In Alta Valle del Tevere, accanto alle tracce lasciate dagli antichi romani e dai maestri del Medioevo e del Rinascimento, l’arte contemporanea ha trovato molteplici vie per esprimersi, guadagnandosi uno spazio che la pone in un’originale armonia tra presente e passato.
Partendo dalla Rocca di Umbertide – Centro per l’Arte Contemporanea, sede espositiva dedicata all’arte contemporanea allestita nei suggestivi spazi della ristrutturata fortezza trecentesca, che a partire dalla seconda metà degli anni 80 ospita eventi di alto livello.
Interessante è anche il Museo Rometti. Ripercorre la storia della rinomata manifattura di ceramiche umbertidese dalla prima metà del Novecento ad oggi, con pezzi disegnati da protagonisti della arte del secolo scorso come Corrado Cagli, Dante Baldelli, mario Di Giacomo, sino alle collaborazioni di odierne con artisti come Liliane Lijn, Chantal Thomass, Cèdric Ragot, Jean-Christophe Clair o Ugo La Pietra.
Proseguendo poi per il Complesso Museale di San Francesco in Montone, che spesso ospita, negli ampi spazi affrescati della Chiesa di San Francesco, mostre personali e collettive di artisti contemporanei, arriviamo a Città di Castello, dove siamo accolti dalla Fondazione Albizzini Collezione Burri, ospitata in due sedi: il quattrocentesco Palazzo Albizzini e il complesso industriale degli Ex Seccatoi del Tabacco. Oltre duecentocinquanta opere narrano l’attività di uno dei più importanti artisti del Novecento internazionale: Alberto Burri (1915-1995). Proseguendo, si giunge al cinquecentesco Palazzo Vitelli alla Cannoniera, sede della Pinacoteca comunale, dove in un’intera ala trova spazio la sezione dedicata all’arte contemporanea composta dalla collezione di bozzetti in gesso del tifernate Elmo Palazzi (1871-1915), le cui opere possono essere ammirate soprattutto presso il Cimitero monumentale di Città di Castello, dalla donazione di sculture in bronzo di Bruno Bartoccini (1910- 2001), dalla donazione Giorgio Ascani (1926-2008), in arte Nuvolo, costituita da quindici opere dell’artista donate dalla sua famiglia al Comune di Città di Castello nel 2012 e, dalla Donazione Ruggeri, con opere fra gli altri di De Chirico, De Pisis, Dottori, Carrà e Mafai. Merita una sosta anche il Centro di documentazione delle arti grafiche “Grifani Donati” 1799, punto di riferimento per conoscere l’opera e gli artisti che praticano ancora le antiche tecniche dell’incisione su lastre xilografiche o calcografiche e del disegno della pietra per la realizzazione di litografie.
Uscendo dalla città verso Nord, troviamo un piccolo gioiello nascosto di arte contemporanea a Pistrino, frazione del Comune di Citerna, dove ha sede il Museo Bartoccini, il quale custodisce una ricca collezione di opere donate alla cittadinanza dallo scultore Bruno Bartoccini (1910-2001).
Proseguendo ancora verso nord, si giunge a San Giustino che a Villa Graziani ospita due mostre permanenti con opere scultura, disegno e grafica di Bartoccini e le sculture di Attilio Pierelli (1924-2013), inaugurate rispettivamente nel 2014 e nel 2015.