La 57ma edizione del Festival delle Nazioni renderà omaggio al Portogallo, per la prima volta paese ospite della manifestazione. La Repubblica portoghese si pone a conclusione di una precisa idea progettuale avviata tre anni fa dal Festival, ovvero la ricerca del rapporto della fitta trama culturale che si intreccia tra stati colonizzatori e colonizzati, con un continuo rimando tra ciò che si radica nel territorio e ciò che il territorio ‘invaso’ restituisce e irradia a lungo raggio.
«Il Portogallo – afferma Aldo Sisillo, direttore artistico del Festival – è stato il primo Paese europeo a conquistare alcune colonie al di là dell’Oceano e l’ultimo a perderle. È stato anche l’impero coloniale d’oltremare più longevo e tra i più vasti della storia. La necessità di cercare nuove rotte commerciali lo ha portato a essere un pioniere nelle esplorazioni e nello sviluppo della tecnologia di navigazione. Questa condizione ha avuto un impatto sulla musica portoghese che, alle sue radici europee, ha unito le interazioni culturali intercontinentali derivanti dai territori ‘scoperti’ e dalla successiva colonizzazione».
Il manifesto programmatico del Festival delle Nazioni si sviluppa lungo un percorso che attraversa latitudini e longitudini non solo geografiche, ma tocca i grandi periodi della storia della musica, della cultura e della storia sociale del Portogallo; un paesaggio disegnato lungo quattro secoli che dal Barocco arriva ai nostri giorni, dove si passeranno il testimone artisti di chiara fama, formazioni prestigiose e programmi dalle impaginazioni originali e variegate molti dei quali giungono per la prima volta in Italia o sono nuove produzioni del Festival stesso.
L’identità internazionale del Festival delle Nazioni ha orientato le sue scelte artistiche verso i più ampi orizzonti geografici e politico-culturali. Basti pensare a nazioni ospiti quali la Spagna, la Polonia, Israele, che hanno portato all’incontro tra gruppi musicali e artisti della tradizione ebraica e islamica.
Programma: https://www.festivalnazioni.com/edizione-2024/
Lunedì 26 agosto alle ore 21.00 nella Chiesa di San Domenico di Città di Castello apertura del Festival con Alexander Gadjiev, giovane pianista di consolidata fama internazionale, secondo premio al Concorso Chopin di Varsavia. Gadjiev, goriziano, classe 1994, sarà interprete della letteratura pianistica del grande repertorio con pagine di van Beethoven, Chopin, Liszt, Corigliano, Skrjabin.
Martedì 27 agosto alle ore 18.00 nell’Auditorium San Giovanni Decollato di Città di Castello si svolgerà il concerto finale della VII edizione del Concorso Nazionale Alberto Burri per gruppi giovanili di musica da camera, dove verrà decretato il gruppo vincitore che sarà inserito nella programmazione del Festival dell’anno successivo.
Martedì 27 agosto alle ore 21.00 nella Chiesa di San Domenico di Città di Castello concerto dal titolo “Làcrimas de saudade” dell’Americantiga Ensemble che con il Festival delle Nazioni fa il suo debutto in Italia. Fondato nel 1995 da Ricardo Bernardes, direttore e clavicembalista, l’Americantiga è una formazione specializzata in musica portoghese, brasiliana, ispano-americana e italiana del periodo tra il ‘700 e gli inizi del ‘900. I musicisti del gruppo suonano su strumenti d’epoca seguendo la prassi esecutiva della tradizione storica di appartenenza delle pagine di volta in volta interpretate.
Mercoledì 28 agosto alle ore 18.00 nell’Auditorium San Giovanni Decollato di Città di Castello ci sarà l’omaggio a Giacomo Puccini in occasione del 100° anniversario dalla morte, per l’occasione si esibiranno i Giovani interpreti della Fondazione Luciano Pavarotti, organizzazione che non solo promuove iniziative che mantengano vivo il ricordo del grande tenore, ma ha la finalità di sostenere i giovani cantanti.
Mercoledì 28 agosto alle ore 21.00 nel Chiostro di Santa Chiara di Sansepolcro spettacolo dal titolo “Radio Renascença Trasmette Grândola, Vila Morena” dedicato ai cinquanta anni della Rivoluzione dei Garofani, evento storico che portò il Portogallo alla fine della dittatura di Marcello Caetano, all’indipendenza dell’Angola, del Mozambico e della Guinea-Bissau. Questo momento epocale sarà raccontato dalla voce recitante di Caterina Casini, accompagnata dalle musiche originali di Antonio Giacometti commissionate dal Festival.Coproduzione Festival delle Nazioni e Associazione Culturale Laboratori Permanenti in collaborazione con Arquivo dos Diários di Lisbona.
Giovedì 29 agosto alle ore 18.00 nella Chiesa di Santa Maria Assunta di Monte Santa Maria Tiberina concerto del Trio David, gruppo tra i finalisti del Concorso Alberto Burri 2023 (Gloria Santarelli violino, Chiara Mazzocchi viola, Tommaso Castellano violoncello). Alle pagine di Beethoven e Schubert seguirà il Trio per archi W460 di Villa-Lobos compositore tra i più prolifici e importanti della musica classica brasiliana che realizzò una perfetta e colta fusione tra i canoni stilistici classici e la musica del folklore del Brasile.
Giovedì 29 agosto alle ore 21.00 nella Chiesa di San Francesco di Montone concerto del Trio Sheliak, vincitore dello scorso Concorso Burri. Non solo: questo riconoscimento gli è valso la vittoria del
prestigioso premio “Piero Farulli” nell’ambito del Premio Abbiati 2024. Formato da Emanuele Brilli violino, Matilde Michelozzi violoncello, Sergio Costa pianoforte, il giovane gruppo accosterà alle composizioni di Beethoven e Martinů il Trio di Luís de Freitas Branco musicista portoghese di primo piano, attivo a cavallo tra fine ‘800 e metà del ‘900, cui si deve una grande produzione musicale tra lavori sacri, sinfonici e
da camera.
Venerdì 30 agosto alle ore 18.30 e 21.00 nell’Auditorium San Giovanni Decollato di Città di Castello racconto musicale dal titolo “Il Tempo Che Ci Va, Ci Vuole”, ispirato a racconti della tradizione
popolare portoghese, su musiche originali – commissionate dal Festival delle Nazioni – di Michele Mandrelli, uno dei compositori più interessanti del panorama italiano che fonda il proprio segno artistico su tecniche innovative applicate in particolare all’elettronica. Uno spettacolo dedicato alle famiglie, ma dalle valenze autoriali e teatrali pluridisciplinari. Infatti nel tessuto compositivo musicale si innesta anche la tecnica di riscrittura del racconto, la narrazione che nello spettacolo avviene a opera di Damiano Zigrino e Silvia Fancelli della Compagnia Politheater, autori, inoltre, dell’impianto scenico e costruttori dei pupi-personaggi.
Sabato 31 agosto alle ore 21.00 nella Chiesa di San Domenico di Città di Castello spettacolo “Poesia dell’infanzia lontana” che renderà omaggio a Noémia de Sousa, poetessa mozambicana vissuta nel ‘900 sino al 2003, che, con le sue liriche, ha cantato il mondo africano legato al magico momento infantile. A accompagnare il percorso poetico tracciato dalla voce narrante di Enrico Paci, saranno le musiche – nell’interpretazione dell’Ensemble Suono Giallo – di compositori esclusivamente portoghesi: Luís Neto da Costa (commissione del Festival e eseguite in prima assoluta) autore particolarmente interessato alla ricerca di nuove sonorità e all’ampliamento di un vocabolario strumentale da applicare alla musica elettronica, Antonio Pinho Vargas e Luis Tinoco, compositori tra i più eseguiti e apprezzati dalle maggiori orchestre e istituzioni internazionali. Produzione Festival delle Nazioni in collaborazione con CaLibro Africa Festival.
Domenica 1 settembre alle ore 11.00 nella Chiesa di San Domenico di Città di Castello “Il giro del mondo in ottanta giorni” tratto da Jules Verne su musiche di Angelo Sormani con la collaborazione della Filarmonica Giacomo Puccini, diretta dal M° Nolito Bambini.
Domenica 1 settembre alle ore 18.00 nella Chiesa di San Domenico di Città di Castello progetto “itinerari didattici”, rivolto ai giovani musicisti della Scuola Comunale di Musica G. Puccini di Città di Castello insieme agli insegnanti della stessa istituzione scolastica, presenterà il suo concerto ‘finale’, coronamento del percorso formativo svolto durante l’anno scolastico.
Domenica 1 settembre alle ore 21.00 nel Cortile del Castello Bufalini di San Giustino concerto del Trio Hermes composto da Ginevra Bassetti al violino, Francesca Giglio alla viola e Marianna Pulsoni al pianoforte. Al grande repertorio classico-romantico cameristico di Haydn, Schumann e Smetana si affianca Claudio Carneyro, autore assai fervido attivo nella prima metà del ‘900.
Lunedì 2 settembre alle ore 21.00 nella Chiesa di San Domenico di Città di Castello concerto “Fados, Folias e outras Danças Portuguesas”di Vasco Dantas, giovane e brillante pianista portoghese, ormai applaudito dalle platee internazionali. Dantas farà una incursione nella rivisitazione moderna del Fado, operata a cavallo tra il XIX e XX secolo, quando la stessa musica portoghese subì un significativo cambiamento. Il pianista metterà in risalto le sue doti interpretative e tecniche con la esecuzione di pagine di Alexandre Rey Colaço, Óscar da Silva, Eduardo Burnay, José Vianna Da Motta, per concludere il concerto con le Variazioni su un tema di Corelli di Sergej Rachmaninov.
Martedì 3 settembre alle ore 18.00 nell’Abbazia di San Salvatore di Montecorona concerto del Quartetto Pegreffi (violini Emma Parmigiani e Inesa Baltatescu, Vincenzo Starace viola, Lorenza Baldo violoncello) che saranno le interpreti del Quarteto de Cordas di Luís de Freitas Branco accanto ai Tre pezzi per quartetto d’archi di Igor Stravinskij e al Quartetto per archi in fa maggiore di Maurice Ravel.
Martedì 3 settembre alle ore 21.00 nella Chiesa di San Domenico di Città di Castello progetto Sa.Li.Va, SA.grado, LI.berdade, VA.lentia, che i musicisti di AYOM presenteranno il 3 settembre al Festival delle Nazioni. Sacralità, libertà coraggio, sono i tre valori che il gruppo multietnico, dai linguaggi musicali e estetici orientati in diverse direzioni culturali rispettandone l’appartenenza, esprime nella propria poetica. È quasi impossibile racchiudere in un genere la musica di questi artisti che provengono dal Brasile, dall’Angola, dalla Grecia, perché sul substrato culturale di ognuno di loro si innestano influenze diverse che poi si fondono in un unico originalissimo percorso creativo. Nel concerto di Città di Castello AYOM, guidato dalla sua leader Jabu Morales, compositrice, cantante, percussionista, batteranno il ritmo delle loro creazioni sui tamburi africani e sudamericani, cui faranno da controcanto la fisarmonica, la chitarra e il basso. In scena Morales sarà accompagnata da Alberto Becucci, Timoteo Grignani, Walter Martinis, Ricardo Quinteira e Francesco Valente.
Mercoledì 4 settembre alle ore 21.00 nella Chiesa di San Domenico di Città di Castello concerto dal titolo “Portuguesa” dell’artista Carminho. Aveva solo dodici anni quando Carminho fa il suo debutto in pubblico come cantate. Figlia d’arte, della famosa cantante di Fado Teresa Siqueira, Carminho diventa ben presto punta di diamante della scena musicale portoghese. Nota al grande pubblico, ha ricevuto tra gli altri un Golden Globe, collabora con Caetano Veloso ed è stata scelta da Yorgos Lanthimos per interpretare una cantante di fado nel film “Poor Things”. Ha duettato con Chris Martin nel concerto dei Coldplay allo Stadio di Coimbra e si è esibita per il Papa durante la Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona. In Portuguesa Carminho sarà interprete del suo repertorio di elezione, il Fado, genere che ha reinterpretato con sapienza e gusto colto, rispettandone gli stilemi classici e tradizionali, ma infondendovi uno stile personalissimo e unico.
Giovedì 5 settembre alle ore 21.00 nella Chiesa di San Domenico di Città di Castello spettacolo “As Três Maria” che vedrà protagonista Iaia Forte impegnata nella lettura delle Novas cartas portuguesas insieme con altri testi poetici, nell’adattamento teatrale a cura di Lucia La Gatta. Maria Isabel Barreno, Maria Teresa Horta e Maria Velho da Costa sono le tre autrici delle Novas cartas portuguesas manifesto di aperta denuncia nei confronti dell’Estado Novo che è costata loro un processo da parte del regime felicemente conclusosi con la Rivoluzione dei Garofani cui seguì un appassionato sostegno da grande parte dell’intellighentia internazionale. Con l’attrice napoletana salirà in scena la cantante Cristina Renzetti e i SonoraCorda Soloists (violino, oud, bandoneon, chitarre violoncello e contrabbasso), interpreti di brani della musica portoghese antica e moderna, arrangiati da Valentino Corvino.
Venerdì 6 settembre alle ore 21.00 nella Chiesa di San Domenico di Città di Castello cala il sipario del Festival con un grande concerto sinfonico della Ceque Philarmonic Pardubice. Sul podio salirà Vahan Mardirossian, direttore e pianista armeno dalla consolidata carriera internazionale, alla testa delle maggiori orchestre mondiali. Il programma, per alcuni versi declinato in portoghese traccia un ponte ideale con quello che accadeva nell’Europa di fine ‘800 dove molto attive erano le Scuole Nazionali. Saranno così accostate le partiture di Antonín Dvořák (di cui saranno eseguite tra gli altri Mazurek op. 49 con Marketa Cepicka violino solista) e Leoš Janáček, con quelle di uno tra i maggiori musicisti portoghesi, Heitor Villa-Lobos e di Luís de Freitas Branco. Di Villa-Lobos la Ceque Philharmonic Pardubice interpreterà
la Bachianas Brasileiras n. 9 l’ultima delle suite composte dall’autore tra il 1930 e il 1945. Qui Villa-Lobos vuole onorare la figura di Johann Sebastian Bach, fondendo lo stile barocco e la tecnica contrappuntistica, con la tradizione musicale brasiliana.
I biglietti possono essere acquistati online sul sito ufficiale del festival
Info: 57ma Edizione – Omaggio al Portogallo
ticket@festivalnazioni.com
349 8092046 / 075 8522823