Apertura Straordinaria Studio Pillitu-Meroni

A Città di Castello quest’anno sarà un Natale da vivere tutti i giorni! Con un’atmosfera di allegria e serenità che per oltre un mese si respirerà passeggiando nel centro storico: tra i mercatini e la pista di pattinaggio su ghiaccio che abbracceranno l’Albero e grazie alle tantissime iniziative e ai grandi eventi culturali che rifletteranno un’idea forte di comunità. Il calendario di “Natale in città” 2024 è stato presentato nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il sindaco Luca Secondi, l’assessore al commercio e al turismo Letizia Guerri, l’assessore alla cultura Michela Botteghi, il presidente del Consorzio “Pro Centro” Cristian Braganti […] e rappresentanti dell’associazionismo cittadino. “Il 30 novembre accenderemo l’Albero di Natale in Piazza Matteotti con tutte le luminarie del centro storico e fino al 6 Gennaio ogni giorno ci saranno attrazioni con cui aspettare e trascorrere le festività, vivere un bellissimo periodo in compagnia di una programmazione di iniziative molto ricca.” […]
[…]
“Offriremo ai tifernati e ai turisti una città viva, calorosa e accogliente, con tante cose da fare e da vedere per assaporare la vera atmosfera del Natale. Tutta la programmazione che riguarderà il centro storico coinvolgerà sia i commercianti dei negozi sia gli operatori economici del mercato settimanale sia gli espositori di Retrò. […] La pista di pattinaggio su vero ghiaccio è una novità pensata per tutti, come sarà per tutti l’offerta a tema natalizio dei mercatini: due attrazioni che proporremo per la prima volta nel quadro degli eventi simbolo del periodo natalizio a Città di Castello”. “Per la cultura il Natale 2024 sarà il Natale della Pala di Santa Cecilia. Terminato il restauro, l’opera sarà esposta al pubblico Sabato 28 Dicembre alle ore 16 nella Pinacoteca comunale con un nuovo allestimento e verrà ufficializzata la sua nuova attribuzione a Luca Signorelli e aiuti: Città di Castello avrà dunque una nuova opera del Signorelli, un bellissimo regalo di Natale grazie all’Università E Campus e al restauratore Paolo Pettinari.” […] “Anche a Natale proseguiremo con il filone contemporaneo che è stato il filo rosso di questo 2024” ha evidenziato l’assessore alla cultura, parlando della Pinacoteca comunale, che nell’Event room dell’Ala Nuova ospiterà una mostra dedicata a un artista molto amato e conosciuto come Novello Bruscoli, e dello studio Sarteanesi, che tornerà a vivere come studio creativo, ospitando grazie a Poliedro Cultura un pomeriggio di live painting. “Come Consorzio Pro Centro2 quest’anno […] Siamo riusciti, lavorando con largo anticipo, a portare finalmente in centro una pista per pattinare su ghiaccio e ad arricchire il nostro corso principale con mercatini natalizi. Come sempre nei fine settimana ci sarà ampio spazio per gli eventi e gli spettacoli, che faranno felici i bambini ed allieteranno lo shopping dei nostri clienti. Confidiamo che il nostro proposito di donare un’atmosfera natalizia sia ben accolto da cittadini, clienti e turisti, così da riempire le piazze e le vie di gente felice e sorridente”.
Programma :
Ufficio Informazioni Turistiche
Corso Cavour, 5 e
06012 Città di Castello (PG)
Tel. 0758554922 – 0758529254
Martedì 17 Dicembre ore 17 presso la sala Rossi Monti della Biblioteca Comunale (Via XI Settembre) si terrà il Convegno “OPUS AUREUM”. Interverranno lo storico e critico d’arte Bruno Corà e la storica dell’arte, ma anche co-curatrice della mostra, Veruska Picchiarelli. In collaborazione con Inner Wheel club di Città di Castello.
Il Convegno è a partecipazione libera.
INFO : info@tutelamonumenti.org – www.tutelamonumenti.org
La storia della fondazione per la Tutela e Conservazione dei Monumenti dell’Alta Valle del Tevere:
Nel marzo 1961 nasceva il Comitato cittadino per la difesa dei monumenti, composto dai seguenti soci fondatori: Angelini prof. Luigi, Bianchi geom. Renzo, Bistarelli prof. Armando, Giombini prof. Leopoldo, Giorgi arch. Giorgio, Mollaioli prof. Claudio, Pillitu prof. Luigi, Sarteanesi prof. Alvaro, Sarteanesi prof. Nemo, Vincenti geom. Antonio. Professionisti con competenze molto diversificate che, preoccupati dello stato di abbandono in cui versavano i pregevoli monumenti del centro storico, si impegnarono nell’ambizioso tentativo del loro recupero. L’Associazione cercò di ripristinare un circuito culturale cittadino interrotto dalla guerra, promuovendo conferenze, mostre, proiezioni di documentari artistici e scientifici e rappresentazioni teatrali. Ma l’attività primaria fu la tutela del patrimonio artistico della città. I soci operarono in un contesto in grande trasformazione, gli anni ’60-’80 del secolo scorso, in cui la città, da centro di una economia prevalentemente agricola, si trasformava in un polo industriale di notevole importanza. L’Associazione seppe coglierne le potenzialità organizzando un lavoro di coordinazione fra le Istituzioni. Erano gli anni in cui Burri, con le sue innovazioni geniali, procedeva nella ricerca materica e formale riuscendo ad attrarre in città nomi illustri della critica tra i quali i proff. Cesare Brandi, Francesco Arcangeli, Vittorio Rubiu e Maurizio Calvesi che rimarranno poi legati alla sua “Fondazione”. Infatti Alberto Burri negli anni 1976-77 manifestò l’intenzione di donare alla sua città natale circa 40 quadri per un’esposizione permanente. La donazione determinò la nascita della “Fondazione Palazzo Albizzini-Collezione Burri”. Ultimamente molti giovani professionisti, legati alla città e appassionati d’arte, si sono iscritti all’Associazione con la finalità di rinnovarla e renderla più visibile. A tal fine sono stati formati gruppi operativi in modo da sfruttare tutte le potenzialità degli associati nell’ambizioso programma di essere sempre puntuali e presenti nella salvaguardia del patrimonio comune.
L’Associazione si prefigge i seguenti obbiettivi: la conservazione del patrimonio artistico e storico dell’Alta Valle del Tevere, la promozione di restauri, di cataloghi, di studi del territorio e l’organizzazione di attività culturali quali conferenze, mostre e concerti.
Venerdì 6 dicembre alle ore 17, presso la Biblioteca comunale avrà luogo la presentazione del romanzo
“E se avessi …” di Giuliana Bianchi Caleri. Laureata in Materie Letterarie, è stata prima Docente e Formatrice di lingua italiana, quindi Dirigente scolastico.
Socia effettiva della prestigiosa “Accademia etrusca” di Cortona dal 2002,, fa parte di numerose Associazioni culturali; per anni ha operato attivamente a sostegno del mondo femminile.
Ha svolto e svolge un’intensa attività di ricerca di carattere storico ed ambientale, dando luogo a pubblicazioni di notevole interesse.
Appassionata di poesia, ha pubblicato quattro raccolte di liriche, conquistando prestigiosi premi.
Due le opere di narrativa al suo attivo:”Anima vera”, mette a nudo i primi venti anni dell’autrice, tra lotte personali e sociali, cui ha fatto seguito il testo“Nascere donna” che ripercorre, tra l’altro, l’attività politica della scrittrice, sino ad essere Candidata per l’elezione al Senato della Repubblica.
Il romanzo tenta di affrontare la complessità dell’animo umano, oscillante tra sentimenti profondi e la melma di certi comportamenti.
La narrazione tende spesso ad evidenziare la dicotomia tra i due sessi e le incomprensioni derivanti da visioni di vita non sempre conciliabili, fino a condurre verso soluzioni dolorose.
Ma il buono ed il tenebroso spesso convivono in uno stesso individuo, all’interno di una società tesa a modificarsi, ma ancora circondata da fili spinati, che racchiudono ataviche tradizioni.
L’amore domina le pagine del racconto attraverso la vita della sua protagonista e di altre figure maschili e femminili.
Un amore sempre in bilico tra sogno e realtà, tra verità ed immaginazione, all’interno di ambienti naturali che tutto avvolgono, con le tragedie e la pace, sino a cogliere la consapevolezza di un comune destino.
Il racconto non assolve e non condanna, ma esemplifica fatti e persone nel tentativo di dare un senso all’esistenza umana, contro la violenza di qualsivoglia natura.
Rappresenta infine molti aspetti della società, che si rimodella di continuo ma, per certi aspetti, lascia esplodere un passato che fatica a morire, sempre in bilico tra rimpianti e rimorsi.
Alla presentazione interverrà l’Assessore alla cultura del Comune di Città di Castello Michela Botteghi, modererà Francesco Attesti.
Loc. Ossaia, 62
Mobile: +39 328 723 1102
Dopo 20 dalla serie di eventi organizzati nel 2014, torniamo con un ricordo per i 100 anni dalla nascita e 30 dalla morte di Novello Bruscoli. Sabato 14 dicembre ore 11 Pinacoteca di Cittá di Castello.
Nel 1966 Novello Bruscoli, Armando Perugini e Alfredo Baldelli inaugurano la Galleria Il Pozzo
L’artista Bruscoli Novello fu un pittore attivo nel corso del XX secolo . Nacque a San Giustino Umbro nel 1924, morì a Città di Castello nel 1994 all’età di 70 anni.
“Artista altotiberino, Bruscoli è sicuramente uno dei protagonisti dell’arte umbra del secondo novecento. Artista generoso, curioso, sperimentatore, sempre disponibile al confronto, torna a parlarci ancora oggi a più di 20 anni dalla morte, mostrando come la sua arte vada oltre ai luoghi e tempi in cui si è sviluppata e di cui si è alimentata. In lui sono sicuramente importanti le radici umbre e segnatamente alto tiberine, il mondo da cui non ha mai voluti distanziarsi. Questo a dimostrazione di quanto l’Umbria possa essere una terra aperta e ricca di fermenti artistici innovativi”.
La ‘Linea Umbra’ di cui Bruscoli fu uno degli instancabili animatori, è lì a testimoniare la ricchezza della eccentricità geografica che ben si dimostra, come per i grandi Maestri alto tiberini, apertura al mondo, stimolo alla sperimentazione alla ricerca e sviluppo della creazione di linguaggi nuovi ed originali”.
Molti sono nelle opere dell’artista i riferimenti, anche simbolici, che rimandano al desiderio di contrastare un mondo fatto di barriere e diaframmi per dare piena espressione alla sensualità e alla libertà contro qualsiasi forma di costrizione e abbandono. Nei primi anni di produzione artistica Bruscoli si dedica a una pittura semplicemente figurativa, dimostrando una notevole capacità nell’uso del disegno e del colore; poi la vicinanza a Burri, la collaborazione con il Gruppo di Spoleto e la militanza in “Linea Umbra” nel 1967, movimento promosso dalla galleria tifernate “Il Pozzo” e da quella spoletina “Plinio il Giovane”, lo portano ad esplorare soluzioni pittoriche più complesse ed elaborate, ricche di contenuti ed accostamenti apparentemente inusuali, ma significativi per un animo consapevole e audace come il suo.
Sabato 21 Dicembre 2024 (Solstizio d’inverno) alle ore 6.00 Badia Petroia si riempirà di profumi, candele, canti gregoriani a cura degli Armonioso Incanto diretti dal m° Franco Radicchia, dopo gli interventi dei proff. Stefano Bravi ed Enrico Lepri ci sarà una calda colazione nei locali dell’ex monastero (dove saranno presenti opere di Daniela Biagioli e Marco Coraggi). In mattinata escursione per le colline di Badia (con visita alle sculture della fam.Guidi) per concludere con una visita guidata all’abbazia e con uno spuntino sempre nei locali del Giardino della Badia. Vi aspettiamo.
Si ringraziano per la disponibilità:
Parrocchia di Badia Petroia e Diocesi di Città di Castello
Il Giardino della Badia
Armoniosoincanto
Enrico Lepri
Daniela Biagioli
Marco Coraggi
Stefano Bravi
Programma :
ORE 6:00 “Canti Gregoriani, Inni e Antifone 0” Gruppo vocale Armoniosoincanto con direttore Franco Radicchia. Abazzia di Santa Maria e Sant’Egidio.
ORE 7:30 “I colori del nuovo giorno. Rinasce la speranza” a CURA DI prf. Stefano Bravi, “Siamo polvere di stelle”. Abazzia di Santa Maria e Sant’Egidio.
ORE 8.30 Colazione al Giardino della Badia
ORE 9.00 Innaugurazione esposizione di Scultura e Pittura (Biagioli e Coraggi)
ORE 9.15 camminata ad anello (Badia Petroia, trevine, Poggio dell’abete. 10 Km)
ORE 13.00 Visita guidata all’Abazzia
ORE 13.30 Spuntino nel Giardino
OMAR GALLIANI. “Di Segno in Segno”
Testo di Lorenzo Fiorucci
Galleria delle Arti, Città di Castello (PG)
7 dicembre 2024 – 7 febbraio 2025
Inaugurazione: sabato 7 dicembre, ore 18.00
L’esposizione, realizzata con il patrocinio di Comune di Città di Castello, Fondazione Cassa di Risparmio Città di Castello, Rotary Club Città di Castello e la partnership tecnica di Petruzzi Editore, sarà inaugurata sabato 7 dicembre alle ore 18.00, alla presenza dell’artista. Per la prima volta, viene esposto un corpus completo di opere grafiche di Omar Galliani, realizzate dagli anni Settanta agli anni Duemila. Il maestro del disegno italiano si approccia alle tecniche incisorie – principalmente litografia e acquatinta – grazie ad una docenza all’Accademia di Belle Arti di Urbino (1979-80), città da sempre nota per le stamperie d’arte. Allo stesso modo, Città di Castello, che ha dato i natali a Celestino Celestini (1882-1961) e Alberto Burri (1915-1995), annovera nella sua storia una lunga tradizione dedicata alla stampa e all’editoria artistica, portata avanti anche dalla Galleria delle Arti di Luigi Amadei, che fatto della promozione grafica, in primis Burri, ma anche Picasso, Morandi e Bacon, una delle linee identitarie della propria mission.
Il percorso espositivo comprende una quindicina di opere, molte delle quali in grandi formati, decisamente insoliti per le incisioni. Sono inoltre sposti alcuni esemplari unici, che associano alla litografia su pietra interventi manuali a tempera o pastello o applicazioni in marmo di Carrara.
«Se le opere più note di Galliani trovano nel disegno la matrice più autentica della sua produzione, oltre che la tecnica prediletta, – scrive Lorenzo Fiorucci – nella litografia egli non perde la genuinità della propria ricerca, seppur con esiti talvolta sorprendentemente diversi. Nelle litografie si possono infatti apprezzare quelle che sono le qualità tecniche di un segno grafico che nel suo dipanarsi tra la superficie liscia della pietra si fa prima specchio rovesciato di un’immagine e poi metafora di uno studio perseguito, senza soluzione di continuità, dagli anni Settanta ad oggi, in una prospettiva sempre più orientata ad una rilettura dell’idea stessa di figura, anche attraverso prelievi e citazioni storiche, nonché poetiche mitizzazioni arcaiche. […] Nell’acquatinta, all’opposto, emerge preponderante quel dato tonale, cromatico, di sofisticata costruzione onirica, quasi in una commistione evocativa di istanze simboliste immerse in suggestioni cosmiche surreali. Il fascino della ricerca di Galliani sta proprio in questa capacità di cucire insieme visioni, creando un incantesimo, che trasporta l’osservatore all’interno di un mondo variegato, fatto di commistioni tra Oriente e Occidente, evanescenze atmosferiche, echi metafisici, citazioni classiche e richiami contemporanei».
«Tutte le volte che graffi una lastra ti accorgi del fondo di luce che avanza o indietreggia e il riflesso si impunta e suona con poche note sorde e lineari. Linea d’ombra o di luce dove gli acidi divorano e smussano i tuoi segni notturni. Notte di nitrati solubili o eterei in pose lunghe o brevi. Notte di pallidi segni inchiostrati di nero o di rosso. Notte di mani leggere o pesanti nel togliere o aggiungere. Mestica oleosa dei solchi baciati da carte umide e pesanti. Deposito di sali, evaporare leggero d’acqua e d’inchiostro. Nel fisso o nel mobile l’unico e il multiplo affiorano nella dinastia dei segni interrotti dal numero arabo. Codice di passioni violate su una tenera lastra di rame», scriveva Omar Galliani nel 1991, durante un viaggio a Praga.
Nato il 30 ottobre 1954 a Montecchio Emilia, dove vive e lavora, Omar Galliani si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Nel 1978 Enrico Crispolti lo invita al Premio Michetti con l’installazione Ritratto di dama con unicorno. Nel 1979 grazie a Luciano Francalanci partecipa per l’Italia alla Prima Triennale Internazionale del disegno presso la Kunsthalle di Norimberga, dove riceve il Premio Faber-Castell, e nello stesso anno Demetrio Paparoni gli propone di realizzare un’installazione site specific, La dea levò la fronte, nell’antica Fonte Aretusa e nel Museo Archeologico di Siracusa; Giovanni M. Accame lo invita per Le Alternative Del Nuovo al Palazzo Delle Esposizioni di Roma; Flavio Caroli per Il nuovo contesto allo Studio Marconi di Milano e nel 1980 per Nuova immagine alla XVI Triennale di Milano, quindi per Magico primario al Palazzo dei Diamanti di Ferrara e nel 1981 per Enciclopedia.
Ingresso libero.
Per informazioni: T. +39 0758558918, M. +39 337 639963 info@galleriadellearti.net www.galleriadellearti.net. Per approfondimenti sul lavoro di Omar Galliani: www.omargalliani.com.
A Città di Castello torna la 23° edizione della “Mostra Internazionale di Arte Presepiale”. Sabato 30 novembre 2024 la Cripta del Duomo di Città di Castello apre le porte alla mostra che ogni anno attira numerosi visitatori, artisti e collezionisti che desiderano immergersi nella bellezza di queste opere d’arte.
Nella programmazione oltre alle esposizioni delle opere ci saranno anche conferenze ed incontri con gli artisti, che faranno apprendere e scoprire i segreti delle diverse tecniche utilizzate al pubblico di visitatori. Per il pubblico sarà un’occasione per osservare la maestria artistica e la profondità spirituale di queste opere, ma anche per godere dell’atmosfera festiva e accogliente che solo il Natale sa offrire. La mostra rimarrà aperta fino a lunedì 6 gennaio 2025.
“180 espositori in rappresentanza di tutte le regioni e dall’estero, diverse associazioni e le migliori scuole del settore, alla XXIII° edizione della Mostra Internazionale di Arte Presepiale a Città di Castello (dal giovedi alla domenica, festivi e prefestivi dalle ore 9.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.30) in una location unica: la cripta della basilica cattedrale, 500 metri quadrati di storia plurisecolare che custodiscono i corpi dei patroni Florido e Amanzio, insieme alle reliquie di san Crescenziano (III sec.). Una delle prime rassegne in Italia per numero di espositori, presepi e scuole artistiche-artigianali rappresentate. Il visitatore potrà effettuare un inedito giro d’Italia e non solo, attraverso le opere d’autore realizzate dai più grandi maestri-artigiani eredi delle migliori scuole nazionali. In vetrina autentici capolavori ispirati alla “natività” di artisti italiani del settore provenienti dalle scuole di Napoli, Catania, Avellino oltre che toscane, laziali ed umbre: presenti inoltre varie associazione come quelle di Napoli con capofila l’Associazione Italiana Amici del Presepe sezione di Napoli, quella di Avellino, di Monte Porzio Catone, di Aprilia e di San Giovanni Valdarno.”
E poi “Segui la Cometa, accademia di arte presepiale di Monteprandone” occuperà una sezione di sicuro interesse. All’interno della XXIII edizione saranno esposti 40 diorami chiusi e presepi aperti, opere dei più grandi maestri italiani del presepio. E ancora, raccolte private ed artisti provenienti dalla Toscana e dalla Campania, la collezione Bonechi: una sezione sarà dedicata a pittori tifernati, che sul tema onoreranno la rassegna con la loro presenza. Numerosi nuovi ingressi, citandone uno per tutti, gli artisti del presepe italiano provenienti dal Veneto. Una delle conferme sarà sicuramente di grande interesse un maxi-presepe siciliano dell’artista, Ivano Vecchio, di 7 metri per 2. Rivedremo i tappetari di Camaiore che per l’occasione si presenteranno assieme ai maestri infioratori di Genzano, novità assoluta per la mostra. In collaborazione con l’associazione Chiese Storiche di Città di Castello il 3 gennaio 2025 alle ore 17,00 si svolgerà un incontro presso la sala San Giovanni Decollato sul tema “Il cammino del Magi”. La mostra è ideata ed organizzata dall’associazione Amici del Presepio “Gualtiero Angelini” di Città di Castello, con il sostegno del comune di Città di Castello, della Regione Umbria, dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria, Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello, Camera di Commercio di Perugia, si è oramai inserita a pieno titolo tra le manifestazioni più prestigiose e qualificate del panorama Provinciale, Regionale e Nazionale.
”La finalità e l’obiettivo – come è stato sottolineato oggi in occasione della conferenza stampa di presentazione, da Lucio Ciarabelli e Claudio Conti, rispettivamente, presidente e vice dell Associazione Amici del Presepio “Gualtiero Angelini”, affiancati dal sindaco, Luca Secondi e dall’ assessore alla Cultura, Michela Botteghi – E’ quello da una parte di proporre quanto di bello e nuovo ci sia di opere presepistiche in Italia e all’estero e poi dall’altra di valorizzare l’artigianato e le peculiarità artistiche nella nostra regione e promuovere l’Alta Valle del Tevere incentivando la presenza di turisti e visitatori”.
“Sarà la nona edizione senza Gualtiero Angelini che ricorderemo, dopo la sua prematura scomparsa, colui che insieme ad altri appassionati del presepe: inventò e fù il motore propulsore di questa bellissima manifestazione e come per l’anno passato gli daremo il giusto tributo dedicandogli una sezione all’interno della mostra. Grazie al vescovo, Luciano Paolucci Bedini per aver concesso anche per questa edizione la Cripta del Duomo, luogo unico e suggestivo di assoluto rilievo e valore simbolico”. Tutto ciò è stato conseguito grazie l’impegno profuso dall’associazione locale, con la supervisione dell’infaticabile Presidente cavalier Lucio Ciarabelli, che gestisce la mostra ed i cui soci ogni anno realizzano 25 opere da esporre, dal sostegno che questa manifestazione ha avuto sin dalla sua prima edizione dai soggetti pubblici ed istituzionali a livello regionale e comunale, da imprenditori e privati oltre che dalle autorità religiose che la ospitano in quel prezioso scrigno e culla della Cristianità che è la Cripta del Duomo di Città di Castello.
“Questa manifestazione – hanno dichiarato il sindaco Secondi e l’assessore Botteghi – rappresenta anche un punto di riferimento a livello economico e turistico non solo per il comprensorio Comunale ma l’intera Provincia e Regione, con un particolare riferimento all’utilizzo nel periodo natalizio di molte strutture ricettive. In oltre due decenni la mostra internazionale di arte presepiale, ci ha accompagnato nella transizione, approfondendo temi, diffondendo la passione per questo simbolo della devozione popolare, arricchendo il calendario cittadino di eventi, ricordandoci che alcune costruzioni dell’uomo resistono alle mode e anzi rappresentano bussole di orientamento nella navigazione a vista di ognuno”, hanno concluso sindaco e assessore. “Ogni realizzazione artistica narra la sua visione e consente allo spettatore di diventare pellegrino, di rimettersi in cammino dentro di sé e verso le sue domande più profonde. Siamo grati a chi da anni porta avanti questa lodevole iniziativa – ha precisato il Vescovo, Monsignor, Luciano Paolucci Bedini, nel suo contributo racchiuso nel catalogo – che ormai ha assunto un valore notorio e che riscuote ogni anno evidenti plausi da un pubblico sempre più vasto. Questa nuova edizione sia di augurio e di incoraggiamento a sostenere ancora con impegno e dedizione il lavoro importante fin qui realizzato”.
“Attorno alla scena centrale di ogni Presepe sempre si raccoglie il racconto della vita quotidiana che ci accomuna, indicandoci come l’azione di Dio si rivela non lontano dalle umane vicende, ma dentro e a favore di ogni piega dell’esistenza terrena. Ci aiuti questo ad accogliere, con gioia e commozione, il messaggio universale dei Presepi.” Il catalogo della mostra è stato realizzato da Cartoedit srl.”
ℹ️ INFO: Ufficio Informazioni Turistiche
Corso Cavour, 5 – 06012 Città di Castello (PG)
📞 Tel. 0758554922 – 0758529254
turismo@comune.cittadicastello.pg.it, www.presepicastello.org
www.cittadicastelloturismo.it
font. CDCNOTIZIE/2024/11/23/COMUNINLINEA/424/GGAL
LA SCHEDA
Città di Castello, la città “presepe”, città di Alberto Burri, Raffaello, Signorelli ed altri maestri del Rinascimento, anche in questa edizione, vedrà alla consueta prestigiosa location della Basilica Cattedrale nella centralissima piazza Gabriotti aggiungersi un suggestivo ed imperdibile tour presepiale cittadino, a Palazzo Comunale (presepe della tradizione umbra), alla Pinacoteca Comunale (con un presepe settecentesco su teca dipinta a mano in stile napoletano. Adorazione dei Pastori, Bottega di Andrea della Robbia), la Chiesa del Buon Consiglio (grande presepe in cartapesta, opera dell’artista Francesco Invidia), la Chiesa di San Giuseppe (Clarisse Urbaniste, presepe tradizionale umbro realizzato con la tecnica dei diorami), Chiesa di Santa Maria Maggiore, Campanile Rotondo (presepe “sospeso” in stile umbro), Tela Umbra, laboratorio unico al mondo nella lavorazione del lino su telai dell’800 (presepe “Franchetti”), Museo del Duomo, Loggiato Gildoni (Collezione Silvio Bambini, 300 opere), Corso Vittorio Emanuele (presepe della Società Rionale Mattonata), Chiesa Santa Maria e San Giuliano Riosecco (Presepe della società rionale), Chiesa degli Zoccolanti (presepe tradizionale) e Santuario Belvedere (presepe tradizionale).