I Baroni Franchetti lasciarono in eredità al territorio dell’Alta Valle del Tevere e, soprattutto, a Città di Castello un patrimonio ideale e materiale unico e complesso. La straordinaria esperienza di “Tela Umbra”, delle scuole rurali di Rovigliano e Montesca, insieme al complesso della villa e del parco della Montesca, all’archivio e alla biblioteca Franchetti, sono tutte parti di un’unica grande visione di modernità e sviluppo, per il tempo assai innovativa.
In questi due ambienti, dove sono ricostruite un’aula delle scuole rurali ed esposti i materiali prodotti dai bambini, emerge lo spirito di divulgazione che animava i Baroni in molti campi dalla didattica alla pedagogia, dalla botanica all’agricoltura. Gli esempi dei materiali didattici dimostrano la modernità dell’intuizione dei Franchetti, in particolare della Baronessa Alice, per quanto riguarda la didattica e l’amore verso la natura e le specie arboree, in favore della trasmissione della conoscenza delle tecniche tradizionali e delle specie del territorio.
La riproduzione in miniatura di utensili per l’agricoltura, come vanghe, aratri o rastrelli, insieme ai contenitori in vetro con i semi di diversi cereali testimoniano quanto questa passione fosse profonda e ricambiata dai bambini e dal personale delle scuole.
Nell’archivio della famiglia Franchetti, in deposito presso i locali della Regione Umbria, sono custoditi preziosi documenti che documentano come i Baroni volessero trasmettere alle nuove generazioni questa attenzione per la botanica e la biodiversità. Ci sono quaderni di botanica di Alice, erbari e quaderni di esperimenti prodotti dai bambini, ma anche fotografie che ritraggono i bambini mentre lavorano la terra.
Testimonianza dell’interesse dei Baroni per l’ambiente sono custoditi anche a Villa Montesca a Città di Castello. Nella biblioteca dei Franchetti sono circa 100 i testi dedicati alla botanica, mentre, il parco conserva numerose specie arboree di pregio e rare, fatte giungere espressamente dai Baroni.