All’indomani della terribile alluvione che colpì Firenze il 4 novembre 1966 il patrimonio librario e archivistico della città fu gravemente danneggiato. Migliaia di volumi della Biblioteca Nazionale Centrale e di documenti dell’Archivio di Stato, allora ospitato nel palazzo degli Uffizi, rischiarono di andar persi per sempre. Molte persone, soprattutto giovani, ricordati come “gli angeli del fango” accorsero da tutta Italia e non solo per aiutare le popolazioni e facilitare il recupero delle aree.
In questo tragico momento fu determinante anche l’aiuto del Consorzio Tabacchicoltori di San Giustino che mise a disposizione i suoi locali per il recupero di libri e documenti d’archivio: vennero portati nei magazzini molti volumi dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e i volontari si misero al lavoro insieme alle tabacchine per recuperare questi volumi. Contemporaneamente, nella continua ricerca di metodi che garantissero una rapida asciugatura di una così grande quantità di materiale senza danneggiare i supporti, si decise di portare a San Giustino dove era presente un grande e moderno impianto di essiccazione, oltre 38.000 filze d’archivio, compreso parte dell’archivio dell’Opera di Santa Maria del Fiore, all’epoca collocato presso la sede in piazza del Duomo, e dell’archivio della Società delle Belle Arti di Firenze, istituita nel 1843.
Alcune fotografie testimoniano questo recupero e tramandano una storia di solidarietà e amore per la cultura.