, l’Amministrazione comunale, l’Arma dei Carabinieri Raggruppamento Cites e il gestore del museo inaugureranno ufficialmente la sezione realizzata con esemplari di fauna e flora, recuperati grazie all’importantissima opera di repressione del commercio di specie protette che il Nucleo CITES porta avanti da anni, contribuendo ad ostacolare ed a reprimere il vergognoso commercio di specie animali, vegetali e di manufatti da essi ricavati. Tramite una serie di vetrine appositamente predisposte, la mostra esporrà numerosi esemplari sequestrati dall’Arma, mentre molti altri reperti troveranno una collocazione stabile un po’ per tutto il museo, ma anche nel suo grande laboratorio didattico, in quanto saranno destinati proprio a questo scopo.
“La preziosa collaborazione con il Raggruppamento Cites dell’Arma dei Carabinieri che ha portato a questa nuova ala del museo è significativa sia dal punto di vista scientifico e museografico perché arricchisce il nostro museo, ma anche sul fronte della legalità e della collaborazione istituzionale su questo fronte” dichiarano il sindaco Luca Secondi e l’assessore alla Cultura del Comune di Città di Castello Michela Botteghi. “Malakos è frequentato da tante famiglie e studenti, la mostra Traffic sarà occasione anche per parlare ai giovani e sensibilizzarsi sul tema della legalità a 360 gradi e sull’importanza di tutelare l’ecosistema, come ci chiede anche la nostra Costituzione, non a casa nell’articolo 9, che è dedicato alla Cultura. È un onore per noi avere qui il Gen.B Giorgio Maria Borrelli, Comandante Raggruppamento Cites, il Ten.Col. Carlo Saveri, Comando Regione Carabinieri Forestale Umbria e i referenti del Nucleo Operativo del Cites di Perugia con cui abbiamo costruito insieme al prof. Gianluigi Bini, Debora Nucci e Beatrice Santucci questa nuova ala del nostro museo. Grazie a loro Malakos non è solo un luogo di cultura dinamico e scientificamente solido ma rappresenta per tante famiglie di tifernati uno spazio in cui vivere la scienza e la divulgazione scientifica come un momento di socialità. All’iniziativa interverranno il sindaco Luca Secondi, il generale di Brigata Giorgio Maria Borrelli, Comandante Raggruppamento Cites, Michela Botteghi, assessore alla Cultura del Comune di Città di Castello, il Prof. Gianluigi Bini, fondatore e curatore Collezione Malakos. Coordinerà Debora Nucci, direttrice Museo Malakos.
Grande soddisfazione espressa dal professor Gianluigi Bini, fondatore del museo e curatore delle collezioni scientifiche “un ulteriore riconoscimento della serietà del nostro operato, essendo poche le sedi museali che possono vantare tale fiducia.”
La dottoressa Debora Nucci responsabile della didattica dice – ” un affascinante progetto nato da un altro altrettanto bello di formazione, che ha portato a questa inaugurazione, un processo complesso e delicato che merita tutte le attenzioni e soprattutto che implica centinaia di risvolti positivi per la nostra attività didattica. Ogni giorno infatti comunichiamo con i ragazzi e gli adulti sul tema della conservazione e tutela ambientale, questi reperti non possono altro che aggiungere un valore incredibile al nostro lavoro di educatori museali. Vi aspettiamo per l’inaugurazione giovedì 28 novembre alle 12 e il 30 novembre con le visite guidate, per raccontare anche a voi le straordinarie storie dietro ad ogni pezzo”.

Sabato 23 novembre alle ore 17.00 nel Palazzo del Podestà inaugurazione mostra di pittura “Percorsi”

Sabato 23 novembre alle ore 17.00 nel Palazzo del Podestà di Città di Castello inaugurazione della mostra di pittura dell’artista Martina Monini dal titolo “Percorsi”. Nella mostra saranno esposti dipinti ad olio su tela e i soggetti rappresentati sono paesaggi, scorci e nature morte, tutti caratterizzati dall’acceso uso del colore. La mostra resterà aperta fino a domenica 8 dicembre, tutti i giorni dalle ore 16.30 alle ore 19.30, mentre giovedì, sabato e domenica dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.30 alle 19.30. Ingresso libero.

Chi è Martina Monini: nata ad Umbertide fin da piccola nutre una forte passione per il disegno tanto da portarla a frequentare l’Istituto d’Arte a Gubbio, che ha permesso di studiare le tecniche e la storia dell’arte. L’artista dipinge prevalentemente dipinti ad olio su tela e ama utilizzare i colori forti e accesi, i soggetti che predilige sono luoghi, paesaggi, nature morte e ritratti che hanno un legame con la sua vita. Ha partecipato a molte mostre collettive ad Umbertide, la città nativa, ma anche a Città di Castello, Gubbio, Montone, Pietralunga e Monte Santa Maria Tiberina.

Giovedì 21 Novembre 2024 ore 21.00 lezioni dell’anno formativo – “Prendersi cura della fede” – Sala santo Stefano del Palazzo Vescovile, Piazza Gabriotti

Giovedì 21 novembre 2024 alle ore 21,00 inizieranno le lezioni dell’anno formativo 2024/2025, nella nuova sede nella sala santo Stefano del Palazzo Vescovile, Piazza Gabriotti, 10, a Città di Castello (PG).

Ingresso Via Cacciatori del Tevere (accesso da Viale Nazario Sauro e parcheggio in Piazzale G. Ferri).

Per restare aggiornati sulle lezioni o rivedere quelle trascorse, visitate ai nostro canale YouTube @diocesidicastello_ucs o scansionate il QRcode e cliccate su Iscriviti.

Anno pastorale 2024 – 2025. Il Giubileo della speranza e della giustizia sociale nel processo Sinodale:

  • Giovedì 21 e 28 Novembre e 5, 12 Dicembre 2024. “L’anno di grazia del signore”.
  • 6,16, 23, 30 Gennaio 2025. “Gesù è Dio”

TRE approfondimenti :

Giovedì 19 Dicembre 2024 Il grido degli scartati, il Giubileo e le nuove povertà. Mauro Montesperelli – Sociologo

Giovedì 6 Febbraio – la fine delle utopie. Il Giubileo e la speranza cristiana. Gianluca Bianchi – filosofo

Giovedì 10 APRILE – la comunità come orizzonte di cura. Marco Pagnello – direttore di Caritas Italiana

 

Alla SDFT è bene iscriversi. Lo si può fare la sera di uno dei primi tre incontri.

L’itinerario è stato elaborato in stretta connessione con gli Uffici Pastorali Diocesani, l’associazione Ospedale da Campo, il mensile L’ALTRAPAGINA e il movimento per la vita.

youtube – @DIOCESIDICASTELLO_URC

 

LIBEREDESSERE – “giornata nazionale contro la violenza sulle donne” – 25 Novembre, San Giustino.

“Nasce LIBEREDESSERE” : un progetto innovativo e a lungo termine promosso dal Comune di San Giustino e dall’Assessorato alle Pari Opportunità per elaborare percorsi per una nuova civiltà tra uomo e donna che nella ricorrenza del 25 novembre segni solo un punto di partenza di un cammino ben più articolato nel tempo.

L’evento durerà per tutto il fine settimana dal 22 – 24 Novembre e lunedì 25 Novembre.

Programma: 

Venerdì 22 Novembre ore 20.45 a Villa Graziani con l’opera teatrale Farfalle Libere “Il Paradiso delle donne ferite”.

Sabato 23 mattina la presentazione del libro “il coraggio di vivere” di Kelly Belloni in sala consiliare ore 11.00, nel pomeriggio il Corso di Autodifesa “Donne al Sicuro” alle ore 16.00 presso la Sede della Protezione Civile.

Domenica 24 Novembre con la proiezione del Film “Familia” ore 18.30 al Cinema Astra.

Lunedì 25 Novembre presso la sala convegni del museo del Tabacco si terrà un incontro sulla “giornata nazionale dell’eliminazione della violenza contro le donne” alle ore 21.00. L’incontro vedrà molti rappresentanti del comune di San Giustino e anche Dottori e avvocati di alto calibro come: dott.ssa Veronica Baldoni; dott.ssa Anna Maria Cerboni; dott.ssa Lorenza Scateni; Avv. Nada Lucaccioni. Alle 22.30 inizierà un dibattito.

“all’insegna della formazione con esperti e professionisti che sul campo ogni giorno combattono la violenza”

Il progetto, vista la Sua complessità e le sue articolazioni, è stato preceduto da vari incontri nei quali l’amministrazione ha coordinato le varie competenze e le interazioni tra gli esperti e i servizi interessati, nonché predisposto già da ora un volantinaggio che possa muoversi leggero e veloce come le farfalle che la poesia della grande Alda Merini ha ispirato.

INFO ℹ️ : Web: www.comune.sangiustino.pg.it 

Telefono 📞 : 075 861 8411

 

VISITA GUIDATA ALLA MOSTRA GERARDO DOTTORI A CITTA’ DI CASTELLO

Michelangelo Pulci con “CANTO DI NATALE” Venerdì 6 Dicembre 2024 ore 21.00 – Teatro degli Illuminati

Ad introdurre a teatro il clima natalizio, quest’anno sarà Michelangelo Pulci! attore, comico, performer, tifernate molto amato e seguito nei social, che, ospite dell’Amministrazione comunale, Venerdì 6 dicembre 2024 alle ore 21.00 al Teatro degli Illuminati.

Michelangelo Pulci introdurrà al clima natalizio con un suo adattamento del celebre “Un Canto di Natale”, a cura di Jud Charlton e Paolo Serra del grande classico di Charles Dickens, che mescola la commedia al dramma, in uno spazio scenico fatto di suoni e luci, attraverso il quale si propone di riscoprire e rinnovare la messinscena originaria dell’opera.

“Londra 1843, vigilia di Natale. Nonostante la nebbia, il freddo e la diffusa povertà dell’epoca, la gioia delle persone e i loro canti natalizi invadono le strade. Quella sera erano tutti allegri, tutti tranne Ebenezer Scrooge, uno degli uomini più ricchi e infelici della città. Schiavo del suo stesso egoismo, e tanto avaro da non spendere nemmeno un centesimo per sé, quel vecchio uomo d’affari considerava le festività natalizie solo una perdita di tempo. Tuttavia, quella notte, il fantasma del suo defunto socio decise di presentargli il conto, e da quel Natale Scrooge non fu più lo stesso”.

Per info e prenotazioni chiamare lo 0758529613 (lunedì – giovedì) dalle ore 9.00 alle ore 12.00.

Chi è Michelangelo Pulci: nato a Città di Castello si diploma nel 1995 alla Scuola di Recitazione del teatro stabile di Genova. Nel 1996 entra a far parte del gruppo comico i “Cavalli Marci” con cui gira tutti i teatri della penisola. Nel 2002 il gruppo esordisce in tv su Italia Uno nel programma Matricole & Meteore di Enrico Papi. È apparso nei programmi comici più seguiti della tv italiana come Colorado Cafè, celebri sono i personaggi rimasti nel cuore degli spettatori come Saro, Mario e il giudice Santi Licheri e in alcuni film e serie tv come “Box Office 3D” e “Tutta colpa di Freud”.

“Spettacolo gli Ultimi saranno gli Ultimi” di Massimiliano Bruno. Teatro degli Illuminati Lunedì 25 Novembre ore 21.00

Un ora e trenta di spettacolo che vede alternarsi monologhi di personaggi che sembravo dialogare tra di loro.
Tutti girano intorno alla storia di Luciana Colacci, una donna semplice che sogna una vita dignitosa insieme al marito.
Quando la pancia di lei comincia a crescere, il suo mondo inizia a perdere pezzi: si ritrova senza lavoro e compie delle scelte sbagliate.
Non sono gli ultimi ad essere i primi, rimangono ultimi nella scala della società che ancora confonde il verbo essere con il verbo avere, ma quegli ultimi sanno ritagliarsi uno spazio di felicità eretto sulla pazienza, la fiducia, sui sogni nutriti d’amore.Spettacolo teatrale, commedia agrodolce, tratta da una piaces teatrale di Massimiliano Bruno e Paola Cortellesi, regia di Luciana Orticagli.”

ARGENTO VIVO
Via Venezia, 2 06019 Umbertide (PG)
P.I.02818670545.
argentovivo.teatro@gmail.com

“Argento Vivo” nasce nel 2005 nella città di Umbertide come associazione culturale senza scopo di lucro, e da allora prosegue ininterrottamente la sua attività valorizzando la pratica amatoriale delle arti dal vivo. E´ presente nel panorama culturale cittadino e comprensoriale con l´allestimento di produzioni teatrali, musical, attività didattiche e divulgative rivolte alla cittadinanza ed in particolare ai giovani. Rientrano in questo specifico settore operativo la realizzazione di laboratori nelle scuole elementari, medie e superiori, nonchè collaborazioni con associazioni di volontariato per disabili. Tra gli spettacoli teatrali e musicali realizzati ricordiamo: “Il mistero dietro la porta”, “Il tempo delle cattedrali”, “Concerto di Natale”, “Fruttola” (favola inedita), “Amico fragile”, “Il piccolo Principe”, “Sharazade” (dalle Mille e una notte), “Il fantasma di Canterville”, “Confusioni”.

Interpreti: Nardiello Teresa – Clementina de rosa

Liverani Carola – Letizia Papini

Sebastiani Bruno – Cristian Paoluccci

Colacci Luciana – Carla Pucci

Agente Raffaelli Fumagalli – Elisa Merli

Manuela – David trinari.

 

Info e biglietti

Carla – 347 1475039. teatro – 370 3515135

 

 

“IL ROMANZO DELLA BIBBIA” di Aldo Cazzullo e Moni Ovadia. Teatro degli Illuminati 21 Novembre – ore 21.

Aldo Cazzullo, Moni Ovadia e Giovanna Famulari – “Il romanzo della bibbia”. Unica tappa umbra del 2024 in programma Giovedi 21 Novembre alle ore 21 al Teatro degli Illuminati.

Progetto artistico-culturale promosso dal comune di Città di Castello, Cooperativa “Il Poliedro”, in collaborazione con sponsor che ne hanno consentito la realizzazione. Si tratta di una storia narrata a due voci quella del giornalista-scrittore e autore televisivo di programmi di successo, Aldo Cazzullo che racconta e l’attore, regista e musicista, Moni Ovadia che lo accompagna con letture, interventi e canti nel ruolo di Dio. Il racconto toccherà alcuni degli episodi e dei personaggi più noti dell’Antico Testamento: dalla Creazione a Sodoma e Gomorra, da Adamo ed Eva all’Arca di Noè, da Abramo fino alla profezia di Isaia che preannuncia e lascia intravedere l’arrivo del Messia

C’è una cosa che rimane sempre uguale: la trama. Il sugo di tutta la storia. Il romanzo della Bibbia. La grande vicenda degli uomini vissuti sotto lo sguardo di Dio, da Adamo fino ai nostri padri, le origini della nostra cultura. Sullo sfondo le spettacolari testimonianze che queste storie hanno lasciato nelle arti visive, vere fonti di ispirazione nei secoli dei più grandi artisti. “Una iniziativa di grande valore culturale. Non è la prima volta che Aldo Cazzullo insieme ad altri artisti presenta nella nostra città, libri o eventi teatrali, sempre di straordinario interesse. Questo progetto teatrale di grande successo in tutta Italia sarà senza dubbio apprezzato anche dal pubblico tifernate e non solo” – Il sindaco, l’assessore alla Cultura e la Presidente di “Poliedro”.

Le musiche, dal sacro al contemporaneo, sono a cura di Giovanna Famulari, artista e musicista eclettica; video, Elisa Salvi, disegni sulla sabbia di Gabriella Compagnone, audio e luci di Stefano delle Piane e Andrea Garibaldi: Corvino Produzioni e Centro Teatrale Bresciano.

Il 24 settembre è uscito “IL DIO DEI NOSTRI PADRI. Il Grande Romanzo della Bibbia”, nuovo libro di Aldo Cazzullo – ed. HarperCollins – da cui è tratto lo spettacolo teatrale “IL ROMANZO DELLA BIBBIA”.

 

INFO E PRENOTAZIONI: Apertura botteghino giovedi 21 Novembre alle ore 19,30 (lunedi al giovedi dalle ore 9 alle ore 12).

 

Costo biglietti:

Posti, platea/palco I,II, III ordine 15 euro.

Posti palco I, II, III ordine laterale quart’ordine 10 euro.

Tel. 075- 8529613.




 

SAN GIUSTINO OMAGGIA PIETRO PECORARI AL CASTELLO BUFALINI: (80° anniversario 1944-2024) esposizione fino al 30 Novembre

SAN GIUSTINO OMAGGIA PIETRO PECORARI AL CASTELLO BUFALINI: (80° anniversario 1944-2024)

Omaggio di straordinario significato quello conferito al Maestro Pietro Pecorari nella Sala dei Ritratti di Castello Bufalini, sinora mai aperta a mostre di artisti viventi. Lo ha realizzato il Comune di San Giustino nell’ambito delle iniziative di “Sapori e mestieri” organizzate dall’Associazione “Vivere inCorposano” e dal pittore Teo Tiburzi, in particolare l’estemporanea d’arte “Oro in tavola”. Sono state dunque le stesse giovani promesse d’autore che hanno riservato un posto d’onore a Pecorari nell’esposizione relativa. Nell’opera in questione l’Artista torna ad una delle tematiche più rappresentative della sua espressività. Infatti, sebbene Pecorari abbia acquisito vasta e meritata fama non solo nazionale con le sue forme naturali in evoluzione antropomorfica secondo uno stile inimitabile improntato a un lirismo sui generis assolutamente estraneo a qualsiasi schema accademico precostituito, nel suo curriculum trova spazio un filone di impegno civile e sociale che già in passato aveva toccato argomentazioni sensibili(dalla droga all’AIDS, dalla pedofilia alle”morti bianche”). In questa sua ultima creazione il “poeta delle piccole grandi cose” torna al soggetto-guerra stigmatizzando il ciclico ripetersi della violenza bellica “sotto l’ombra di una speranza che svanisce”(testuale nella didascalia a piè di quadro). La mostra resta visitabile sino al prossimo 30 novembre. Pecorari inoltre è stato ufficialmente invitato a riproporre il lavoro in questione a Città di Castello in occasione dell’ormai imminente Mostra di Arte Presepiale nel Duomo tifernate.

Chi è Pietro Pecorari:

In una passata esposizione svoltasi al forum “Jacques Prevert” di Carros, in Provenza, la critica francese ha definito la sua arte “Naïf-Surrealista”. Questa definizione si attaglia perfettamente alla sua personalità artistica.

I francesi hanno usato anche un altro aggettivo per valutare la sua opera: “chatoyant”, cangiante, come la natura presa a modello e trasfigurata dalla non comune creatività cangiante come i colori copiosamente e gioiosamente adoperati in modo da portare gaiezza alle cose della vita e del cuore. L’elemento magico risulta dominante. La forma si trasfigura fino a farsi non-forma, produzione fantastica che supera i confini convenzionali, senza tuttavia divenire inintellegibile. Pecorari ha il dono di farsi capire senza dover aggiungere elementi didascalici. La sua originale tecnica pittorica, condizione tipica dell’artista autodidatta come lui, si avvale di questo: della purezza dei colori, della sincerità delle composizioni di quel lirismo in cui, a modo suo, dolce e sereno, racconta. Pietro Pecorari sa esprimere la sua verità con un modo poeticamente fuori da schemi ormai sopraffatti. Solenne nella predicazione favolosa, ma duro, incisivo, nella rappresentazione che non concede alla smorzatura, alla trasparenza, alla penombra.